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Peugeot 408 (2023), perché comprarla e perché no

Punta tutto su design e tecnologia ma offre anche tanto spazio. Alcune dotazioni sono blindate e il "clima" touch può distrarre

android, peugeot 408 (2023), perché comprarla e perché no

È arrivato il momento di provare in maniera approfondita la Peugeot 408, nuova creatura francese difficilmente classificabile nelle categoria che conosciamo da sempre. Del resto, è sempre stato proprio del DNA francese osare e proporre carrozzerie diverse e originali, che potessero smuovere un po’ le acque di un’offerta di auto un po’ troppo simili tra loro.

Peugeot, per esempio, lo ha fatto con la 206 CC, prima “piccola” col tetto in lamiera retrattile, o con la 1007, monovolume compatto dalle porte scorrevoli, o ancora con la sportiva RCZ. Ora lo fa di nuovo, e l’influenza non può che essere quella dei SUV. Ecco dunque il #PerchéComprarla dedicato alla Peugeot 408.

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Pregi e difetti

Ci piace Non ci piace
Stile deciso e originale Infotainment può far distrarre
Interni premium Manca un tergilunotto
Tecnologia di bordo e ADAS Si creano riflessi sul parabrezza
Spazio a bordo Allestimenti e dotazioni “blindate”
Fluidità di guida  

Verdetto

7.9 / 10

In un mondo di auto che si assomigliano un po’ tutte, ben vengano modelli audaci come la 408, auto che vince la sua scommessa di puntare su design e tanto comfort. Ma va anche oltre, aggiungendo anche una qualità da categoria superiore.

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Qualcosa può essere migliorato: peccato ad esempio che i fari a matrice di LED siano riservati solo all’allestimento top di gamma e non si possano avere come optional. L’infotainment è completo e scenografico, ma alcune logiche di utilizzo fanno distrarre e non sono proprio comode. Infine, un tergilunotto sarebbe stato prezioso per tenere pulito un vetro così inclinato.

Dimensioni, bagagliaio e spazio

Le dimensioni della Peugeot 408 sono a cavallo tra segmento C e D, tendente più verso quest’ultimo in realtà visto che parliamo, da paraurti a paraurti, di ben 4,69 metri. L’altezza è di 1,48 metri ma quella da terra è di 18 cm, dunque si capisce quanto il corpo carrozzeria sia appiattito e filante.

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Eppure, lo spazio non manca. La versione plug-in che ho provato fa rinunciare al doppio fondo, dunque si parte da sotto i 500 litri. L’apertura del vano è bella ampia, da fastback. Col paraurti sporgente, però, bisogna appoggiarsi per arrivare in fondo, magari sporcandosi i pantaloni.

Il bagagliaio è regolare. Sotto al pavimento c’è spazio per i cavi domestici e qualche utensile e il piano resta sollevato grazie ad un gancio, ma la cappelliera, divisa in due, non ci sta. Ci sono tasca e fasce elastiche, una presa 12V, due ganci alti, anelli, botola centrale e le leve per abbattere lo schienale in configurazione 40:20:40, ma il piano non diventa del tutto piatto.

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Attenzione all’apertura delle portiere, lo spigolo è un po’ prominente. Una volta a bordo anche chi, come me, è alto oltre 1 metro e 90 non tocca né con le gambe né con la testa. Il bracciolo al centro ha anche una fessura multifunzione mentre, se si è in tre, il tunnel non dà fastidio e con la testa si sfiora appena. I pannelli porta sono rigidi ad eccezione del bracciolo ma la lavorazione ricercata delle plastiche dà comunque un bel senso di qualità.

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Invece i sedili anteriori integrali, la finestratura bassa e il tetto panoramico poco esteso possono dare un po’ una sensazione di chiuso. Ci sono comunque le bocchette d’aerazione e due prese USB-C retroilluminate.

Le misure  
Fuori  
Lunghezza 4,69 metri
Larghezza 1,85 metri
Altezza 1,48 metri
Passo 2,79 metri
Dentro  
Bagagliaio 471/536 – 1545/1611 litri

Plancia e comandi

Peugeot è molto probabilmente la Casa che negli ultimi anni ha fatto il salto in avanti più ampio in termi di qualità percepita, intesa certamente come rifinitura dei materiali ma anche come soluzioni pratiche e di design. In sintesi, questa 408 ha un abitacolo da vera premium.

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Il tunnel centrale, oltre a essere ricercato nelle forme e imbottito lateralmente, è molto  funzionale: c’è la piastra per la ricarica senza fili, un vano con presa 12V e USB-C, portabicchieri a scomparsa, un altro piccolo vano che, volendo, tiene inclinato lo smartphone e un bracciolo non regolabile che cela un’altra presa USB.

Il cassetto è profondo e rivestito e i pannelli porta morbidi al tatto e con tasche laterali con moquette. L’illuminazione ambientale, soffusa dietro al display centrale, si personalizza con 8 colori. I sedili sono ben profilati e con logo Peugeot sui poggiatesta.

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Una cosa che non è disponibile ma che avrei voluto è la regolazione elettrica del volante che, vista la sua posizione ribassata, potrebbe così sollevarsi automaticamente per agevolare ingresso e uscita a bordo.

Venendo all’infotainment, sotto allo schermo principale centrale c’è un ulteriore display che offre delle scorciatoie grandi e personalizzabili a portata di dito. Tutto il layout, in effetti, è configurabile, e questo consente di strutturarsi la Home nel modo più adatto a evitare distrazioni, che però sono fisiologiche considerando che le impostazioni del clima o dei sedili e del volante riscaldabili sono tutte touch.

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Servirà perciò uscire dalla funzione che si stava usando, come magari Apple CarPlay o Android Auto, che sono senza cavo. Ci sono comunque dei tasti fisici sotto, e per il resto l’esperienza d’uso è di alto livello, con grafiche piacevoli e funzioni intelligenti come la navigazione con punti d’interesse.

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Molto appagante anche il cruscotto digitale, si può personalizzare nel layout anche con la navigazione a tutto schermo, ma poi c’è la vista 3D, così le info più rilevanti stanno in primo piano.

Come va e quanto consuma

Complice l’iCockPit di Peugeot, cioè volante esagonale dal diametro ridotto e posizionato in basso e cruscotto sopraelevato, e le forme della carrozzeria così particolari, per trovare la posizione di guida migliore mi è servito un po’ di tempo ma a quel punto gli ingombri della 408 si gestiscono senza problemi. Certo, la visibilità dietro è veramente limitata, ma la retrocamera ha un’ottima risoluzione – a parte magari la notte – e c’è anche la vista aerea intelligente: a seconda della manovra che sto facendo, capisce qual è l’angolatura più adatta da mostrarmi.

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Nella guida cittadina avrei voluto una funzione di Auto Hold ma non c’è. Lo sterzo è leggero, perfetto per la guida di tutti i giorni. Personalmente lascerei i cerchi da 19” di serie, questi da 20” sono bellissimi ma poco adatti se percorrete regolarmente strade dissestate perché arrivano delle vibrazioni che intaccano un comfort che, invece, nelle altre condizioni, è di ottimo livello.

In extraurbano, l’assetto e la sua compostezza smorzano bene il rollio. Tra le curve emerge quello che, per chi è alto come me, può essere un problema, cioè il fatto che, sterzando, le mani si avvicinino troppo alle ginocchia, magari toccandole. Si risolve ciò tirando su il volante ma così si copre parzialmente il cruscotto. È un problema che riguarda chi è alto oltre la norma, altrimenti nessun problema e anzi, questa disposizione dei comandi sa essere davvero coinvolgente e piacevole.

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Ho provato la versione ibrida plug-in più potente, cioè quella che tra motore elettrico e benzina 1.6 4 cilindri eroga 225 CV e 360 Nm. La trazione è anteriore e, grazie al cambio automatico EAT8, l’erogazione combinata lineare e corposa. Le cambiate non si avvertono e non si sente nemmeno il motore a benzina, devo veramente portarlo su di giri altrimenti è molto ben isolato. Anche i fruscii aerodinamici sono nella norma grazie anche ai doppi vetri.

Essendo ibrida ricaricabile ci sono varie modalità di guida. C’è la Sport che dà un boost all’erogazione, però a svantaggio dell’efficienza, e irrigidisce al punto giusto lo sterzo. Poi c’è l’Electric, per andare a zero emissioni finché la batteria lo consente – c’è anche la funzione e-Save per conservare una percentuale di carica da usare magari più avanti – e, ancora, la mappa Hybrid automatica.

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Quando la batteria è scarica comunque le partenze si fanno in elettrico e si accumula energia in frenata, come su una full hybrid, e per massimizzare la frenata rigenerativa c’è la modalità B che sta per Brake. A questo proposito, la taratura del pedale è omogenea, non c’è stacco tra frenata meccanica e, appunto, rigenerativa.

Venendo ai consumi, a batteria carica, in modalità elettrica, si possono percorrere circa 55 km, mentre, a batteria scarica, si fanno poco più di 16 km/l in città, 20 km/l in extraurbano e poco meno di 12 km/litro in autostrada.

Versione provata  
Motore 1.6 4 cilindri + motore elettrico
Potenza 225 CV
Coppia 360 Nm
Cambio Automatico a 8 marce
Trazione Anteriore

Prezzi e concorrenti

Allure, Allure pack e GT sono i tre allestimenti. Al momento di questa registazione sono in gamma la 1.2 PureTech da 130 CV con cambio automatico, che parte da poco meno di 34.000 euro e arriva a superare di poco i 38.000, e due versioni plug-in. Quella da 180 CV parte da 42.600 euro e arriva a circa 47.000, mentre la 225 CV di questa prova 48.700 euro già nella top di gamma GT.

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Peugeot a inizio 2023 ha lanciato la 508 restyling e la SW sembra una shooting brake, dunque anche lì design e personalità non mancano. Altrimenti, è simile alla 408, per concetto, la Citroen C5 X, una sorta di “wagon suvvizzata” votata al comfort. Anche la C4 X condivide dei tratti in comune, oppure si può andare direttamente su un SUV coupé come la Renault Arkana.

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