Norvegia – Le elettriche pagheranno anche la tassa sul peso
Tocca alla bilancia. Come detto, in Norvegia le tasse sull’acquisto di una nuova auto vengono calcolate in base alle emissioni di CO2, NOx (ossidi di azoto) e al peso. Escluse per loro natura dalle prime due variabili, le elettriche sono state finora graziate ed esentate dal verdetto della bilancia: adesso, però, si ipotizza di applicare anche ai modelli a batteria un aggravio progressivo in base al loro peso, sempre una tantum e sempre a partire dal 2023. La tassazione inizierebbe a pesare – letteralmente – dopo i primi 500 kg, per salire molto lentamente verso i 900 e poi aumentare con più decisione dai 1.400-1.500 (si parla di una media di 12,5 corone, 1,21 euro, per ogni kg eccedente i primi 500). La progressione è infinitamente più contenuta rispetto a quella applicata alle endotermiche (le quali inziano a “volare” praticamente da subito), ma coinvolge di fatto tutte le elettriche: una Zoe, per dire, pesa circa 1.500 kg.
Transizione completata. L’applicazione dell’Iva sulle Ev premium non sembra un onere poi così tremendo per chi può già permettersi un’auto costosa (nel caso di un prezzo di 600 mila corone, 58.200 euro, si parla di un aggravio del 4%, 2.400 euro). La tassa sul peso, però, va a colpire tutto il mercato delle vetture a batteria, da tempo dominante: nel Paese che deve la propria ricchezza alle esportazioni di petrolio e gas, le elettriche rappresentano il 78% dell’immatricolato. Ed è per questo che il governo va a caccia del tesoretto di benefici ed esenzioni finora garantito alle auto a batteria (compresa la tassazione agevolata in caso di auto aziendali, destinata a sparire): potendo sostenere, peraltro, che il lauto pacchetto ha ormai fatto il suo dovere, plasmando la transizione ecologica della mobilità.