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Norvegia – Le elettriche pagheranno anche la tassa sul peso

norvegia – le elettriche pagheranno anche la tassa sul peso

Norvegia – Le elettriche pagheranno anche la tassa sul peso

Che l’Eden elettrico norvegese fosse prossimo alla conclusione non è una novità. Lo avevano capito tutti già a maggio, leggendo la revisione generale delle agevolazioni concesse alle auto a batteria proposta dal governo: via i privilegi su tasse e pedaggi per recuperare il buco creato nelle tasse statali (circa 2 miliardi di euro) e introduzione, a partire dall’1 gennaio 2023, di un sistema dinamico di tassazione per annullare l’esenzione Iva garantita alle elettriche di fascia alta, ossia con un prezzo superiore alle 500 mila corone (circa 48.500 euro al cambio attuale). Una prima stangata sulle Ev, per quanto solo premium. Il lavoro di ripensamento al piano di incentivi, però, è più vasto: nel documento di budget presentato dal ministero delle Finanze allo Storting – il Parlamento norvegese – appare anche l’estensione alle elettriche (tutte, questa volta) della tassa di registrazione, un’imposta una tantum sull’acquisto finora riservata alle odiate endotermiche e alle ibride (le plug-in godono di una riduzione del 15%, destinata a diventare del 10% a partire da gennaio). Uno smacco per tutti gli aspiranti possessori di Ev.

Tocca alla bilancia. Come detto, in Norvegia le tasse sull’acquisto di una nuova auto vengono calcolate in base alle emissioni di CO2, NOx (ossidi di azoto) e al peso. Escluse per loro natura dalle prime due variabili, le elettriche sono state finora graziate ed esentate dal verdetto della bilancia: adesso, però, si ipotizza di applicare anche ai modelli a batteria un aggravio progressivo in base al loro peso, sempre una tantum e sempre a partire dal 2023. La tassazione inizierebbe a pesare – letteralmente – dopo i primi 500 kg, per salire molto lentamente verso i 900 e poi aumentare con più decisione dai 1.400-1.500 (si parla di una media di 12,5 corone, 1,21 euro, per ogni kg eccedente i primi 500). La progressione è infinitamente più contenuta rispetto a quella applicata alle endotermiche (le quali inziano a “volare” praticamente da subito), ma coinvolge di fatto tutte le elettriche: una Zoe, per dire, pesa circa 1.500 kg.

Transizione completata. L’applicazione dell’Iva sulle Ev premium non sembra un onere poi così tremendo per chi può già permettersi un’auto costosa (nel caso di un prezzo di 600 mila corone, 58.200 euro, si parla di un aggravio del 4%, 2.400 euro). La tassa sul peso, però, va a colpire tutto il mercato delle vetture a batteria, da tempo dominante: nel Paese che deve la propria ricchezza alle esportazioni di petrolio e gas, le elettriche rappresentano il 78% dell’immatricolato. Ed è per questo che il governo va a caccia del tesoretto di benefici ed esenzioni finora garantito alle auto a batteria (compresa la tassazione agevolata in caso di auto aziendali, destinata a sparire): potendo sostenere, peraltro, che il lauto pacchetto ha ormai fatto il suo dovere, plasmando la transizione ecologica della mobilità.

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