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Rolls-Royce – Cullinan Black Badge, il benessere made in Goodwood con un pizzico di pepe nero

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Rolls-Royce – Cullinan Black Badge, il benessere made in Goodwood con un pizzico di pepe nero

“La prima volta in una Rolls-Royce non si scorda mai”. Sono le parole che il maestro degli chauffeur della Casa di Goodwood, Andi McCann, ci consegna prima di consegnarci le chiavi di questa speciale Cullinan Black Badge. Una frase che sa di promessa, poi perfettamente mantenuta. L’abbiamo scoperto guidando brevemente per le vie di Milano, incontrando una vettura per pochi, capace di appagare ognuno dei cinque sensi grazie alla sua ricercatezza.

Vestita di nero. Partiamo da un numero: la Cullinan Black Badge che abbiamo avuto modo di guidare ha un prezzo di 367.680 euro esentasse. La firma del pacchetto speciale si nota fin dall’elemento più caratteristico delle Rolls: lo Spirit of Ecstasy che fa bella mostra di sé sul frontale. La musa ispiratrice si veste di nero, così come la calandra (la cosiddetta Pantheon Grille nel lessico del marchio), i paracolpi e le varie effigi riconoscitive, facendo contrasto con il rosso brillante della carrozzeria. Inoltre, com’è ben noto, la Rolls prevede anche una lista infinita di optional su misura, messi a disposizione dal costruttore per soddisfare le singole esigenze dei facoltosi clienti. In questo caso, l’esemplare del test era dotato dall’Headliner Starlight, ossia il rivestimento del cielo dell’abitacolo che simula una notte stellata e i battitacco con lettering retroilluminato. Gli interni presentano poi i badge con il simbolo dell’infinto (logo che caratterizza l’allestimento) sul sedile posteriore e sull’orologio centrale, a cui si aggiungono inserti in fibra di carbonio sulle modanature della plancia, della consolle centrale, del volante e dei pannelli delle portiere. Morbidissimo, come al solito, il pavimento rivestito da tappetini di lana, che invogliano a camminarci sopra scalzi come a casa.

12 cilindri godurioso. L’imponente cofano della Cullinan custodisce il conosciuto V12 biturbo di 6.75 litri, che per l’occasione è stato rinvigorito: la potenza passa da 571 a 600 cavalli e la coppia da 850 a 900 Nm (a 1.650 giri!), giusto per dare cifre tonde. Questo propulsore è delicato e silenzioso, come si conviene a una vettura del genere, e sa come regalare emozioni se risvegliato dall’acceleratore, pur dovendo maneggiare una massa notevolissima: 2.690 chilogrammi, dati anche da dimensioni regali, 5,34 metri di lunghezza e 2 metri di larghezza (il passo è invece di 3,295 metri). Se alla mobilità sui fondi a bassa aderenza dà una mano la trazione integrale, e alla dinamica di marcia pensano le raffinate sospensioni (quadrilateri davanti, multilink dietro), l’agilità è affare del retrotreno sterzante. Il nostro test si è svolto a Milano, nel pieno della rush hour e siamo rimasti colpiti dalla malleabilità di questa Cullinan: le ruote posteriori sterzanti riducono virtualmente il passo, aiutando la guida nel traffico (non certo il pane di questo salotto viaggiante); lo sterzo è leggero e preciso; il confort assoluto. vero: la prima Rolls non si scorda mai.

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