BMW

Prove

Nuova BMW XM: la prova del maxi Suv sportivo esagerato

Il super SUV ibrido plug-in, progettato appositamente dalla divisione M, è la BMW più costosa in assoluto dopo la M8 Competition (coupé e cabrio) 

nuova bmw xm: la prova del maxi suv sportivo esagerato

Si chiama XM il nuovo super-Suv della BMW M, la sezione distaccata del marchio bavarese che realizza le auto più sportive del brand. Una sigla secca, senza numeri che identifichino la dimensione della carrozzeria. Senza altri riferimenti. X sta per Sport Utility, M per il reparto sportivo che l’ha costruito. Una sigla coincisa e chiara che ha richiesto anche un agreement con la Citroen che nel passato della sigla XM fece il nome di una propria ammiraglia.

La grande novità di quest’auto è che rappresenta il primo progetto completo partendo da zero di un’auto sportiva da parte della divisione M di BMW, almeno negli anni recenti. Ma come, direte voi? E tutte le varie X4M, X5M e X6M come vanno considerate? La spiegazione è che quelle sono sì delle BMW M ma frutto dell’elaborazione di un modello BMW già esistente in gamma come la X4, X5, X6, per portarlo alle massime prestazioni. La XM invece è qualcosa di diverso. È un super-Suv progettato appositamente dalla divisione M e basta. Non ne esiste una versione “normale” BMW. È una  sort di super-ammiraglia degli Sport Utility del marchio M.

Bestione plug-in da 653 cv

Un “bestione” di forma squadrata lungo oltre 5 metri (5.110 centimetri per la precisione) e dalle linee aggressive e spigolose su ruote da 23” di diametro che ne esasperano dimensioni e grinta. Pensate che è alta da terra ben 175 cm, praticamente come in una persona di corporatura media! Si tratta di un vero “bestione”, spinto da un V8 biturbo da ben 653 cavalli ibrido plug-in. E anche questa è una novità per BMW M.

In realtà, se andiamo a guardare la storia, la XM è la seconda auto in assoluto progettata ex novo dalla divisione M di BMW: la prima è stata un’antenata di gran lignaggio: la BMW M1 di fine anni ‘70, una coupé che divenne famosa perché protagonista di un campionato monomarca leggendario perché si svolgeva in occasione del Gran Premi F1 e vedeva al volante molti piloti di F1 dell’epoca, da Niki Lauda a Piquet, Giacomelli, Laffite, De Angelis, Alan Jones e compagnia. Gli unici a non partecipare furono i piloti ufficiali di marchi concorrenti, come quelli Ferrari e Renault.

Come si conviene a tutti i capolavori che s’ispirano a qualcosa del passato, anche la moderna XM porta nel design una citazione storica  di quella leggendaria BMW M1. In questo caso di tratta del logo del brand. Già, perché la XM è l’unica BMW che non ha il caratteristico logo dell’elica al centro del portellone. Ma ha invece due piccoli loghi nella parte alta del lunotto posteriore, a destra e sinistra. Una scelta che si richiama a quella della leggendaria M1 che non aveva il logo sul baule ma sulle due estremità laterali della coda.

Potenza sfavillante

Dal punto di vista tecnologico, la XM segna un altro piccolo primato per il marchio M: è il primo Suv ibrido plug-in della divisione auto sportiva BMW. E la seconda M Phev in assoluto dopo la berlina M760e E – particolare non di poco conto – è la BMW più potente in assoluto in gamma! Con i suoi 653 cavalli supera di un manciata di cv la potenza delle M5, M6 e M8 Competition (625 cv), dei due Suv X5 M e X6 M e quelli del Suv elettrico iX M60 (619).

Tutta quest’orgia di potenza viene alla XM da una precisa scelta tecnica: all’8 cilindri a V di 4,4 litri che è il propulsore di grossa cilindrata più usato per le sportive del gruppo BMW (è quello della M5 e M8) è stata aggiunto un motore elettrico da 197 cavalli e una batteria di grossa capacità (25,7 kWh) collocata nel fono della vettura. L’elettrificazione è di tipo plug-in così da consentire sia la ricarica a spina che attraverso il software di bordo utilizzando parte della potenza per ricaricare l’accumulatore in una specifica mappatura. In questo modo la XM non soltanto raggiunge velocità e accelerazioni stratosferiche – 270 km/h autolimitati e 4,3 secondi nello scatto da zero a cento all’ora – ma può coprire fino a 88 km in modalità soltanto elettrica.

L’abbiamo provata in Arizona

La BMW XM eroga tutta questa potenza sulle quattro ruote motrici perché è a trazione integrale (ha il sistema Xdrive di BMW) ma può distribuire gran parte della coppia sulle ruote posteriori per garantire una guida sportiva (con tendenza al sovrasterzo) con l’aiuto del differenziale sportivo BMW che ne esalta le caratteristiche dinamiche. È  anche la prima BMW con marchio M che adotta le ruote sterzanti posteriori. Questo influisce fortemente sulla facilità di guida.

Ne abbiamo avuto prova nel corso del nostro test di guida,m che si è svolto in Arizona; non nel deserto come si potrebbe pensare, quanto sulle montagne che delimitano i confini della regione americana dove le strade tortuose ricordano da vicino quelle delle nostre Prealpi. Qui, su tornanti in discesa, curve e controcurve in salita sempre con carreggiate molto strette inedite per le strade americane, la BMW XM nonostante una larghezza di oltre due metri e un passo superiore ai tre metri, è apparsa sorprendentemente agile nelle curve. Gira facilmente nei tornanti e dimostra una maneggevolezza insospettabile per un veicolo così massiccio che in fondo pesa oltre 2,7 tonnellate.

Prezzo da vera sportiva

La XM è costruita negli Usa, come tutta la gamma dei SUV taglia grande BMW, nella fabbrica di Spartanburg in Carolina. I suoi mercati di riferimento, visto che è un Suv di taglia maxi e di gran lusso, sono Usa e Cina in primis, ma è commercializzata anche in Europa a partire da un prezzo di 180.370 euro. La BMW più costosa in assoluto dopo la M8 Competition (coupé e cabrio). Una vera ammiraglia si distingue anche per questo.

TOP STORIES

Top List in the World