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Renault starebbe preparando una piccola auto elettrica sotto il nome di R5

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renault r5

Volkswagen e Renault si stanno già concentrando sulla ID.2 e sulla R5 prima di pensare a un ridimensionamento e al lancio di modelli ancora più compatti ed economici. Piccole city car elettriche a basso costo che i cinesi hanno moltiplicato negli ultimi mesi, ma che sono totalmente assenti in Europa.

Tuttavia, la domanda c’è: la Dacia Spring sta andando molto bene nel Vecchio Continente, in particolare in Francia dove è una delle auto elettriche più vendute. E il gruppo Renault potrebbe già preparare il seguito della piccola auto a batteria rumena, che potrebbe perdere il suo bonus. Ma forse anche il seguito della Twingo Z.E.

Renault starebbe preparando una piccola auto elettrica sotto il nome di R5

Il grande annuncio arriva dallo stesso Luca de Meo, in occasione di un grande forum organizzato dal Financial Times. Ma queste importanti dichiarazioni in occasione di eventi molto “economici” vengono talvolta fatte anche per sedurre gli investitori e rassicurare i poteri politici. Attenzione, quindi, a non farsi prendere la mano. Tanto più che Luca de Meo si ispira chiaramente alle famose “kei car” giapponesi, minuscole vetture di cilindrata ridotta che permettono di beneficiare di tasse molto basse.

Solo che le kei car non sono mai state vendute in Europa per buoni motivi: omologazione, sicurezza e redditività molto incerta. Se aggiungiamo all’equazione il vincolo di una batteria costosa, la questione diventa piuttosto complessa.

Luca de Meo ha già annunciato il 2027 per questa possibile nuova auto, ma l’annuncio arriva solo poco tempo dopo la conferma di una ID.1 da parte di Volkswagen, in preparazione per la fine del decennio. Renault non sta semplicemente rispondendo a Volkswagen? Il futuro ce lo dirà.

Alpine in borsa?

Un altro annuncio fatto a questo summit sul “Futuro dell’auto”, e non il meno importante: Alpine potrebbe essere quotata in borsa. “Non abbiamo ancora deciso, ma credo che potenzialmente Alpine potrebbe farlo. Ma ci vorrebbe tempo prima di poter mostrare agli investitori la potenza del progetto e l’opportunità che offre loro”, ha spiegato Luca de Meo.

Una strategia sempre più adottata dai produttori che hanno bisogno di fondi per sviluppare nuovi progetti di veicoli elettrici. E la valutazione in borsa può aiutare. È per questo che Porsche ha scelto l’IPO (offerta pubblica iniziale) e Alpine potrebbe seguirla. Soprattutto perché il marchio francese sta diventando al 100% elettrico e questo piace agli investitori, più sensibili alle tematiche ambientali.

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