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Napoli, scooter rubato venduto online con targa polacca

napoli, scooter rubato venduto online con targa polacca

Napoli, scooter rubato venduto online con targa polacca

Riconosce su un sito di annunci la moto che gli era stata rubata l’estate scorsa, e segnala il caso alle forze dell’ordine: la vicenda che viene a galla a Napoli ha dell’incredibile.

In vendita con documenti polacchi

Della vicenda, avvenuta a Napoli, si sono occupati gli agenti del commissariato di Bagnoli, che hanno operato in collaborazione con i colleghi del commissariato San Giovanni-Barra. Tutto è cominciato lo scorso lunedì 20 marzo, quando il proprietario della moto rubata si è presentato dalle forze dell’ordine per chiedere aiuto. Su un sito di annunci aveva infatti trovato un veicolo praticamente identico al suo, rubato alcuni mesi prima a Bagnoli (giugno 2022).

Il modello era lo stesso, così come molti altri dettagli. Nell’annuncio veniva indicato il quartiere dell’area orientale di Napoli San Giovanni a Teduccio come luogo di scambio. Da qui il piano degli agenti, che hanno deciso di presentarsi alla vendita. Gli agenti del commissariato di Bagnoli si sono quindi rivolti al colleghi del commissariato San Giovanni-Barra, che hanno provveduto a fissare un incontro col venditore per poi presentarsi in incognito presso il piazzale della stazione circumvesuviana di San Giovanni a Teduccio (Napoli).

La trappola

Gli agenti hanno inscenato una trattativa, fingendosi interessati alla moto, e si sono incontrati con il venditore, poi identificato come un 30enne ucraino. I poliziotti, in borghese, hanno prima verificato che la motocicletta fosse effettivamente quella rubata, poi sono entrati in azione, fermando il soggetto.

Per poter vendere la moto senza il rischio che questa fosse rintracciata, il soggetto aveva tentato in ogni modo di mascherare la sua provenienza. Malgrado fossero stati mantenuti dei dettagli (dettagli che hanno permesso il riconoscimento da parte del legittimo proprietario), al motoveicolo era stata apposta una targa polacca. Non solo. Anche la carta di circolazione era polacca, ma ad ulteriori controlli è risultata collegata a un altro veicolo, dato che il numero di telaio non corrispondeva rispetto a quello della casa costruttrice.

Decisi a vederci chiaro, gli agenti hanno provveduto a effettuare una perquisizione presso l’abitazione del 30enne, ed è stata rinvenuta una seconda moto con numero di telaio modificato. L’ucraino è stato pertanto denunciato a piede libero con l’accusa di ricettazione.

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