Prove

Opel Corsa-e (2020), perché comprarla elettrica e perché no

Razionale dentro e fuori, la segmento B tedesca è davvero piacevole da guidare, con consumi da prima della classe

L’Opel Corsa è stata – fin dalla sua nascita – una piccola best seller capace di abbinare giuste prestazioni, look coinvolgente e dimensioni ideali per la città. Pratica, non senza un tocco di sportività, ha puntato su una serie di elementi cardine che hanno travalicato ben sei generazioni, mantenendo un’identità precisa del modello pur conformandosi alle tendenze per restare al passo con i tempi.

Il nuovo decennio ha portato con sé la Opel Corsa-e: che è totalmente elettrica. Sulla carta ha caratteristiche interessanti, soprattutto confrontandole con il tipo di auto e il prezzo. Un esempio? La capacità della batteria, o la potenza della ricarica in corrente continua. Con queste premesse, le aspettative saranno mantenute? Scopriamolo insieme in questo Perché comprarla elettrica e perché no. 

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Esterni ed Interni | Architettura, batteria e autonomia | Ricarica| Guida | Prezzi

Pregi e Difetti

Ci Piace Non Ci Piace
+Qualità percepita -Strumentazione poco leggibile 
+Setting sospensioni -OTA parziale
+Dinamica di guida -Pianificazione viaggi non attiva
+Autonomia superiore alla media -Logica del computer di bordo migliorabile 

Verdetto

8.0 / 10

Esterni ed interni

Proporzioni da cittadina, design esterno razionale in linea con la tradizione della Corsa fin dal 1982. Non ha particolari fronzoli, tutt’altro. Poche linee marcate che sagomano le forme che rendono, nel suo complesso, l’Opel Corsa-e un’auto dallo stile pulito. Motivi caratterizzanti sono la calandra anteriore con elementi tratteggiati a contrasto e la presa inferiore che fa confluire l’aria sul pacco batteria.

Sul cofano emergono venature per rendere più aggressiva la linea della Corsa. I cerchi da 16 pollici di questo allestimento, grazie anche ai copricerchi studiati ad hoc per migliorare il Cx, si sposano ulteriormente bene con le proporzioni generali della carrozzeria.

La linea di cintura piuttosto alta si sposa al meglio con la tinta bicolore. In questa maniera, andamento e vernice del tetto si raccordano meglio fino al montante C. Equilibrato ma anche più aggressivo il posteriore grazie alle forme movimentate della carrozzeria e ai gruppi ottici a sviluppo orizzontale.

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Razionalità è la parola d’ordine anche per il bagagliaio, che offre una capacità di carico di 267 litri, un valore non ai vertici della categoria. Il vano, però, è ben sfruttabile grazie alle sue forme regolari. Sotto il fondo trova spazio anche un ulteriore alloggio utile per stivare il cavo di ricarica, e poi ci sono soglia bassa, ganci di supporto e luce di cortesia. Il divano posteriore si abbatte nella classica conformazione 40:60, ma il piano che ne deriva non è uniforme vista la presenza di un gradino piuttosto evidente.

Davanti non c’è alcun pozzetto. A differenza di altre elettriche in circolazione la Opel Corsa-e non offre un ulteriore di vano sotto il cofano anteriore a causa del fatto che nasce su una piattaforma multienergia. Si tratta di quella CMP di origine PSA che la tedesca condivide con altre auto del gruppo francese, ora confluito in Stellantis, 208 in testa.

L’ingresso a bordo è sufficientemente buono, seppur non eccellente a causa dell’angolo del giro porta e del gradino che “solleva” la seduta del sedile posteriore. Buono lo spazio per la testa, un po’ meno per le gambe. Chi siede al centro poi deve fare i conti con il gradino utilizzato per gli organi di trasmissione per le auto endotermiche che è stato sfruttato per trovare posto al pacco batteria.

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Fuori

Lunghezza

4,06 metri

Larghezza

1,77 metri

Altezza

1,43 metri

Peso

1455 kg

Passo

2,54 metri

Dentro

Bagagliaio

267 – 1042 Litri

 

Architettura, batteria e autonomia

La piattaforma Common Modular Platform consente l’adozione di una batteria fornita dalla cinese CATL con capacità nominale di 50 kWh di cu 47 effettivi secondo quanto riferito dalla Casa. Ha 216 celle divise in 18 moduli e adotta un sistema di raffreddamento a liquido. L’architettura condivisa anche con le auto endotermiche del gruppo lascia il propulsore sotto il cofano anteriore, come da “tradizione”, così come la presa di carica al posto di quella per il normale rifornimento di benzina o gasolio.

L’unità che spinge l’auto è di tipo sincrono a magneti permanenti e eroga 136 CV (cioè 100 kW) di potenza massima e una coppia di 260 Nm. Il peso in ordine di marcia è di 1455 chilogrammi. Non male considerando come solo il pacco batteria arrivi, da solo, a 345 kg. L’accumulatore ha una garanzia di 8 anni o 160.000 km, con una capacità residua minima del 70%.

Parlando di autonomia, con l’ultimo aggiornamento software, l’Opel Corsa-e sembra aver migliorato i propri consumi rispetto alla nostra prima prova. L’utilitaria tedesca riesce a offrire il meglio di sé in ambito urbano con poco più di 13 kWh/100 km. Uscendo fuori porta, si sale oltre i 16 di media, fino ad arrivare – in ambito autostradale – a 20 kWh/100 km.

L’autonomia media si attesta dunque a circa 294 chilometri con oltre 350 chilometri in ambiente urbano, e 290 in ambito extraurbano.

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Ricarica

L’Opel Corsa-e è in grado di ricaricare fino a 11 kW di potenza in corrente alternata e fino a 100 kW in corrente continua. La presa di carica si trova in posizione tradizionale, all’altezza del passaruota sinistro posteriore. Prendendo in considerazione i nostri standard di ricarica, dalla presa domestica casalinga a 2,3 kW di potenza, la Corsa-e ricarica 14 chilometri l’ora.

Se a casa avete a disposizione 6 kW di potenza e una wallbox – dunque una potenza assimilabile a 4,5 kW – ogni ora si ricaricano circa 26 chilometri. Collegandosi ad una colonnina pubblica in corrente alternata, si arriva a una velocità di carica di circa 65 chilometri l’ora. In continua, con una colonnina da 100 kW, si raggiungono infine i 176 chilometri l’ora.

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Come va

L’Opel Corsa-e è una macchina solida, scattante e dotata di una dinamica di guida che – a tratti – può essere considerata anche divertente. Il volante non ha dimensioni ridotte o forme particolari come su altre auto elettriche, la posizione di guida è facile da trovare e la visibilità anteriore è buona. Elementi questi che offrono un’impronta già definita della solidità e delle caratteristiche della cittadina tedesca.

La risposta dello sterzo è progressiva, non molto reattiva certo, ma estremamente coerente e definita. La taratura della servoassistenza, insieme a quella dell’assetto, è qualcosa su cui i tecnici Opel hanno lavorato fortemente per distaccarsi dalle “cugine di piattaforma”, per rendere più rigida questa Corsa nel suo comportamento stradale.

La piattaforma condivisa però non offre un diametro di sterzata tra i migliori, anzi. In fase di manovra o nei parcheggi più stretti serve qualche movimento in più. Uscendo invece dalla città si scopre un’Opel Corsa-e che invoglia a un suo utilizzo a 360 gradi, proprio come una concorrente con il motore endotermico di pari dimensioni. Ha anche prestazioni superiori.

A prescindere dalle modalità di guida infatti, la Corsa elettrica è piacevolmente scattante, con una taratura delle sospensioni che permette qualche licenza in più nella guida dinamica tra le curve.

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Parlando proprio di mappature, entrando più nello specifico, si può scegliere tra Eco, da sfruttare principalmente in città o quando si guida comunque in mezzo al traffico, visto che offre una risposta all’acceleratore più progressiva e morbida. La modalità Eco – evidentemente – può essere utilizzata anche quando ci si ritrova in “riserva di elettroni”, considerando come tagli la potenza di un terzo e utilizzi una logica di climatizzazione più votata all’efficienza.

Le risposte diventano più reattive in Normal, un programma di guida equilibrato anche in termini di taratura dello sterzo. Quello stesso sterzo che in Sport invece diventa più reattivo, così come il pedale dell’acceleratore. In questa modalità la coppia si sente in maniera ben più corposa, con la guida che diventa molto più grintosa.

Veloce nell’indirizzarsi in curva, è stabile in fase di percorrenza grazie allo schema sospensivo semplice ma efficace: la Corsa-e ha un MacPherson all’anteriore e un posteriore con ponte torcente. Si apprezza un po’ meno la risposta del pedale del freno, soprattutto in quella che è la fase iniziale della corsa, un po’ troppo spugnosa a causa del tipo di frenata rigenerativa. Quando poi interviene anche la componente meccanica, con le pastiglie che toccano i dischi, si sente un cambio di mordente che migliora anche la modularità.

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La Tecnica 

Motore

Sincrono Magneti permanenti

Potenza

136 CV

Coppia

260 Nm

Capacità Pacco Batterie

Tipo di Ricarica

50 kWh 
Mennekes | CCS Combo2

Listino prezzi

L’Opel Corsa-e parte da un prezzo iniziale di 33.100 euro per la versione base, la e-Dition. Il modello in prova è in allestimento e-legance e ha un prezzo di partenza di 34.100 euro chiavi in mano. A questi, vanno aggiunti il sistema Intellilux con fari a matrice di led, il radar pack, il caricatore trifase da 11 kW, il premium pack 2 e la retrocamera. Prezzo finale chiavi in mano: 37.400 euro.

Fotogallery: Opel Corsa-e, prova su strada

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