Quello che era iniziato come un fine settimana meno disastroso del solito, si è trasformato in un incubo per Fabio Quartararo. La Sprint del Red Bull Ring è iniziata con una carambola e finita con una penalità, in 14 giri il pilota Yamaha è stato grande protagonista ma non per il risultato in pista. Coinvolto nell’incidente della partenza, è finito nelle retrovie ed è stato costretto a recuperare posizioni. Nella furiosa rimonta è incappato in un contatto con Lorenzo Savadori, che è poi finito a terra e questo ha portato la Direzione Gara a comminare un Long Lap Penalty a Quartararo, poi 15° al traguardo.
Il francese racconta la carambola dal suo punto di vista, spiegando poi quali sono state le difficoltà nel rientrare in gara e cercare di recuperare: “Penso che si sia visto molto bene. Ma in queste situazioni bisogna fare il meglio per recuperare. Solo che è un incubo superare Bastianini, frena tardissimo, la Ducati è un’accelerazione incredibile. Ero molto lento dietro di lui e quando ho avuto un po’ di spazio per fare il mio passo ero quasi un secondo più veloce. È stato un’esperienza per il futuro per vedere dove dobbiamo migliorare”.
Quartararo si mostra decisamente calmo, ma deciso nelle sue affermazioni. A mente fredda, El Diablo ritiene che la penalità che ha dovuto scontare per il contatto con Savadori non fosse giusta: “Prima di guardare le immagini, ho sentito di aver meritato la penalità. Ma guardando le immagini penso di non meritarla. Solo che non è il mio lavoro, io sono chiamato a guidare al mio massimo. Quando fatichi così per sorpassare, devi trovare un modo e quello è l’unico. Ovviamente era al limite, ma lo ero dal primo all’ultimo giro. È qualcosa che può succedere, almeno però siamo riusciti a mantenere un buon passo”.
Tuttavia, non si pone obiettivi per la gara di domani, anche se fa una previsione di quella che poteva essere la sua posizione realistica nella Sprint: “Ad essere sincero, sentivo di avere il passo per essere tra la quinta e la settima posizione, perché ci sono alcuni piloti che sono molto più veloci, come Pecco Bagnaia, Brad Binder, Maverick Vinales, e alcuni altri come Marco Bezzecchi. Ma poi sento che il mio passo è uno dei più forti di questi quattro, quindi è per questo che dico che tra P5 e P7 è un obiettivo realistico per domani, ma non voglio focalizzarmi sulle posizioni. In termini di passo, credo che fosse la nostra posizione”.
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