Ripartono gli incentivi: ecco per quali vetture e chi può accedervi
Quali vetture sono incentivabili. L’iniziativa riguarda le auto nuove acquistate (ossia i contratti firmati e i contributi prenotati) tra l’1 gennaio e il 31 dicembre 2023 e nel caso della contestuale rottamazione della vecchia vettura, che l’auto da rottamare appartenga a una classe di emissioni inferiore a Euro 5 (ossia deve essere Euro 0, 1, 2, 3 o 4). Inoltre la stessa deve essere intestata da almeno dodici mesi alla persona che acquista l’auto nuova, oppure a un suo familiare convivente risultante dallo stato di famiglia. La macchina che si compra, invece, deve essere immatricolata entro 180 giorni di calendario (e non 270 come era nel 2022) dal momento in cui il contributo è prenotato dalla concessionaria e, dopo l’immatricolazione, non la si può cedere prima di 12 mesi se l’acquirente è una persona fisica o prima di 24 mesi se la vettura è impiegata in attività di car sharing o autonoleggio. Non cambiano invece le soglie di prezzo di listino massimo – accessori e Iva compresi, Ipt esclusa – dell’auto che si acquista per poter accedere al bonus statale: 0-20 g/km 42.700 euro, 21-60 g/km 54.900 euro, 61-135 g/km 42.700 euro. Nella prima fascia rientrano, attualmente, solo macchine elettriche, nella seconda unicamente le ibride plug-in e nella terza full hybrid, mild hybrid e termiche, sia a benzina sia a gasolio. Nell’ultimo caso, il beneficio è previsto solo con la rottamazione contestuale di una macchina con emissioni tra Euro 0 a Euro 4, visto che l’obiettivo è quello dello svecchiamento del nostro parco circolante.
A quanto ammonta il bonus. L’incentivo per le auto che emettono da 61 a 135 g/km di CO2 (le più vendute sul mercato) è di 2 mila euro. In base alla cifra stanziata dal governo (150 milioni di euro) quindi non più di 75mila italiani potranno usufruirne. L’Ecobonus per le Plug-in ha una dotazione per quest’anno di 235 milioni di euro (10 in più rispetto al 2022): senza rottamazione arriva a 2 mila euro, togliendo di scena un’auto da Euro 0 a Euro 4 si arriva a 4 mila euro. Infine, chi compra un’auto elettrica beneficia di un Ecobonus di 3 mila euro se non rottama nulla e di 5 mila euro se si rottama una vettura, sempre posseduta da almeno 12 mesi da chi acquista o da un familiare convivente. Curiosità: il Ministero stesso non pare ottimista sul tema, visto che ha abbassato la dotazione da 220 a 190 milioni di euro.
Ancora fermi i bonus colonnine. Infine, vanno ancora regolamentati i 40 milioni di incentivi per l’installazione di infrastrutture di ricarica da parte di privati, wallbox o colonnine. La cifra stanziata per il 2022, e poi non utilizzata, è stata resa fruibile fino al 31 dicembre 2023 grazie al decreto Milleproroghe. Si tratta di 1.500 euro di contributo per il singolo e di 8 mila euro per i condomini. Il contributo può essere richiesto per le strutture acquistate dal 4 ottobre 2022. Tuttavia, come detto, manca ancora il decreto attuativo del Ministero delle imprese e del made in Italy che regoli l’erogazione del beneficio.