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Ravenna, avvolge nel cellophane una Toyota Yaris perché sempre parcheggiata davanti al suo negozio

La vettura è rimasta parcheggiata per diversi giorni davanti alla vetrina del negozio

ravenna, avvolge nel cellophane una toyota yaris perché sempre parcheggiata davanti al suo negozio

Una Toyota Yaris è stata incellophanata a Ravenna. Liviano Soprani, proprietario del negozio-laboratorio Taglieria Pietre Preziose, ha deciso di agire autonomamente per “punire” uno dei residenti di Via Cerchio che per l’ennesima volta aveva parcheggiato la vettura davanti alla vetrina della sua attività, occupando il suolo pubblico per il quale Soprani paga al Comune di Ravenna.

Questa volta l’uomo non si è rivolto ai vigili, né ha chiamato un carro attrezzi, ma ha deciso di avvolgere completamente la Toyota Yaris con una pellicola trasparente da imballaggio e con impresso un foglio che riporta: “L’educazione e il rispetto vengono solitamente insegnati da piccoli. Parcheggiare l’auto per diversi giorni di fronte alle vetrine di un negozio, e non è la prima volta che accade, crea di fatto un disagio ed una limitazione allo svolgimento del proprio lavoro. Ora le rendo il favore, creando un piccolo disagio anche a lei, nella speranza che gesti simbolici come questi possano aiutarla a riflettere e migliorare. Buon Natale”.

Il fatto è avvenuto mercoledì mentre la vettura era presente da sabato prima. Durante il ponte dell’Immacolata, la Yaris è stata oggetto di varie scolaresche che, di ritorno dal Mar, si scattavano delle foto.

Ricostruendo l’accaduto, Liviano Soprani ha dichiarato: “A cinque metri dal mio negozio c’è l’incrocio con Via Pascoli. Per avere la licenza di vendita dei preziosi, davanti alla vetrina ho dovuto chiedere l’occupazione di suolo pubblico permanente: per due fioriere pago lo stesso che paga un barista per tenere tavolini, da cui però ricava reddito Non posso avere un passo carraio in quanto non vi è uscita di mezzi e per motivi di sicurezza la legge, di fronte ai negozi di gioielli, impedisce la sosta. Lasciano spesso l’auto qui davanti, complice anche la carenza di parcheggi e i tanti cantieri della zona. La notte chiudo un occhio, perché non mi arrecano un danno. Ma c’è chi lascia l’auto qui davanti anche un settimana. Questa Yaris, ad esempio, era qui da sabato, mi aveva lasciato appena lo spazio per entrare dalla porta, ma creando limitazioni alla mia attività, con clienti che non sapevano dove lasciare la bici, o una carrozzina che non poteva passare. Per questo ho preferito fare uno scherzo, che rimanesse bene impresso, per far comprendere e restituire il disagio che mi hanno arrecato. Dalle telecamere ho visto che i proprietari, tornando con le forbici, mentre tagliavano la pellicola sorridevano”.

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