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Roma, troppe morti in strada: arrivano autovelox, tutor ed etilometri

roma, troppe morti in strada: arrivano autovelox, tutor ed etilometri

Roma, troppe morti in strada: arrivano autovelox, tutor ed etilometri

Giovani vite stroncate nel fior degli anni, falciate da auto fuori controllo per eccesso di velocità, guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti: il bollettino riporta che da inizio anno, sulle strade di Roma e provincia si contano oltre cento persone decedute in seguito ad incidenti, soprattutto utenti deboli come pedoni, ciclisti e motociclisti.

Tra gli altri, ha scosso le coscienze il recente episodio che ha coinvolto il diciottenne Francesco Valdiserri, investito da un’auto impazzita mentre camminava su un marciapiede lungo una delle arterie più frequentate di Roma, una di quelle strade dove il rispetto dei limiti di velocità sembra appartenere ad un’esigua minoranza di automobilisti, tra l’altro bollata dai “corsaioli“ come paracarri o peggio ancora.

Una situazione non più accettabile, che vede tra l’altro Roma priva degli strumenti di contrasto più efficaci per frenare il fenomeno: i dispositivi di controllo non sono sufficienti e le cattive pratiche al volante sono addirittura quasi incoraggiate da situazioni come quella della Galleria Giovanni XXIII dove i tutor, pur installati da un anno, non sono stati ancora attivati per un cavillo burocratico.

«Sistemeremo autovelox su via Cristoforo Colombo per disincentivare chi con l’auto corre troppo», ha annunciato l’assessore alla Mobilità Eugenio Patanè, dov’è avvenuto l’incidente di Francesco: in effetti, sulla via che collega il centro della città a Ostia, come su altre arterie a scorrimento veloce, sono ora apparse postazioni della polizia locale per il controllo della velocità.

È però ovvio che ci vuole ben altro: i sistemi di controllo a Roma sono un terzo di quelli operativi a Milano, e su un territorio ben maggiore per estensione; un condizione che si riflette anche a livello contabile, visto che Roma Capitale incassa appena 4,6 milioni di euro per la violazione all’articolo 142 del Codice della Strada (relativo ai limiti massimi di velocità), mentre a Milano la cifra è quasi tripla, ovvero 13 milioni.

Ora però è partita l’offensiva contro chi spinge troppo il piede sull’acceleratore: in un solo giorno di attività, sono stati effettuati 4.200 controlli con gli autovelox della municipale, più di mille in più rispetto alla media, con 270 contravvenzioni elevate, oltre cento rispetto alla media giornaliera finora registrata nel 2022, mentre gli oltre 500 controlli con alcoltest, concentrati soprattutto nel recente week end, hanno prodotto quasi duecento verbali di contestazione per guida in stato di ebbrezza.

Un impegno su tutti i Municipi, anche i più periferici: nel XV, per esempio, teatro qualche anno fa della morte di Gaia e Camilla e territorio costantemente alla ribalta delle cronache per incidenti con vittime, è stata chiesta alla Prefettura l’autorizzazione a installare una serie di autovelox fissi sulle strade ad alta percorrenza più pericolose.

L’istruttoria è in corso, ma nel frattempo sono iniziati gli appostamenti dei rilevatori elettronici mobili della della polizia locale, su tre arterie molto esposte ad incidenti per via della velocità eccessiva: via Cassia nuova, via di Valle Muricana e via Tiberina.

In collaborazione con Automoto.it

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