L’inizio della MotoGP 2023 è stato scintillante. L’avvento della Sprint del sabato ha regalato spettacolo, ma anche polemiche per l’aggressività messa in pista dai protagonisti. E’ stato notevolissimo però anche l’incremento delle prestazioni, con il record del tracciato di Portimao che è stato battuto di oltre 1″5 e quello della distanza di gara di ben 14″.
Anche se le moto sembrano essere molto più veloci rispetto a 12 mesi fa, gli pneumatici Michelin si sono comportati molto bene in Algarve, consentendo ai piloti di spingere dall’inizio alla fine durante la Sprint, ma garantendo un’ottima gestione anche nella gara lunga domenicale. L’obiettivo per Piero Tamarasso, responsabile dell’azienda francese nella classe regina, è chiaramente quello di provare a confermarsi anche in Argentina, dove questo fine settimana andrà in scena il secondo round della stagione.
“In Argentina la situazione sarà diversa, perché là non abbiamo fatto test ed è un circuito veramente particolare. E’ sempre molto sporco, perché lo utilizzano molto poco e non sappiamo in che condizioni troveremo l’asfalto venerdì. Inoltre, il fondo è molto abrasivo e genera alte temperature sugli pneumatici. Poi con il nuovo format ci sarà poco tempo per mettere a posto le moto e fare le scelte giuste”, ha detto Taramasso.
“Quindi ci aspetta un weekend molto più impegnativo rispetto a quello di Portimao, perché ci sarà anche qualche grado in più dal punto di vista climatico. Speriamo però sia più semplice dell’anno scorso, quando il GP era stato concentrato solo su due giorni per il ritardo dell’arrivo del materiale dei team da Mandalika. Nonostante questo, le gomme si erano comportate bene, perché Aleix Espargaro era arrivato davvero vicino al record della pista in qualifica. Se le moto si confermeranno veloci come in Portogallo, speriamo di batterlo quest’anno”, ha aggiunto.
Al posteriore da quest’anno ci sono solamente due soluzioni: quali avete scelto per Termas de Rio Hondo?
Per quanto riguarda l’anteriore invece?
“Abbiamo confermato la dura e la soft che abbiamo utilizzato l’anno scorso, mentre abbiamo deciso di modificare la media. Si tratta di una nuova mescola che abbiamo provato durante i test, sia a Sepang che a Portimao, che si va sostanzialmente a posizionare a cavallo tra la dura e la media standard come caratteristiche. Sarà quindi la prima volta che la proporremo in un weekend di gara”.
Piero Taramasso, Michelin
Photo by: Gold and Goose / Motorsport Images
Pensi che sabato nella Sprint vedremo tutti con la gomma media al posteriore o qualcuno potrebbe anche provare a farla con la dura?
Facendo un passo indietro allo scorso fine settimana, direi che le cose sono andate piuttosto bene in Portogallo…
“Quello di Portimao è stato un buon weekend, che è stato sicuramente facilitato dai due giorni di test che avevamo fatto 15 giorni fa. Le moto erano già abbastanza a posto, anche perché le gomme erano nelle stesse specifiche che avevamo portato ai test, quindi avevamo già abbastanza dati ed è filato tutto liscio”.
Però sembra quasi che stia per arrivare un ma…
“Con il nuovo format bisogna lavorare in modo diverso rispetto a prima, più velocemente. C’è un po’ più di stress il sabato, ma anche il venerdì, perché bisogna fare dei tempi sia nel primo che nel secondo turno di prove. La novità più grossa è la Sprint del sabato, che è stata piuttosto movimentata e spettacolare. E devo dire che è importantissima anche dal punto di vista dei dati”.
Approfondiamo questo concetto…
Sabato comunque si è visto chiaramente che la gomma soft può durare tranquillamente per tutta la Sprint. O almeno è stato così sulla pista di Portimao…
“La cosa bella è che hanno spinto tutti quanti dall’inizio alla fine. Qualcuno ha accusato un piccolo calo, ma se guardiamo i tempi sono veramente molto costanti. E questo non vale solo per la Sprint, ma anche per la gara della domenica. Anzi, la gara lunga è stata 14 secondi più veloce rispetto al record precedente”.
Anche in qualifica il record della pista è stato battuto di oltre 1″5. Vi aspettavate un incremento delle prestazioni così grande?
“E’ tantissimo. In passato non avevamo mai avuto degli incrementi così importanti e ammetto che non ce l’aspettavamo. Anche perché sia sabato pomeriggio che domenica c’era vento e questo dava abbastanza fastidio ai piloti, eppure sono stati velocissimi. Ma non ci aspettavamo neanche di vedere in pista in qualifica e nella Sprint tutte e tre le specifiche che avevamo portato all’anteriore. Di solito è più facile che accada con le posteriori che con le anteriori, ma è una buona indicazione, perché vuol dire che le nostre gomme riescono ad assecondare tutti gli stili di guida e tutti i tipi di moto”.
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Piero Taramasso, Davide Tardozzi, Team manager Ducati Team