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MotoGP | Vinales nella storia ad Austin: è il primo a vincere con tre marchi

motogp | vinales nella storia ad austin: è il primo a vincere con tre marchi

Maverick Vinales, Aprilia Racing Team

Stavolta Maverick Vinales la storia l’ha scritta per davvero. Dopo due centri nelle Sprint, il pilota dell’Aprilia ha colpito il bersaglio grande nella domenica di Austin ed è diventato a tutti gli effetti il primo in era MotoGP ad imporsi con tre marchi diversi (i primi due erano stati Suzuki e Yamaha), oltre a rilanciare prepotentemente la sua candidatura al titolo.

Una prova davvero magistrare per lo spagnolo, al termine di una gara che sembrava già compromessa alla prima curva: dopo una partenza non troppo brillante, era stato portato largo da un leggero contatto con Pecco Bagnaia e si era ritrovato addirittura in 11° posizione.

Vinales però non si è perso d’animo, forte anche della scelta della gomma media al posteriore, a differenza della maggior parte dei piloti che lo precedevano che erano sulla soft, e piano piano ha cominciato a risalire la china. Non ci ha messo troppi giri a tornare nel trenino di testa e una volta che ha ripreso il plotone Ducati e la GasGas Tech3 di Pedro Acosta si è capito che ne aveva più di tutti anche oggi.

Il sorpasso decisivo è arrivato al 13° giro, quando si è infilato all’interno del campione del mondo della Moto2 alla curva 11. A quel punto ha dato uno strappetto facendo segnare il giro veloce della gara e poi ha amministrato alla grande fino alla bandiera a scacchi, ritrovando una vittoria nella gara lunga, la decima della sua carriera, che gli mancava dal GP del Qatar del 2021.

E’ stata da incorniciare però anche la prestazione di Acosta, che alla terza gara in carriera nella classe regina si è tolto la soddisfazione di comandare per la prima volta (il più giovane a riuscirci negli ultimi 33 anni), battagliando alla pari con pezzi da 90 come Marc Marquez e Jorge Martin. Proprio l’otto volte campione del mondo ha terminato la sua gara nella ghiaia proprio nel tentativo di tenersi dietro lo “squalo di Mazzaron”, perdendo dopo circa metà gara una bella chance di portarsi a casa l’ottavo successo in Texas quando ha esagerato la staccata alla curva 11  mentre era al comando.

Il secondo posto finale di Acosta migliora il terzo di Portimao e lo porta ad un solo gradino dalla prima vittoria. Tra le altre cose, ha fatto un’altra volta una differenza enorme nei confronti delle altre KTM, perché Brad Binder ha chiuso nono, oltre 13 secondi più indietro, e Jack Miller è sprofondato addirittura 13°.

Gli sconfitti della trasferta texana sono inevitabilmente quelli della Ducati, che si sono visti battere da ben due marchi, pagando probabilmente la scelta della gomma soft al posteriore, a differenza dei due che le hanno precedute con la media. A guidare il contingente Rosso è stato Enea Bastianini, che ad un giro e mezzo dal termine ha trovato il varco giusto per infilare un Martin parso in difficoltà nel finale.

Un sorpasso importante per il riminese, che trova il secondo podio consecutivo dopo quello di Portimao, ma soprattutto accorcia la classifica nei confronti di “Martinator”, portando il gap a 21 punti. Tra le altre cose, è la prima volta in questa stagione che il madrileno del Prima Pramac Racing non riesce a salire sul podio. E ora dovrà guardarsi le spalle anche da un arrembante Vinales a -24 e da Acosta a -26.

Chi invece ha visto crescere ancora il suo ritardo è un Pecco Bagnaia che ad Austin ha vissuto un weekend deludente. Anche la gara lunga non è andata tanto meglio della Sprint, anche se nelle prime fasi il campione del mondo in carica sembrava poter dire la sua nella lotta per la vittoria. Alla lunga però si è attardato e alla fine ha chiuso quinto in solitaria, scivolando a -30.

Buona invece la prova di Fabio Di Giannantonio, che con la sua Ducati GP23 della Pertamina Enduro VR46 è andato a cogliere un buon sesto posto, davanti all’Aprilia di Aleix Espargaro, mai all’altezza di Vinales su questa pista, ed alla moto gemella di Marco Bezzecchi.

Ennesima giornata nera per i marchi giapponesi, con Fabio Quartararo che ha chiuso 12° con la sua Yamaha, mentre il compagno Alex Rins non è riuscito a mettere a frutto neanche una super partenza che lo aveva portato in settima posizione, perché quando è caduto era arretrato al 16° posto. Una sola Honda ha visto il traguardo ed è stata quella di Luca Marini, che si è visto soffiare il primo punto stagionale nel finale da Alex Marquez, che gli è arrivato davanti pur essendo ripartito dopo una scivolata. Out, infine, Franco Morbidelli, caduto dopo 8 giri.

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