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Renault – Da Renaulution a Revolution: nasce Ampere e la “cura de Meo” entra nella terza fase

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Renault – Da Renaulution a Revolution: nasce Ampere e la “cura de Meo” entra nella terza fase

Il gruppo Renault apre una nuova fase del piano di rilancio avviato dall’amministratore delegato Luca de Meo. Forte dei risultati finora raggiunti nel ristrutturare le attività e riportarle sulla strada della redditività, la Losanga ha deciso di avviare una vera e proprio metamorfosi per trasformare integralmente il suo modello di business e affrontare i grandi cambiamenti in atto nel settore automobilistico. Non a caso, il terzo capitolo del piano industriale Renaulution è stato intitolato Revolution: di fatto, de Meo intende “rivoluzionare” il gruppo e concentrare tutte le risorse sulle “catene del valore” che stanno emergendo dalla trasformazione dell’industria automobilistica e della mobilità e che sono destinate a rappresentare nel 2030 un mercato stimato in circa 220 miliardi di euro (110 miliardi il valore attuale). Dunque, per il futuro tutte le attenzioni saranno riversate in via prioritaria su veicoli elettrici, software, nuovi servizi di mobilità ed economia circolare, mentre i veicoli ibridi ed endotermici continueranno ad avere sì un ruolo ma di secondo piano, almeno in Europa.

I cinque pilastri. La rivoluzione porterà, nelle intenzioni del management, alla creazione di un’azienda automobilistica “NextGen” e sarà fondata su cinque pilastri, tra cui l’attesa separazione delle attività nella mobilità alla spina dal business tradizionale e la conseguente nascita di Ampere. Il secondo pilastro è rappresentato dal marchio Alpine, il terzo dalla società di servizi Mobilize, il quarto dalla divisione per l’economia circolare The Future Is NEUTRAL e il quinto dalle attività nel campo dei motori endotermici (progetto Horse), per le quali è stato sottoscritto un accordo per una joint venture paritetica con la cinese Geely.

Nasce Ampere. Ampere si concentrerà sul veicoli elettrici e software, avrà sede in Francia e potrà contare su circa 10 mila dipendenti, di cui cui circa 3.500 ingegneri (per la metà specializzati in campo informatico).  Entro il 2030, la nuova divisione potrà contare su una gamma di sei elettriche posizionate nei segmenti a maggior crescita in Europa e in grado di garantire l’80% dei profitti totali del mercato delle Bev: le Renault 4 e 5 nel segmento B, le Renault Megane E-tech e Scénic nel segmento C e altri due modelli per ora non meglio precisati. Ampere dovrà crescere nei prossimi 10 anni a un ritmo del 30% l’anno e raggiungere nel 2031 una produzione di circa 1 milione di elettriche.

 

Qualcomm e Google. Per raggiungere tale obiettivo, potrà contare su tre specifici punti di forza: il polo produttivo ElectriCity, nella Francia settentrionale; le collaborazioni nelle forniture di batterie e materie prime (entro il 2030 farà leva su forniture per 80 GWh di accumulatori e coprirà l’80% della catena del valore delle elettriche): le partnership nelle tecnologie Software-Defined Vehicle (SDV). A tal proposito, per lanciare già nel 2026 il primo veicolo SDV, il gruppo svilupperà con la Qualcomm piattaforme basate su soluzioni Snapdragon, nonché System on Chip, software low layer, funzionalità, servizi e applicazioni in-car. Inoltre, è previsto che la multinazionale statunitense investa direttamente nella divisione Ampere. Un altro partner tecnologico è Google con la quale sarà rafforzata l’attuale collaborazione per sviluppare una piattaforma basata su Android e destinata a un secondo modello SDV. “Le due partnership spiegano dalla Renault – consentiranno al gruppo di ridurre i costi, migliorare l’efficienza, la flessibilità e la velocità di sviluppo e aumentare il valore per gli utenti finali grazie alla continua innovazione e agli aggiornamenti del software”.

 

Alpine. Il gruppo punta poi sulla Alpine per consolidarne il rilancio, facendo leva sulla coupé sportiva A110 e sulla sua partecipazione alla Formula 1. Il marchio di Dieppe, definito di “fascia alta”, potrà accedere alle competenze di Ampere e, in futuro, sfrutterà partnership commerciali e il supporto di investitori “per accelerare la sua crescita ed espansione internazionale”. Attualmente, nel quadro delle strategie di elettrificazione (il brand sarà 100% Ev dal 2026) è in fase di sviluppo una nuova gamma, che prevede il lancio entro quattro anni della nuova A110 e di due novità: una compatta per il segmento B e una crossover per il segmento C. Per gli anni successivi e per sostenere la crescita sui mercati esteri, sono previste anche due ulteriori modelli per i segmenti D ed E. In tal modo, la metà della crescita della Alpine arriverà da nuovi mercati al di fuori dell’Europa, tra cui Nord America e Cina.

(in aggiornamento)

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