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MotoGP | Test Portimao, Giorno 1: Bagnaia vola nel dominio tricolore

motogp | test portimao, giorno 1: bagnaia vola nel dominio tricolore

Francesco Bagnaia, Ducati Team

Le moto italiane hanno dominato la scena nella prima giornata dei test collettivi della MotoGP a Portimao, nella quale sono state capaci di andare ad occupare addirittura 11 delle prime 13 posizioni della classifica, confermando di fatto i valori che si erano visti il mese scorso anche su un tracciato molto differente come quello di Sepang.

A dettare il ritmo è stato il campione del mondo in carica Pecco Bagnaia, che sembra aver già trovato un grande feeling con la nuova Ducati Desmosedici GP23. Basta guardare il suo tempo per rendersene conto, perché il piemontese è stato l’unico a scendere sotto al muro dell’1’39” con un 1’38″771 che si è fermato a pochi millesimi dal record assoluto del tracciato dell’Algarve, che già gli apparteneva.

Pecco ha fatto una grande differenza nei confronti delle altre GP23: quella di Jorge Martin è in decima posizione, staccata di 872 millesimi, mentre Johann Zarco è poco più indietro, in 13°, ma il francese è incappato in ben due cadute oggi, alla curva 13 ed alla curva 3. Manca dalle posizioni di vertice il nuovo pilota ufficiale Enea Bastianini, rallentato da un problema tecnico in mattinata e da una scivolata alla curva 4 nel pomeriggio, che non è riuscito a fare meglio del 17° tempo.

Parlando delle GP23 va sottolineato poi che nel box del Pramac Racing sembrano aver puntato con decisione sulla carena con il gradino. Soluzione che nel pomeriggio ha provato anche Bagnaia, prima di tornare però a quella standard, con la quale ha ottenuto il miglior crono odierno.

La buona notizia per la Ducati è che le GP22 si sono dimostrate delle moto ancora estremamente competitive, come certificato dal secondo tempo di Luca Marini, staccato di 234 millesimi, ma anche dal quarto di Alex Marquez, che ci ha messo davvero poco tempo a prendere le misure alla Desmosedici per essere molto veloce. Settimo poi c’è Marco Bezzecchi con la seconda moto della Mooney VR46, mentre purtroppo si è chiusa negativamente la giornata di Fabio Di Giannantonio: il portacolori del Gresini Racing è caduto due volte ed è stato portato in ospedale per dei controlli di routine.

Come detto, però, sono state tutte le moto italiane a brillare oggi, quindi non si può non soffermarsi sull’Aprilia. Maverick Vinales ha portato in terza posizione, in 1’39″025″, una RS-GP sulla quale sono comparse alcune soluzioni sfiziose: su tutte le ali montate sulla cover della forcella anteriore, che ha attirato l’attenzione della concorrenza. Nel pomeriggio poi Aleix Espargaro ha portato al debutto anche due profili montati sul forcellone posteriore, oltre ad aver rimontato l’alettoncino sul codone. Il pilota di Granollers, tuttavia, si è dovuto accontentare del 12° posto a 877 millesimi, rimanendo anche vittima di una caduta alla curva 1.

Anche per la Casa di Noale però vale lo stesso discorso della Ducati, perché anche le RS-GP 2022 hanno dimostrato di avere tutte le carte in regola per togliersi delle belle soddisfazioni, con i due portacolori della RNF Racing, Raul Fernandez e Miguel Oliveira che si sono issati in quinta ed in sesta posizione, staccati entrambi di sei decimi, nonostante lo spagnolo sia anche caduto alla curva 15.

Non ci vuole molto per capire quindi che solamente una moto giapponese è riuscita ad infilarsi nella top 10 ed è la Yamaha del vice-campione del mondo Fabio Quartararo, autore dell’ottavo tempo a 843. Un gap pesante su una pista che in passato è sempre stata amica della M1. Oggi sono state portate al debutto anche delle nuove ali e, anche se le velocità di punta non sembrano troppo distanti da quelle dei migliori, il tempo sul giro continua a latitare. Problema addirittura più evidente per Franco Morbidelli, che si ritrova 21° a 1″6.

E’ ancora più complicata la situazione in casa Honda, perché la migliore delle RC213V è in 11° posizione e a sorpresa è quella griffata LCR affidata ad Alex Rins. Il nuovo arrivato dalla Suzuki è l’unico ad essere rimasto sotto al secondo di ritardo, mentre le due moto con i colori Repsol sono più attardate: Joan Mir è 14° e Marc Marquez addirittura 19° a quasi 1″4. Inoltre entrambi sono finiti ruote all’aria alla curva 14. Insomma, per il momento non si vedono i progressi che invocava l’otto volte iridato.

Sembrano andare addirittura peggio le cose alla KTM: per trovare Brad Binder bisogna scorrere la classifica fino al 15° posto, giusto davanti al compagno di squadra Jack Miller. Entrambi hanno portato avanti delle prove comparative a livello di aerodinamica, ma il distacco di oltre 1″1 non è rassicurante. In coda al gruppo poi le due GasGas, intervallate solo dalla Honda LCR di Takaaki Nakagami, con Pol Espargaro caduto alla curva 5 in 22° posizione ed il rookie Augusto Fernandez in 24°.

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