Multe, aumenti a doppia cifra da gennaio. Forse no
Il tutto a che vedere con l’adeguamento all’inflazione e se fino a un anno fa questo aveva effetti contenuti sulle multe, le cose ora sono cambiate significativamente.
Il perché è presto detto. L’aumento delle multe è previsto dal Codice della Strada: l’articolo 195, comma 3, riporta “La misura delle sanzioni amministrative pecuniarie è aggiornata ogni due anni in misura pari all’intera variazione, accertata dall’Istat, dell’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati – media nazionale – verificatasi nei due anni precedenti”.
Facciamo un paio di esempi, il divieto di sosta passerebbe da 42 a 48 euro, mentre il superamento dei limite di velocità tra i 10 e i 40 km/h passerebbe da 165 a 190 euro circa.
In un momento di difficoltà economica per moltissime famiglie italiane sarebbe un ulteriore colpo. Per questo motivo già mesi fa persino il presidente dell’ASAPS (Associazione Sostenitori della Polstrada) fece presente che: “…un blocco dell’aumento previsto per il biennio 2023-2024, in attesa di tempi migliori, non andrebbe ad inficiare le attività complessive di repressione ai comportamenti di guida più pericolosi”.
La situazione è insomma ancora fluida, mentre fra le prossime azioni del Governo c’è la riduzione dell’attuale taglio sulle accise dei carburanti. Dal primo al 31 dicembre la riduzione scenderà a 18,5 centesimi di euro al litro per l’acquisto di benzina e gasolio.
A tal proposito si attende la pubblicazione del decreto legge nella Gazzetta Ufficiale.
In collaborazione con Moto.it