Renault

Renault Austral, le parole sono importanti…

Nuovo ibrido super tecnologico per la casa francese. Quattro ruote sterzanti e potenza fino a 200 cavalli - di VINCENZO BORGOMEO

Android

Le parole sono importanti. Ma senza scomodare Nanni Moretti, il discorso vale anche nel mondo dell’auto dove una semplice sigla racconta già molto. Per sostituire la Kadjar la Renault ha infatti scelto il nome Austral: derivato dal latino Australis ed evoca i colori e il calore del Sud, la tranquillità della natura e i grandi spazi. Una enorme semplificazione visto che Kadjar è complicatissimo: si basa su due parole. Ossia “Kad” che si ispira e richiama i quad e “jar” che ricorda la parola francese jaillir che significa scattare. Mentre la prima lettera K richiama il Suv Koleos. Insomma un triplo salto mortale – inventato da Labbrand un’agenzia di branding con sede a Shangai a cui Renault si è rivolta – che ora è stato buttato via per fra posto ad “Austral”.

Tecnologia ibrida

Già perché la voglia di tranquillizzare ora diventa fondamentale visto che la macchina è complicata: una full hybrid che combina un motore a benzina con due motori elettrici per fornire un’esperienza di guida più efficiente e sostenibile. Ma soprattutto un’interfaccia digitale modernissima, mai vista prima su una Renault. Partiamo da qui: appena saliti su un’Austral ci si trova davanti a due giganteschi schermi nati sulla piattaforma Snapdragon Automotive Cockpit di Qualcomm. Ossia un sistema velocissimo, che funziona con processore 8 core su cui gira il sistema multimediale OpenR Link basato su Android OS, il sistema operativo di oltre il 75% degli smartphone del mondo.

Google a bordo

Questo significa che oltre a tutte le funzioni tipiche che si hanno in auto, qui ci sono anche tutti i servizi e le applicazioni Google, da Google Maps A Google Assistant per la funzione di assistente personale virtuale in vivavoce. Da Renault Austral si può accedere così direttamente a Google Play per scaricare direttamente in vettura tutta una serie di app. In più, come ben conoscono i clienti Renault, la piattaforma gestisce anche i settaggi Multi-Sense. Il sistema reagisce automaticamente al comando OK Google, ma può essere attivato anche tramite l’apposito pulsante di comando vocale sul volante o l’icona Google del sistema multimediale OpenR Link.

La Renaulution

Ecco servita la famosa ‘Renaulution’, proseguendo quel discorso già intrapreso di recente con Mégane E-Tech e prima ancora con Arkana. La gamma, anche se la macchina è nuovissima, è già ricca: la full hybrid da 200 Cv è affiancata da quella da 160 e 130 mild hybrid, con la chicca Dell’allestimento Esprite Alpine che strizza l’occhio alla sportività. Ma per capire come funziona il sistema E-Tech di casa Renault, basti dire che qui il motore è un microbo: un piccolo tre cilindri di 1.2 litri e 131 CV, affiancato da due propulsori elettrici: uno più potente, da 68 CV, incaricato di dare trazione alle ruote, oltre al motogeneratore che avvia il motore, supporta le cambiate e contribuisce a ricaricare la batteria (da 2 kWh). E su una cosa del genere ci si possono vincere scommesse: nessuno al volante può immaginare che dietro questo crossover bello grosso (4,5 metri di lunghezza, cinque comodi posti e un bagagliaio che va da 400 litri in su) ci sia un motore così piccolo. La sensazione di fluidità è grande. Ma qui non è solo merito del modulo ibrido: a concorrere alla cosa c’è anche la diavoleria del 4Control Advanced, terza generazione del sistema a quattro ruote sterzati firmato Renault. Così il retrotreno risponde bene anche nelle svolte strette, tornanti compresi e a velocità variabile. Risultato: maneggevolezza estrema e raggi di sterzata più contenuti con un  diametro di volta è di 10,1 metri.

Un nuovo pianale

Ma c’è dell’altro: Austral è anche il primo veicolo Renault progettato sulla piattaforma CMF-CD di terza generazione, sviluppata congiuntamente nell’ambito dell’Alleanza. E questo regala un ulteriore tocco di modernità a tutto il complesso. I prezzi? Da 32000 a 44000 euro tra allestimenti Equilibre, Techno, Techno Esprit Alpine, Iconic e Iconic Esprit Alpine. Quest’ultimo di sicuro il più poetico perché la Renault – si sa- ha una lunga e prestigiosa storia nel mondo delle corse, e in particolare nella Formula 1, sin dal 1977, quando ha debuttato con la vettura RS01, prima auto da corsa di Formula 1 con un motore turbo, che ha rivoluzionato il mondo delle corse grazie alla sua capacità di generare potenza e velocità maggiori rispetto ai motori aspirati tradizionali. Poi negli anni ’80, la Renault ha iniziato a collaborare con la squadra Lotus, ottenendo numerosi successi, tra cui tre titoli mondiali piloti (1985, 1986, 1987) con Ayrton Senna e Nelson Piquet. Senza dimenticare poi il ruolo di leggendario fornitore di motori negli anni ’90, al servizio di Williams, Benetton e Ligier e poi il ritorno “in proprio” – nel 2002, con l’acquisizione del team Benetton per iniziare a gareggiare come squadra ufficiale Renault. E quindi il debutto dell’ Alpine F1 Team che dà il nome all’Austral più sportiva. Un po’ di poesia motorsport non guasta mai, anche nelle auto da famiglia.

FP | Vincenzo Borgomeo
@VikyBorgomeo RIPRODUZIONE RISERVATA

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