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Renault 5, i segreti dell'elettrica-revival "per tutti"

Piattaforma, batteria, motore: ecco come farà la prossima utilitaria elettrica Renault a essere competitiva anche nel prezzo

Il conto alla rovescia è iniziato oltre due anni fa, quando abbiamo visto la prima concept, e da allora, man mano che Renault annunciava nuovi dettagli soprattutto sul ruolo e sul posizionamento della rediviva Renault 5, la curiosità cresceva di pari passo.

Ora, in vista della presentazione ufficiale che precederà il suo arrivo sulle strade, atteso per il 2024, Renault ha svelato le prime caratteristiche tecniche e costruttive, spiegando in parte come farà un’auto tutt’altro che “povera” a essere anche accessibile. Il segreto è nelle batterie, sì, ma non soltanto.

La flessibilità fa risparmiare

La Renault 5 nasce su una nuova declinazione della versatile piattaforma CMF, da cui l’Alleanza Renault Nissan Mitsubishi ha costruito praticamente tutta l’attuale gamma, mettendoci sia i modelli a propulsione tradizionale sia gli ibridi ed elettrici. Per l’esattezza, la variante interessata è la CMFB-EV, quella specifica per i modelli del segmento B ed elettrici.

Renault 5, la piattaforma elettrica CMFB-EV

Il pregio principale di questa base flessibile è proprio la riduzione dei costi: rispetto alla Zoe, presa come metro di paragone per tutta la componentistica, l’impiego di questa piattaforma consente un’ottimizzazione degli elementi e della progettazione che secondo la Casa fa risparmiare fino al 30% dei costi complessivi.

Il prototipo della nuova Renault 5 elettrica

Prototipo Renault 5 EV all’IAA 2021

Questo, va sottolineato, malgrado la presenza di sospensioni posteriori a ruote indipendenti con schema multi-link, scelte per offrire un comportamento migliore in considerazione delle masse. Se da una parte si tratta di una scelta condivisa da molte Case soprattutto su veicoli elettrici più grandi (anche furgoni, come ad esempio Ford E-Transit e alcuni degli ultimi pick-up full-size), è decisamente una rarità nel segmento B.

Renault 5, il retrotreno multi-link

Per un veicolo che, almeno inizialmente, annuncia la trazione anteriore, promette quantomeno una dinamica più raffinata, e apre alla possibilità di una variante 4×4 che potrebbe essere offerta, se non per questo, per altri modelli in arrivo su questa piattaforma.

Il motore

Il motore della R5, per ora singolo e anteriore, conferma la scelta della tecnologia a rotore avvolto, preferita già sulla Zoe a quella dei magneti permanenti e infatti confermata sulla Megane E-Tech Electric: il vantaggio primario è, ancora una volta, l’economia, favorita anche dall’assenza di metalli rari, che si somma al peso inferiore di circa 20 kg.

Renault 5, il motore elettrico

A questo partecipa anche la nuova architettura dei sistemi elettrici che riuniscono in un solo blocco il convertitore AC/DC che commuta la tensione dai 400 V della batteria a 12 V, la gestione dell’energia e il caricabatterie. I prototipi tuttora in fase di test, che hanno carrozzerie “posticce” della Clio V, hanno prese di ricarica frontali, collocate in questo caso a fianco dello stemma Renault.

Il pack e l’architettura

Le batterie da 400 V sono di nuovo tipo, ripensate non soltanto nella composizione ma anche nell’architettura e nel packaging. Sono composte da appena quattro grossi moduli, cosa che permette di risparmiare spazio e peso.

Renault 5, la batteria

Rispetto a quelle della Zoe, pesano infatti il 15% in meno e promettono una densità energetica migliore. Quindi, più energia condensata in meno spazio. Il nuovo pack batteria ha anche un’integrazione migliore con la piattaforma, che di nuovo fa risparmiare spazio, ma contribuisce anche meglio alla rigidità della struttura e alla riduzione delle vibrazioni.

Fotogallery: Foto – Renault 5, la piattaforma elettrica

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