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Quanto sono (in)disciplinati gli italiani al volante?

Uno su due non usa le frecce per sorpassare. Ecco cosa emerge dalla ricerca dell'Anas

quanto sono (in)disciplinati gli italiani al volante?

Gli incidenti stradali sono causati da chi guida. Lo dicono i numeri: ben il 93% dei sinistri avviene per colpa del comportamento del guidatore. Ma quanto sono indisciplinati gli automobilisti italiani? E quali sono i comportamenti scorretti alla guida più diffusi? Le risposte le fonisce l’Anas, che per il secondo anno ha condotto una ricerca sugli stili di vita degli utenti.

Lo studio è stato effettuato su un campione di 3.036 utenti e con osservazioni dirette dei comportamenti su sei differenti tipologie di strade e autostrade. I risultati sono stati presentati questa mattina nel corso del convegno “Sicurezza stradale: obiettivo zero vittime”, in occasione della giornata mondiale in ricordo delle vittime della strada.

Cosa si sbaglia più spesso

Un italiano su due (54,1%) non utilizza le frecce in fase di sorpasso, né in uscita, né in entrata, e non c’è da stare tranquilli neanche durante altre manovre. Tre guidatori su dieci (35,4%) non segnalano l’ingresso in strada da rampa di accesso e qualcuno (19,5%) non lo fa all’uscita. Per gli altri automobilisti è quindi difficile prevedere alcune manovre e possono verificarsi incidenti. Anche perché c’è sempre chi usa il cellulare alla guida senza gli adeguati dispositivi audio che permettono di tenere le mani sul volante (lo fa il 10,3% dei guidatori).

Altri dati che sorprendono riguardano il mancato uso della cintura di sicurezza. Se è vero che nel 2008, per esempio, solo il 64% degli italiani le allacciavano, oggi, a distanza di tanto tempo, c’è ancora un 11,4% dei guidatori che non la indossa e, nonostante a bordo della maggior parte delle auto ci siano i dispositivi di allerta per il mancato uso della cintura, sui sedili posteriori non la allacciano ben sette persone su dieci (75,7%).

E non va meglio con i bambini. Solo la metà degli italiani che utilizzano l’auto impiegano i dispositivi di ritenuta per i più piccoli (il 41,7% non li utilizza sul lato anteriore dell’auto e il 48,4% nel sedile posteriore).

Sempre “innocenti”

Nonostante su oltre 357mila veicoli monitorati, il 9,6% superava i limiti di velocità e il 77,7% non rispettava la distanza minima di sicurezza la maggior parte delle persone crede di avere ragione quando si verifica un incidente o una situazione di pericolo.

In pratica la responsabilità è tendenzialmente attribuita sempre ad altri. In una scala da 1 a 10, giudicano il loro rispetto del codice della strada tra 8 e 8,8; i numeri scendono a 5 e 5,9 sugli altri.

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