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Perché i consumi delle auto (dichiarati) non sono mai reali

Scopriamo perché i consumi delle auto omologati secondo lo standard WLTP sono tanto più bassi di quelli reali ottenibili su strada

perché i consumi delle auto (dichiarati) non sono mai reali

I consumi dichiarati delle auto, così come i livelli di emissioni di CO2, sono quelli ottenuti in fase di omologazione secondo il ciclo di prova WLTP, ma tutti ormai sanno che sono decisamente lontani dai consumi reali che possiamo sperimentare nella guida su strada.

Perché accade questo? Come funzionano davvero i cicli di omologazione WLTP per consumi ed emissioni di CO2? I dati omologati quanto sono più bassi rispetto alla guida reale? Per rispondere a queste e ad altre domande abbiamo deciso di addentrarci un po’ di più nel mondo del ciclo WLTP.

WLTP: test di laboratorio per confrontare le auto

Iniziamo col dire che il ciclo di omologazione WLTP, obbligatorio per tutte le auto immatricolate dal 1° marzo 2019, rappresenta un miglioramento rispetto al precedente ciclo NEDC, almeno sul fronte del divario con i consumi reali.

Test di consumo ed emissioni in laboratorio (WLTP)

Resta comunque il fatto che, trattandosi di test di laboratorio, i consumi riportati nelle schede di omologazione di tutte le auto nuove risultano praticamente sempre più bassi rispetto a quelli che un qualsiasi automobilista possa ottenere su strada. Anche la parziale introduzione da parte dell’Unione europea dei test su strada delle emissioni secondo lo schema RDE (Real Driving Emissions) non sembra aver risolto il problema.

A discolpa del ciclo WLTP, pensato per una diffusione mondiale su impulso dell’Unece (Commissione economica per l’Europa delle Nazioni Unite), va detto che questi test di laboratorio sono al momento l’unico modo per poter confrontare in maniera corretta i consumi delle diverse auto, seguendo appunto protocolli e condizioni chiari e ripetibili.

Quattro cicli sui rulli a velocità diverse

Scendendo un po’ più nello specifico scopriamo che i dati dei consumi WLTP sono ottenuti ponendo l’auto sui rulli del dinamometro in una camera di prova con temperatura di 23°. La vettura viene provata per un ciclo di 30 minuti suddiviso in quattro fasi a velocità differenti che simulano altrettante condizioni di guida: basso, medio, alto e altissimo, ovvero urbano, suburbano, extraurbano e autostrada.

Le quattro fasi del ciclo di test di consumo ed emissioni (WLTP) [Fonte: TransportPolicy.net]

La velocità massima raggiunta nelle quattro fasi del test WLTP Classe 3b (quello che riguarda la maggioranza delle auto in commercio) è pari rispettivamente a 56,5, 76,6, 97,4 e 131,3 km/h, separate da ciclici periodi di sosta. Il tutto per oltre 23 km, come riassunto nella tabella qui sotto che dettaglia in cifre l’immagine vista sopra.

Basso Medio Alto Altissimo
Durata 590 s 433 s 455 s 323 s
Durata degli stop 145 s 47 s 29 s 6 s
Distanza 3.095 m 4.756 m 7.162 m 8.254 m
Percentuale di stop 24,6% 10,9% 6,4% 1,9%
Velocità max 56,5 km/h 76,6 km/h 97,4 km/h 131,3 km/h
Velocità media senza gli stop 25,0 km/h 44,4 km/h 60,5 km/h 93,7 km/h
Velocità media con gli stop 18,9 km/h 39,5 km/h 56,7 km/h 92,0 km/h
Accelerazione min -1,47 m/s² -1,49 m/s² -1,49 m/s² -1,21 m/s²
Accelerazione max 1,47 m/s² 1,57 m/s² 1,58 m/s² 1,03 m/s²

Aria condizionata spenta

Occorre anche dire che durante la marcia sui rulli tutti gli accessori che consumano energia sono tenuti spenti. Ecco allora che viene escluso il consumo di funzioni importanti come l’aria condizionata, il riscaldamento, i fari, i tergicristalli, lo sbrinatore del lunotto, i sedili riscaldati o rinfrescati. Questi sono invece attivati spesso durante la normale guida su strada e vanno a incidere, anche se in minima parte, sui consumi reali.

L’interno di un’auto durante i test di consumo ed emissioni in laboratorio (WLTP)

Il ciclo WLTP tiene invece in considerazione l’impatto su consumi ed emissioni degli optional che possono aggiungere peso, modificare l’aerodinamica o la resistenza al rotolamento come ad esempio kit di carrozzeria, pneumatici di dimensioni diverse e altri accessori. Per questo motivo ogni auto viene testata nel ciclo di omologazione sia in versione standard che con tutti gli optional disponibili.

Il problema delle auto ibride plug-in

Un caso a parte è quello delle auto ibride plug-in che vengono testate secondo gli standard WLTP in due distinti cicli di funzionamento. Il primo è il cosiddetto “charge-depleting mode” o CD in cui l’auto si muove in modalità puramente elettrica con batteria carica al 100%. Il secondo è il “charge-sustaining mode” o CS, quando l’auto PHEV viaggia a batteria scarica utilizzando il motore a combustione.

Auto ibrida plug-in

Una formula combina questi due risultati aggiungendo un “Utility Factor” [Regolamento di esecuzione (UE) 2017/1153)] per la quota stimata di percorrenza elettrica e fornisce il consumo combinato WLTP, spesso bassissimo e comunque inferiore a quello che ogni automobilista può ottenere su strada.

Consumi WLTP delle PHEV: quelli reali sono anche 5 volte più alti

Per fare solo qualche esempio prendiamo i dati di consumo WLTP dichiarati da alcune auto ibride plug-in e i risultati ottenuti con le stesse auto nella nostra prova dei consumi reali che si svolge proprio su strada in un percorso standard di 360 km partendo con la batteria carica (e con una certa attenzione ai consumi).

Consumo WLTP max Prova consumi reali Differenza %
Kia Niro Plug-in Hybrid 1,0 l/100 km 3,1 l/100 km +210%
Toyota Prius Plug-in Hybrid 0,7 l/100 km 3,4 l/100 km +385%
Mercedes E 300 de 4MATIC Plug-in hybrid All Terrain 0,9 l/100 km 3,8 l/100 km +322%
Peugeot 3008 Hybrid4 300 e-EAT8 1,5 l/100 km 4,5 l/100 km +200%
Jeep Compass PHEV 4xe Trailhawk 1,9 l/100 km 5,35 l/100 km +181%
Range Rover Evoque P300e plug-in hybrid 1,5 l/100 km 6,15 l/100 km +310%

Come si può facilmente notare dalla tabella, i consumi reali da noi registrati con le più recenti auto ibride plug-in sono nettamente superiori a quelli omologati, da tre a quasi cinque volte più alti del WLTP.

perché i consumi delle auto (dichiarati) non sono mai reali

Toyota Prius ibrida plug-in (2023), la prova consumi

Per le auto elettriche lo stesso ciclo di omologazione WLTP viene invece utilizzato per definire solo i consumi di elettricità in kWh/100 km e l’autonomia ottenibile con un pieno di batteria.

Dove è riconosciuto il ciclo WLTP

Ricordiamo infine che il ciclo di omologazione WLTP (Worldwide harmonized Light vehicles Test Procedure) è uno standard globale per ora riconosciuto da:

  • Unione europea
  • Australia
  • Azerbaigian
  • Canada
  • Cina
  • Corea del Sud
  • Giappone
  • India
  • Islanda
  • Kazakistan
  • Malesia
  • Moldavia
  • Nigeria
  • Norvegia
  • Nuova Zelanda
  • Stati Uniti
  • Sud Africa
  • Svizzera
  • Tagikistan
  • Turchia
  • Tunisia
  • Uganda
  • Uzbekistan

Il ciclo di omologazione WLTP

In tutto il mondo restano però in vigore anche altri standard di omologazione per consumi ed emissioni come l’EPA per gli Stati Uniti, il CLTC in Cina, il Bharat in India e il PROCONVE in Brasile.

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