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Prove

Nissan Leaf, si inizia a fare sul serio

Non che fino a oggi si sia scherzato, ma numeri e sensazioni della nuova Leaf sono da macchina “vera”

Ancora adesso, e probabilmente per un po’ di tempo a venire, quando si parla di auto elettrica molti tendono a pensare a qualcosa di astratto, o comunque di poco concreto. A un lusso per eco-radical-chic. Il che è anche vero, in parte, con certi marchi alla moda. Nissan, con la Leaf, va invece da tutt’altra parte. Verso la strada, banalmente. Come? Con un’autonomia che aumenta (e aumenterà ulteriormente, a breve), con un comportamento stradale “maturo” e un’offerta commerciale che comincia a farsi interessante.

Com’è

Rispetto al vecchio modello, siamo davanti a una rivoluzione. In meglio. I gusti sono personali ma se la vecchia Leaf è stata spesso definita come un elettrodomestico su ruote, questa è molto più macchina. I designer, addirittura, le hanno regalato la mascherina anteriore, che ovviamente è chiusa perché non c’è un radiatore da rinfrescare, ma dà comunque un aspetto molto più credibile. Sempre nel frontale, è stato ripreso il profilo a forma di V aperta, cromata, che passa sotto al logo e arriva fino a toccare i fari, i quali ricordano molto quelli della Qashqai, mentre le lamiere, con tante nervature e sfaccettature, danno più aggressività di quella che ci si aspetterebbe da un’elettrica. Insomma, solo l’occhio esperto capisce che si tratta di un’elettrica. Come? Grazie alla mancanza di griglie per far entrare l’aria di raffreddamento e ai profili aerodinamici della parte inferiore dei paraurti e della fiancata, che servono a ridurre la resistenza all’avanzamento, “sigillando” la macchina al fondo stradale. Dentro, davanti agli occhi spicca subito schermo digitale che suggerisce cosa fare per avanzare utilizzando meno energia possibile. La Leaf è una macchina “vera” anche perché al suo interno c’è tanto spazio per cose e persone, considerati i circa 4 metri e mezzo di lunghezza. Senza dimenticare le piattaforme Android Auto ed Apple CarPlay e la tecnologia Vehicle to Grid, che trasforma le batterie della macchina in un generatore per casa o ufficio. Il tutto, garantendo comunque che entro mattina o comunque prima di partire le batterie siano di nuovo al 100%.

Come va

Potrei partire dal silenzio che c’è a bordo, almeno alle basse velocità. Oppure della prontezza di risposta all’acceleratore. Però si tratta ormai di cose note e anche un po’ scontate, su un’elettrica. Quindi parto dalla normalità, sì, dall’essere una macchina come un’altra – in senso positivo – della nuova Leaf. L’ho guidata in un test drive più lungo del solito sulle strade di Tenerife, l’elettrica di Nissan, e la sensazione che mi ha lasciato è che l’ansia da autonomia la avverti solo se fai un viaggio prettamente autostradale o extraurbano (come successo a me, curiosamente, nel corso del test drive suggerito da Nissan), o se per lavoro percorri molta strada ogni giorno. Per il resto, il comfort, la risposta dei comandi, la solidità di questa macchina sono davvero rassicuranti e a prova di uso quotidiano. Solidità: anche sulle buche in sequenza le risposte sono gommose, non ci sono scricchiolii. Ci mancherebbe, viene da dire. Ed è vero, ma non bisogna dimenticarsi che, senza il rumore del motore, spesso sulle elettriche si sentono un sacco di rumorini che di solito rimangono nascosti. Detto questo, molle e ammortizzatori non sono eccessivamente morbidi, anzi, i giapponesi hanno curato anche l’aspetto della guidabilità tra le curve, che infatti non delude, complice anche lo sterzo che non è dei più sensibili ma è rapido il giusto. L’elemento più “strano”, quello che richiede più abitudine, è voluto e non si tratta nemmeno di una novità, visto che sulla BMW i3  si trova da più di 4 anni. Qui viene chiamato e-Pedal ed è l’idea di accelerare e frenare con il solo pedale dell’acceleratore, per rigenerare quanto più energia possibile.

Curiosità

Entro la fine dell’anno Nissan lancerà una Leaf con batterie più capaci a supporto di un motore più potente, anche se al momento non si conoscono ancora i numeri. Non solo: allo scorso Salone di Tokyo Nissan ha presentato anche la Leaf Nismo, più sportiva solo nel look e nell’assetto e testimonianza concreta che le elettriche iniziano ad avere uno sviluppo, anche dal punto di vista commerciale, più vicino a quello di auto tradizionali.

Quanto costa

Fino a quando la diffusione delle auto elettriche non aumenterà e, quindi, i costi delle batterie non si abbasseranno, i prezzi rimarranno inevitabilmente più alti di quelli di auto di pari dimensioni e prestazioni. C’è da aggiungere però che le cifre non sono nemmeno proibitive come fino a qualche tempo fa: si parte da 33.100 euro. Inoltre, Nissan dà il suo contributo, perché chi compra la Leaf entro dicembre ha diritto all’installazione del Wall box a casa propria e all’equivalente di circa due anni di ricariche gratuite.

La scheda

Potenza: 150 CVCoppia: 320 NmVelocità massima: 144 km/h (autolimitata elettronicamente)Peso: 1.535 kgAutonomia dichiarata: 378 km
Capacità batteria: 40 kWh

Fotogallery: Nuova Nissan Leaf, l’elettrica è cambiata

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