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Peugeot, Leone tutto elettrico: con il piano E-LION dal 2030 in Europa solo auto a batterie

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Peugeot, Leone tutto elettrico: con il piano E-LION dal 2030 in Europa solo auto a batterie

Nuova sfida nel mondo dell’auto. C’è grande attesa per scoprire chi diventerà per primo un costruttore esclusivamente elettrico. In questo scontro planetario (senza esclusione di colpi) il Leone francese piazza una zampata, agguantando con autorità la pole position. Com’è chiaro a tutti, non si tratta di un protagonista di nicchia. E nemmeno di un player specializzato in prodotti esclusivi o premium. Peugeot è uno dei più importanti brand nel mercato europeo. Nonché una dynasty industriale che affonda le radici agli albori dell’Ottocento ed è fra i precursori a costruire vetture. Che nel frangente attuale avesse intenzione di fare uno scatto felino era nell’aria, si era facilmente intuito all’alba del nuovo anno. Prima allo show pirotecnico del CES di Las Vegas. Il salone dell’elettronica sì, ma anche la perla di un mercato ricchissimo dove, almeno per ora, Peugeot è solo un sogno.

Ad accompagnare l’avveniristico concept Inception è andato anche il boss di Stellantis Carlos Tavares in persona. Insieme alla signora della mobilità d’oltralpe Linda Jackson, responsabile dell’antico marchio di Sochaux. Dopo pochi giorni, passerella quasi casalinga a Bruxelles alla cui esposizione Linda ha lanciato il messaggio: «questo sarà l’anno della piena elettrificazione». La settimana scorsa, infine, il d-day: la Jackson ha ufficializzato il progetto E-LION che scandisce cosa avverrà da qui al 2030 quando in Europa il Leone si trasformerà in un gattone totalmente ecologico, cioè non avrà più in listino alcun modello con il vecchio motore a scoppio. Cinque anni in anticipo rispetto al divieto dell’Unione Europea «di vendere veicoli con propulsore termico» che bruciano idrocarburi e quindi impediscono l’azzeramento totale della CO2. Il target finale sul continente è dichiarato.

Così come le importanti tappe intermedie oltre all’obiettivo globale che riguarda il mondo intero e non solo le vetture, ma tutte le attività dell’azienda (dalla produzione al riciclaggio, una virtuosa economia circolare). Entro il 2023 tutti i modelli del listino avranno una variante elettrificata. Lo step successivo nel 2025 quando inizieranno a farsi sentire le piattaforme native elettriche (STLA) del gruppo transatlantico. Fra due anni, infatti, tutte le auto in gamma avranno almeno un’interpretazione full electric, quindi zero emission. Un lustro dopo (2030) ci sarà l’addio definitivo al tubo di scarico nel vecchio continente e nel 2038 scatterà l’era “Carbon Net Zero” che prevede il «totale azzeramento delle emissioni di carbonio di ogni attività dell’impresa». Vediamo più in particolare i dettagli. Nei 24 mesi a venire saranno lanciati 5 gioielli elettrici che sposteranno in alto il baricentro dell’offerta.

Si inizia dalla E-308, sia in versione hatchback che station wagon, seguite dalla E-408 sullo stesso pianale multi energia. Nella seconda metà dell’anno in corso sarà la volta della nuova generazione di Suv di classe media che saranno i primi ad utilizzare l’esordiente piattaforma di Stellantis nativa elettrica (STLA Medium). Questa risponde alla filosofia “BEV-by-design”, cioè ripensa l’intero veicolo sfruttando le magie dell’architettura ad elettroni. L’esodio sarà affidato alla nuova E-3008, seguita a brave giro dalla E-5008. La prima avrà un’autonomia fino a 700 chilometri con tre motorizzazioni diverse, una delle quali accoppiata alla trazione integrale (una power unit per asse). Oltre alla maggior flessibilità che consente di reinventare le proporzioni del corpo vettura, ed un linguaggio progettuale in grado di ripensare gli spazi ed il loro utilizzo, i pianali STLA si portano dietro progressivamente lo “steer-by-wire” ed un ulteriore evoluzione dell’ormai decennale “i-cockpit”.

Nelle quattro piattaforme full electric che daranno la base all’intera produzione mondiale di Stellantis, si faranno strada anche le “piattaforme” trasversali “STLA Brain” (il centro nevralgico dell’intelligenza centrale dell’auto, con un aggiornamento Over the Air), “STLA-Smartcockpit” (il digitale a bordo e all’esterno dell’auto) e la “STLA-Autodrive”, l’eccellenza della guida autonoma. Questi temi ultra tecnologici avranno dei particolari partner come Amazon e Foxconn. Nel processo di transizione energetica particolarmente attuale in questa fase di cambiamento, arriverà anche una tipologia di ibrido che sembrava finora trascurata da Stellantis che aveva privilegiato il plug-in.

Non si tratta del full hybrid e nemmeno del mild hybrid classico, bensì di una soluzione intermedia che si sta dimostrando validissima. L’impianto è a 48 volt, il motore a benzina è un nuovo PureTech da 100 o 136 cv coadiuvato da un elettrico da 21 kW (28 cv) sufficienti a rendere la guida molto elettrica in tutte le fasi di “cambio di carico”. Nel traffico per oltre il 50% del tempo il dispositivo funziona al 100% elettrico facendo scendere i consumi del 15%. L’inedito powertrain ibrido sarà adottato nel corso del 2023 da 208, 2008, 308, 3008, 5008 e 408.

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