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Porsche 911 ibrida, nel 2026 avrà soluzioni da 919 Hybrid

Sarà con la 911 GT2 RS Hybrid che Porsche introdurrà l'ibrido nella famiglia 911. Le prime anticipazioni sul sitema e le sue caratteristiche raccontano un'unicità ripresa dal prototipo da Le Mans

porsche 911 ibrida, nel 2026 avrà soluzioni da 919 hybrid

L’applicazione dell’ibrido a una sportività così particolare com’è quella della Porsche 911 fa sì che la 911 ibrida sia un progetto del quale si discute da anni. Il tema tecnico è cruciale, per la volontà Porsche di non snaturare la particolarità della 911. Segnatamente sono gli incrementi di peso dettati dall’elettrificazione una delle barriere da superare.

L’attesa è per il 2026, quando dovrebbe essere lanciata sul mercato la Porsche 911 GT2 RS Hybrid, secondo le anticipazioni diffuse da Autocar.

No all’ibrido plug-in e il peso da compensare

Sappiamo da tempo, per voci raccolte direttamente dal mondo del Cavallino di Zuffenhausen, come non sarà una 911 ibrida plug-in. L’ambizione dei tecnici è di riuscire a neutralizzare l’aggravio di peso extra dovuto alla presenza di una batteria, di un motogeneratore e degli accessori di gestione del sistema ibrido così composto. L’obiettivo è di contenere al di sotto dei 100 kg la massa aggiuntiva, a sua volta da compensare con sviluppi su materiali alleggeriti della carrozzeria.

Ma che soluzione attendersi dalla 911 GT2 RS Hybrid, accreditata di una potenza ben oltre i 700 cavalli?

Un ibrido da corsa nel recupero energetico

La direzione seguita da Porsche guarda alla 919 Hybrid, il prototipo che ha corso nel mondiale Endurance tra 2014 e 2017. Il motore elettrico sarà installato sul cambio e trasmetterà il supplemento di potenza e coppia come un avanzatissimo ibrido “leggero”, in realtà in un’architettura che opererà a 400 volt, ben al di là dei MHEV che conosciamo. Sarà un supporto elettrico in grado di muovere l’auto a zero emissioni per brevi frangenti. In realtà, si tratta di un ibrido che guarda ad amplificare le prestazioni.

Il turbocompressore per produrre energia

Quanto alla produzione dell’energia destinata al motore elettrico di trazione, accanto al recupero nelle fasi di decelerazione, ottenuto dal medesimo MGU che opera sul cambio, vi sarà un secondo sistema parecchio avanzato. Qui il richiamo è alla tecnica della 919 Hybrid.

Il motore boxer 6 cilindri turbo da 3.8 litri, unità della 911 Turbo, produrrà energia in fase di accelerazione utilizzando l’energia in eccesso generata dal turbocompressore, con la gestione elettronica del sistema che sarà il cuore del coordinamento tra motore termico, recupero energetico, alimentazione della batteria e del motore elettrico di trazione.

MGU-H o una turbina dedicata al recupero?

Resta da capire se Porsche (qui trovi i modelli sul mercato dell’usato) andrà verso un MGU-H con il generatore d’energia posto tra turbina e compressore, oppure, in stile 919 Hybrid, affiancherà una turbina a gas di scarico ma priva della girante del compressore: così l’energia prodotta dal turbo attivato dai gas di scarico verrà trasformata in energia elettrica e immagazzinata in una batteria compatta, installata sotto i sedili e raffreddata ad aria.

L’unicità tecnica, dovesse confermarsi questo schema, sarebbe notevole e, dopo la 911 GT2 RS, il sistema è previsto venga offerto anche ad altre varianti della famiglia 911.

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