PINZOLO – Al volante della Ferrari che non c’era: da Pinzolo a Madonna di Campiglio, poi la scalata ai 1700 metri del Bondone, una terrazza suggestiva sulle Dolomiti, il gioiello turistico del Trentino. Stradine strette e tortuose alternate a un tratto autostradale per scoprire quanto la nuova Purosangue sia agile e maneggevole, a dispetto di dimensioni importanti con 4,98 metri di lunghezza e 2 di larghezza. A Maranello hanno giustamente bandito il concetto di Suv: questa Purosangue è molto di più, qualcosa di diverso perfino da tutte le Ferrari viste finora. Non era facile instillare il Dna sportivo della tradizione a una vettura a quattro porte e quattro posti veri, una granturismo inedita a ruote alte, con abitacolo spazioso e lussuoso, che non pensa all’off-road (nonostante i 185 mm di altezza da terra) ma piuttosto a performance straordinarie vissute nell’assoluto comfort.
Guidare la nuova Ferrari vuol dire fare un pieno di adrenalina pura. E’ “leggera” nonostante il notevole peso di 2.033 kg. Il cambio doppia frizione a 8 rapporti è reattivo, la power transfer unit collegata davanti al propulsore consente un’inedita modalità di trasmissione 4×4. Il motore è progettato per garantire la massima coppia già ai bassi regimi, l’80% da 2100 giri/minuto, mentre il picco di coppia viene raggiunto a 6250 giri.
Il frontale, senza la classica calandra, evidenza alle estremità le luci diurne, incastonate tra due coppie di prese d’aria. Il lungo cofango sfoggia muscoli bombati. E quelle porte posteriori che si aprono elettricamente controvento (welcome doors) sono un vero spettacolo, oltre che molto pratiche. L’aerodinamica è una delle chiavi vincenti: la gestione ottimale dei flussi ha consentito un Cx eccellente, ogni elemento di carrozzeria è attivo, dall’ala sul cofano (aerobridge) agli archi ruota. Paraurti e codolino generano un “air curtain” per le ruote anteriori che impedisce turbolenze trasversali. Il posteriore del tetto, il lunotto (senza tergicristallo) e lo spoiler sono frutto di un lavoro maniacale.
Il nuovo telaio in leghe di alluminio alto-resistenziali (con tetto in fibra di carbonio) garantisce rigidità torsionale eccellente. La scocca abbina alluminio, fibra di carbonio, acciaio alto-resistenziale.
L’abitacolo è un tuffo nel lusso hi-tech. La plancia a doppio cockpit è speculare nel posteriore per creare quattro aree distinte, il passeggero anteriore ha un display da 10,2” con tutte le informazioni per “partecipare” alla guida. Davanti al volante c’è il display primario da 16″. Al centro, un’interfaccia rotante fuoriesce al tocco. Di serie l’abilitazione ad Android Auto e Apple CarPlay, che sostituiscono la tradizionale navigazione integrata. L’interfaccia full-digital è intuitiva, sebbene gestisca un’infinità di funzioni.
Per la prima volta una Ferrari offre quattro sedili separati e indipendenti (gli anteriori con massaggio opzionale). C’è ampio uso di materiali ecosostenibili (l’85% dei rivestimenti), come il tappeto in poliammide ricavato da reti da pesca o i rivestimenti in Alcantara speciale composta al 68% da poliestere riciclato. Debutta l’impianto Hi-Fi Burmester di altissima qualità. Tra le personalizzazioni opzionali il tetto in vetro a tecnologia elettrocromica.
Naturalmente sulla Purosangue sono presenti di serie tutti i più avanzati sistemi Adas di assistenza e sicurezza, molti sviluppati con Bosch. C’è anche il Driver Drowsiness and Attention, un monitoraggio costante sul livello di attenzione del guidatore.