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Prove

Nissan Leaf Nismo RC 02, come migliorare l'auto elettrica

Le informazioni raccolte su questo prototipo fanno capire ai tecnici dove intervenire per sviluppare i modelli del futuro

L’auto protagonista di questo test drive, la Nissan Leaf Nismo RC 02, non è né una macchina da corsa “vera” né un prototipo di un nuovo modello di auto “normale”. È un po’ una via di mezzo, cioè un veicolo da competizione basato però su componenti della Nissan Leaf di serie, in particolare sulla versione più recente, la Leaf e+.

Insomma, un laboratorio mobile da cui gli ingegneri acquisiscono i dati con due logiche: quella dettata dalle tempistiche serrate del mondo delle competizioni e la visione più d’insieme di quelli che in gergo vengono chiamati uomini di prodotto.

Siamo stati invitati da Nismo, il reparto corse della Nissan, per guidare questo veicolo speciale sul circuito Ricardo Tormo di Valencia e per scambiare opinioni con il team che da questo esperimento imposterà il lavoro di sviluppo per i futuri modelli elettrici di Nissan, un marchio che con la Leaf ha creduto da subito nelle auto alimentate a batterie, con un vantaggio temporale di qualche anno sui concorrenti.

Fotogallery: Nissan LEAF NISMO RC

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Meglio di una Formula E

La Nissan Leaf Nismo RC 02 ha due motori, uno montato sull’avantreno e l’altro sul retrotreno. Sono due unità ereditate dalla Leaf di produzione per una potenza complessiva di 237 kW (322 CV) e una coppia di 640 Nm trasmessa alla trazione integrale, sviluppata invece come si usa nel motorsport. E cioè con trasmissione a denti dritti – che danno il caratteristico sibilo che potete ascoltare nel video – e con un differenziale autobloccante per ogni asse.

Per gli ingegneri Nissan, quindi, la RC 02 è un qualcosa che si posiziona a metà fra una Leaf e+ da 160 kW (218 CV) e una vettura di Formula E, che nelle varie configurazioni possibili durante la gara ha una potenza che oscilla fra 225 kW e 250 kW. La Nismo RC 02, inoltre, non ha gomme slick: monta invece pneumatici stradali UHP (Ultra High Performance), nello specifico dei Michelin Pilot Sport Cup 2, pur essendo basata su una monoscocca in fibra di carbonio progettata ad hoc per questo progetto.

Perfettamente simmetrica

Anche le sospensioni – essendo dei push-rod – sono di derivazione motorsport e sono montate su due sottotelai identici, perfettamente simmetrici. Questa è una delle sperimentazioni dei tecnici permessa dall’utilizzo dello stesso motore su entrambi gli assi e che invece non è possibile realizzare su un’auto di serie, dove ad esempio il bagagliaio e le necessità di spazio interno dettano le geometrie dell’autotelaio.

Così come la disposizione del pacco batterie, che di nuovo è preso in prestito dalla Nissan Leaf e+, per una capacità complessiva di 62 kWh. Il tutto, per un peso complessivo dell’auto inferiore ai 1.250 kg e un tempo dichiarato nell’accelerazione da 0 a 100 km/h di 3,4 secondi. 

Due curiosità: nella mappatura che eroga le prestazioni le 4 ruote possono slittare anche su asfalto asciutto, per la disponibilità di coppia in relazione al peso e per la libertà di distribuzione della trasmissione permessa dal software, mentre la velocità massima di rotazione dei motori elettrici è di 12.000 giri/min (contro un massimo di 20.000 rpm raggiungibili da una Formula E).

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L’equilibrio non è al 50%

Dal volante della Nismo RC 02, inoltre, si possono scegliere 4 ripartizioni di coppia, su cui il team di sviluppo lavora per studiare il bilanciamento dell’auto e migliorarsi nella capacità di calibrare i controlli elettronici dell’energia disponibile.

Ovvero, in altre parole, del dialogo fra batterie e motori. Si passa quindi dalla posizione più conservativa, in cui il motore anteriore eroga 60 kW (82 CV) e quello posteriore 100 kW (136 CV), fino ad arrivare alla mappa in cui sono disponibili 90 kW (122 CV) davanti e 110 kW (150 CV) dietro.

In teoria si può dividere la potenza al 50% fra i due assali, ma i piloti non trovano soddisfacente la guidabilità, perché l’immediatezza dell’erogazione genera troppo sottosterzo. In più, c’è anche la possibilità di far gestire all’elettronica coppia e potenza istante per istante, mentre la macchina affronta man mano le curve di un circuito, ottimizzandone al massimo le potenzialità. Per il resto delle sensazioni di guida, non vi resta che guardare il nostro video!

Nissan LEAF

Lunghezza 4,55 m

Larghezza 1,94 m

Altezza 1,21 m

Peso 1.220 Kg

Potenza 237 kW (322 CV)

Coppia Massima 640 Nm

Accelerazione 0-100 km/h 3,4 s

Velocità Massima 220 km/h

Batteria 62 kWh

Nissan LEAF

  • Lunghezza: 4,55 m
  • Larghezza: 1,94 m
  • Altezza: 1,21 m
  • Peso: 1.220 Kg
  • Potenza: 237 kW (322 CV)
  • Coppia Massima: 640 Nm
  • Accelerazione 0-100 km/h: 3,4 s
  • Velocità Massima: 220 km/h
  • Batteria: 62 kWh

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