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Pagelle MotoGp Indonesia: Bagnaia da lode e Ducati da 10, Martin e Binder 4

pagelle motogp indonesia: bagnaia da lode e ducati da 10, martin e binder 4

(Afp)

A Mandalika, in Indonesia, Bagnaia risorge ribaltando il pronostico. Partiva tredicesimo dopo la batosta di sabato costatagli la testa del mondiale, vince di rimonta e torna in vetta al mondiale, complice l’errore fatale di Martin, caduto mentre era in fuga solitaria al comando della corsa. Sul podio salgono anche Vinales, combattivo fino al traguardo, e Quartararo, veloce come ai tempi migliori.

Bagnaia 10 e lode

Trasforma l’improbabile in realtà, ribalta il risultato di sabato, la qualifica disastrosa e un’insipida Sprint. Firma la rimonta della vita, vince partendo tredicesimo, ritrova se stesso e la Desmosedici diventata una sconosciuta dopo Barcellona. Torna in vetta al Mondiale, con la consapevolezza di una sfida che diventerà incandescente col passare delle gare.

Ducati 10

Quarto titolo costruttori consecutivo, tre moto in vetta al Mondiale. Che dire di più?

Vinales 9

Un osso duro, tenace fino all’ultimo giro, e per una volta giudizioso nella strategia e nella gestione delle gomme. Non ha inseguito Martin nella sua fuga solitaria per risparmiare gli pneumatici che nel finale gli hanno permesso di giocarsi un podio prezioso.

Quartararo 8

Ritrova il podio e il sorriso dopo una lunga astinenza. Soprattutto ritrova se stesso, bello da vedere in sella come ai tempi migliori, terribilmente efficace nelle sue traiettorie disegnate col compasso. Mandalika gli piace, non c’è dubbio, ma quando è in forma si vede. Quanto manca El Diablo a questa MotoGp.

Di Giannantonio 8

La migliore gara della sua carriera, raccoglie i frutti di un lungo lavoro di affiatamento con la sua moto dopo un calvario altrettanto lungo che l’ha portato a essere messo in discussione (e infine sostituito da Marquez nel 2024). Sfinito e sorridente dopo i tanti duelli affrontati e vinti. Un’iniezione di speranza per un futuro ancora incerto.

Bezzecchi 7

Terzo sabato nella «baby race», quinto domenica a denti stretti per il dolore alla clavicola operata sette giorni prima. Il solito Bezzecchi, cuore e talento, generoso ai limiti del possibile (qualche staccata un po’ ottimistica s’è vista), ma quando attacca difficilmente sbaglia. Il sorpasso arriva sempre.

Bastianini 6

Un ritorno in gara tutto sommato positivo ( dopo tre gran premi trascorsi da convalescente), manca ancora il feeling con la moto e la gara, ma da qui in poi può solo migliorare.

Martin 4

Sciupa l’asso vincente, un errore che arriva dopo sei vittorie in sette gare. Dall’altare alla polvere in ventiquattro ore: sabato il sorpasso, la momentanea conquista della corona, il giorno dopo il ritorno al ruolo d’inseguitore. Ha perso la concentrazione a metà gara, un errore di traiettoria dopo aver firmato il record della gara. Un istante fatale. Basta nulla per cambiare faccia alla propria gara.

Binder 4

Entra duro su Marini e lo manda nella ghiaia, si prende un meritato long lap di penalità e poco dopo ripete lo stesso fallo su Oliveira. Doppia penalità per guida irresponsabile, valgono come due cartellini gialli che nel calcio portano al rosso. E l’espulsione immediata.

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