Tesla

Questo triciclo a pannelli fotovoltaici si ricarica come una Tesla

Il triciclo a pannelli fotovoltaici Aptera si potrà ricaricare presso la rete Supercharger, che negli USA ha attacchi dedicati

questo triciclo a pannelli fotovoltaici si ricarica come una tesla

La Aptera, curioso triciclo a pannelli fotovoltaici, avrà la stessa presa di ricarica delle Tesla. Questo, negli USA, significa che userà lo standard definito NACS (North American Charging Standard, appunto). A dirlo è la stessa Casa, che continua a dare dettagli sul suo veicolo elettrico mano a mano che ci si avvicina all’esordio.

La scelta di avere connettori NACS ha un significato preciso: la Aptera sfrutterà la rete dei Supercharger come infrastruttura per la ricarica pubblica. Lo standard NACS, infatti, è utilizzato soltanto dalla Casa di Elon Musk.

Il NACS sarà lo standard del futuro?

Indiscrezioni sull’accordo tra Aptera e Tesla erano uscite l’anno scorso, quando Tesla, che allora non aveva ancora aperto i Supercharger a terzi, aveva annunciato di aver firmato un contratto che permetteva a un altro costruttore di usare la propria rete di ricarica per i suoi veicoli elettrici.

Adesso la conferma. La notizia è interessante non tanto per il fatto che i possessori di una Aptera potranno avvalersi della più grande e affidabile infrastruttura pubblica degli USA, ma perché di recente Tesla ha aperto un dibattito per far diventare il connettore NACS il nuovo standard degli Stati Uniti, con la speranza di varcare poi i confini nordamericani e imporsi a livello globale.

questo triciclo a pannelli fotovoltaici si ricarica come una tesla

Il connettore NACS usato da Tesla in Usa e Canada

Perché il NACS può avere successo

Questo perché alcuni test hanno dimostrato che un connettore NACS è in grado già oggi di sopportare ricariche fino a 900 kW di potenza, mentre il CCS, quello attualmente più diffuso, si ferma a 450 kW. Oggi, che la ricarica rapida si ferma a 350 kW, non ci sono problemi, ma in futuro, con ricariche sempre più veloci, il connettore CCS richiederà alcune modifiche per restare affidabile, mentre il NACS no.

Ecco allora che, con l’apertura dei Supercharger a tutti i veicoli elettrici da una parte e gli accordi specifici con startup e nuove realtà della mobilità elettrica dall’altra, Tesla potrebbe davvero riuscire a cambiare lo standard di ricarica nel mondo, facendo leva oltretutto su prestazioni migliori.

Il momento storico, poi, potrebbe essere favorevole a Elon Musk. Il governo americano ha infatti stanziato miliardi di dollari per la costruzione di nuove colonnine di ricarica. Ma non ha mai detto che fossero legati a un tipo di connettore o a un altro. Chissà se qualche azienda che opera nel settore non proverà a spingere anche sul NACS?