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Roma – Abbiamo visto il film su Ferruccio Lamborghini

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Roma – Abbiamo visto il film su Ferruccio Lamborghini

Nella cornice romana dell’Auditorium di via della Conciliazione, trasformatasi in passerella per alcune splendide sportive di Sant’Agata Bolognese, è andata in scena domenica sera l’anteprima mondiale del film Lamborghini The man behind the legend, dedicato al fondatore della Casa emiliana e disponibile da gennaio su Prime Video.

Self-made man. Parliamo di un film di auto, ma anche e soprattutto della storia di una grande impresa del made in Italy, di un uomo venuto dalla campagna di Cento (FE) che realizza il sogno di produrre trattori e vetture sportive in grado di competere con la Ferrari. Un perfetto esempio di successo imprenditoriale del boom economico, raccontato tramite gli occhi del regista e sceneggiatore Bobby Moresco, sulla base della biografia Ferruccio Lamborghini, la storia ufficiale, scritta dal figlio Tonino. La visione americana nella narrazione della vita di un self-made man c’è e si vede Oltreoceano sono grandi specialisti in questo tipo di racconti , tuttavia senza mai dare un taglio caricaturale all’italianità, al contrario di alcune recenti pellicole internazionali ambientate nel Belpaese.

Cast internazionale. Del resto, in questo film girato in lingua inglese (non mancherà il doppiaggio italiano) si alternano attori stranieri a interpreti italiani. Per esempio, Romano Reggiani veste i panni del giovane e determinato Ferruccio Lamborghini, mentre la sua prima moglie Clelia Monti è interpretata da Hannah Van Der Westhuy. Lo stesso Ferruccio in età più adulta, più narcisista e competitivo, ha il volto di Frank Grillo, che gli appassionati delle saghe Marvel (Avengers, Captain America) ben conoscono. Il papà del fondatore della Casa emiliana è invece interpretato da Fortunato Cerlino, il celebre Don Pietro di Gomorra – La serie e, a proposito di attori partenopei, non manca neppure il rapper Clementino, presentatosi all’anteprima a bordo di un trattore Lamborghini. Inoltre, non può non essere menzionata Mira Sorvino, premio Oscar come miglior attrice non protagonista ne La dea dell’amore e qui nel ruolo di Annita Borgatti, la seconda moglie di Ferruccio. E ancora, non va dimenticato Gabriel Byrne, Golden Globe per il suo ruolo nella serie In Treatment, per l’occasione nelle vesti di Enzo Ferrari.

Film riuscito. Proprio la rivalità tra Ferruccio Lamborghini e il Drake fa da sfondo a tutta la pellicola, la cui narrazione viene più volte spezzata da alcune oniriche sequenze che coinvolgono i due personaggi a bordo dei rispettivi bolidi. Nella pellicola vengono riportati i primi tentativi di avvicinamento di Ferruccio, grande cliente della Casa di Maranello, al patron delle Rosse e la determinazione del produttore di trattori nel voler creare auto più potenti di quelle del Cavallino. Viene così raccontata nei dettagli la genesi della 350 GT con i suoi principali artefici, tra cui Franco Scaglione e Giotto Bizzarrini, pronta in tempo di record per il Salone di Ginevra del 1964. Più semplificate potrebbero forse apparire ai puristi le sequenze che invece raccontano la nascita del design della Miura: poiché non vogliamo anticiparvi troppo, ci limitiamo a ricordare che Marcello Gandini concepì le linee della splendida auto, dotandola di quelle iconiche ciglia per nascondere la provenienza Fiat dei fari. Insieme alla Countach, comunque, la 350 GT e la Miura sono le grandi Lamborghini che segnano la narrazione della pellicola, mai noiosa e con dialoghi ben costruiti. D’altra parte, parliamo di testi redatti da Bobby Moresco, premio Oscar come per la sceneggiatura di Crash, scritta a quattro mani con Paul Haggis.

Notte romana. La presentazione della pellicola Lamborghini The man behind the legend, prodotta da Lambo Film, ILBE e Notorious Pictures, ha chiuso la rassegna ”Alice nella Città” della Festa del Cinema di Roma ed è stata l’occasione per far sfilare a due passi dalla Città del Vaticano alcuni storici gioielli della Casa di Sant’Agata Bolognese. Oltre a una manciata di bolidi moderni, tra cui la Huracán con le livree della Polizia, non sono mancate ben due Miura, una Countach 5000 S, una Diablo, ma anche le meno celebrate Espada e Urraco. Il tutto a favore di fotocamere, con la basilica di San Pietro sullo sfondo. Del resto, non è la prima volta che una Lamborghini arriva da queste parti.

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