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Range Rover Velar 2023, 5 curiosità sul restyling

Come cambia il SUV di lusso del marchio britannico con questo facelift, ecco 5 caratteristiche con le novità principali

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Da Milano a Milano. Range Rover Velar torna dove tutto è cominciato per mostrare in anteprima il restyling che rinnova ulteriormente il SUV di lusso del marchio britannico, scrivendo una nuova pagina della filosofia Modern Luxury inaugurata proprio dal modello a ruote alte di Jaguar Land Rover. Il debutto del facelift introduce così diverse novità dal punto di vista stilistico, pur non stravolgendo nel complesso Velar, oltre ad aggiungere diversi elementi tecnologici e un upgrade alla gamma dei motori. Abbiamo visto la nuova Range Rover Velar in anteprima, ecco 5 cose da sapere su questo aggiornamento.

1. Più raffinata ed elegante

La semplicità delle forme contraddistingue sempre Range Rover Velar. Al frontale troviamo la nuova griglia a rete che incornicia i fari Pixel LED ultra-sottili, già visti ad esempio sulla nuova Range Rover Sport. Al posteriore invece ritroviamo una pulizia delle forme, con gruppi ottici a LED dal design 3D che integrano la luce di stop in una soluzione che corre lungo tutto il portellone: nascosta se non in uso, quest’ultima sfrutta un sistema a fibra ottica con microottiche integrate per generare una luce regolare e omogenea. 

2. Nuovi materiali per gli interni di Range Rover Velar

L’abitacolo è impreziosito da una grande ricercatezza dei materiali. Oltre alla tradizionale pelle, è possibile infatti scegliere uno speciale il materiale danese in lana Kvadrat TM con inserti Ultrafabrics TM in tessuto di poliuretano, traforati secondo il nuovo tema Diamond Herringbone. Gli elementi ricercati della plancia e delle finiture vantano poi nuovi dettagli Moonlight Chrome che impreziosiscono il volante, i bordi della consolle centrale e i dettagli delle prese d’aria. A questo si unisce anche un passo ulteriore grazie all’utilizzo di parti in Light Anodised o Dark Anodised Aluminium, o l’impiallacciatura tattile Shadow Grey Ash.

3. Tecnologia al servizio della sicurezza

I DLR Signature offrono una firma ottica distintiva, con le tecnologie Adaptive Driving Beam e Dynamic Bend Lighting a rendere il fascio luminoso intelligente e in grado di migliore la visibilità del conducente, eliminando al contempo il rischio di abbagliare gli altri utenti della strada.

4. Servizi sempre connessi

Non ci sarà più il doppio schermo, con le tecnologie di bordo che potranno essere gestite direttamente dal display ricurvo da 11,2” basato sul Pivi Pro con doppia SIM/eSIM integrata e un’architettura basata su cloud, che offre accesso completo a una gamma di app online, tra cui Spotify e Deezer, integrate nel sistema di infotainment. A bordo di Velar troviamo anche Amazon Alexache offre la possibilità di controllare varie impostazioni e funzionalità con comandi vocali naturali, e riduce anche le possibilità di distrazione. Alexa è integrata in Pivi Pro e può essere attivata semplicemente dicendo “Alexa” o toccando il pulsante Alexa sul touchscreen. L’infotaiment integra anche what3words, la tecnologia di mappatura intelligente divide il globo in quadrati di 3m x 3m, ad ognuno dei quali viene assegnata una combinazione unica di tre parole casuali che formano un indirizzo what3words. Con queste parole i conducenti possono navigare in modo molto preciso.

Range Rover Velar restyling, eleganza e più autonomia in EV

5. A tutta elettrificazione per Range Rover Velar

La gamma delle motorizzazioni di nuova Range Rover Velar include un ibrido plug-in e le versioni diesel e benzina: la P400e che vanta una potenza di 404 CV grazie al propulsore 2.0 litri benzina a quattro cilindri da 300 CV e l’elettrico da 104 CV che costituiscono l’architettura PHEV. La coppia massima è invece di 640 Nm tra 1.500 e 4.400 giri/min, abbinato al automatico otto-velocità e trazione integrale è stato migliorato ulteriormente. La nuova batteria da 19,2 kWh garantisce un’autonomia in elettrico di 64 km contro i 53 km della precedente generazione. I tempi di ricarica prevedono di poter passare da 0 a 80%  in soli 30 minuti utilizzando un caricabatterie da 50 kW. A casa, è possibile ricaricare da 0 al 100 % utilizzando un caricabatterie CA da 7 kW in circa due ore e mezza. Il consumo medio dichiarato. è di 1,6 l/100 km mentre le emissioni sono di 38 g/km di CO2. Alla versione plug-in hybrid si aggiunge la benzina P250 da 250 CV e 365 Nm di coppia con il 2.0-litri quattro cilindri benzina, con cambio automatico otto velocità e trazione integrale e i diesel mild hybrid, il D200 e il D300, rispettivamente da 204 CV e 300 CV.

FP | Gianluca Sepe
@SepeGianlu RIPRODUZIONE RISERVATA

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