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MotoGP. Mugello: ecco come sono calati i tempi sul giro negli anni

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MotoGP. Mugello: ecco come sono calati i tempi sul giro negli anni

Applausi al progettista, italiano

Partiamo da chi ha disegnato la pista di 5.245 metri. Si tratta dell’ing. Gianfranco Agnoletto che ha saputo pennellare, sulle pendenze naturali, un tracciato di 15 curve che pare un’opera d’arte. L’Automobile Club di Firenze fu il committente, l’area 170 ettari nei comuni di Scarperia e San Piero. Purtroppo, per trovare adeguati spazi di fuga si dovette attendere anni…

Come altrove, si voleva dare una seguito alle tradizionali competizioni automobilistiche su strada che si correvano anche qui, in Toscana a nord di Firenze, finché non diventarono troppo pericolose. L‘autodromo del Mugello è nato nel 1972, fu inaugurato il 23 giugno 1974 con una gara di monoposto della Formula 5000. Dal 1988 è di proprietà della Ferrari e dal 2020 ci corre anche la F1.

Prima c’era il Circuito Stradale

Nel giugno 1914 la prima edizione del Circuito stradale del Mugello, gara di “regolarità” organizzata dall’ACI Firenze e con 36 vetture alla partenza: strade sterrate, 67.5 km da percorrere in 1 ora e 30’ alla media di 45 orari. Il pubblico fu deluso: i concorrenti arrivarono in anticipo al traguardo dove attesero l’orario esatto…

Finita la guerra mondiale, si riprese dal ‘20 al ‘29. Quindi l’edizione isolata del ‘55 su percorso accorciato, voluta da Pasquale Borracci e Amos Pampaloni dopo due gare motociclistiche svolte nel ‘53 e nel ‘54. Si ricominciò nel 1964 e si andò avanti fino al 1970. Arturo Merzario, su Abarth, vinse le due ultime edizioni. Oggi la gara stradale è rinata come rievocazione storica.

Il primo GP motociclistico nel ‘76

Mugello ospitò il primo GP motociclistico, allora GP delle Nazioni, in una giornata tragica: quella del 16 maggio ‘76, con le morti di Otello Buscherini nella gara delle 250 e di Paolo Tordi nella 350. La 500 si disputò ugualmente: in pole Ago, campione in carica, col tempo di 2.08.08 (media 147.423). Il giro veloce, 2.07.60, fu registrato da due piloti: Barry Sheene e Phil Read, che fecero la gara insieme e chiusero nell’ordine in volata. Ago dovette ritirarsi mentre battagliava con loro. In 125 Bianchi vinse davanti a Pileri (due Morbidelli), in 250 dominò Villa (HD) su un nugolo di Yamaha.Il

Già nel 1975 la prima gara internazionale

La prima gara internazionale motociclistica si era disputata al Mugello l’anno prima, nel luglio 1975: la 1000 Km valida per il campionato Endurance, che allora non era ancora mondiale ma europeo. Vinse la Ducati di Ferrari-Grau e il giro più veloce, ricordo a memoria, fu sui 2.15 “alto”. Completarono il podio tutto italiano Sciaresa-Romeri su Guzzi e Brettoni-Cereghini su Laverda. Purtroppo ci fu la prima vittima, Mario Fiorentino su Guzzi.

I record sul giro crollano

Dopo il 1976, due anni più tardi fu Kenny Roberts a vincere al Mugello, su Hennen e Lucchinelli. Il californiano della Yamaha stabilì la pole del 1978 in 2.05.6. E il giro veloce fu 2.04.80. In soli due anni, i tempi crollarono: ben tre secondi in meno! Il contributo maggiore fu quello dei pneumatici, le GoodYear di Roberts rappresentavano un netto salto in avanti e un nuovo riferimento per la 500.

Negli anni successivi il progresso fu ancora rapido: nel 1982 Spencer (Honda) prese la pole con 2.02.8, cioè due secondi meno di quattro anni prima. E nell’85 lo stesso Spencer fu il primo in qualifica con 2.01.49.

Nel ‘91 le 500 volano

Dall’86 al ‘90 il GP al Mugello saltò, si andò altrove. Nel 1991 (GP di San Marino, prima volta qui con partenza motore acceso introdotta nell’87) vinse Rainey; la pole di Schwantz (Suzuki) schizzò a 1.54.276, il suo giro più veloce in 54.461! Si andò sotto di sette secondi in sei anni!

Cadalora mi fa notare che alla fine degli anni Ottanta le 500 erano progredite moltissimo e in fretta: tutte V4, tutte potentissime, utilizzabili e leggere. E le ciclistiche, e le gomme: fu un grandissimo step.

Il primo pilota italiano (dopo Ago ‘76) a partire dalla pole al Mugello in top class fu proprio Cadalora nel ‘94 con 1.53.70; in gara fu battuto da Doohan ma stabilì il giro veloce in 1.54.34. Il primo italiano a vincere al Mugello nella massima cilindrata fu invece Capirossi su Honda nel 2000, con il giro più veloce in 1.53.885. Il primo binomio tutto italiano: Dovizioso e la Ducati Desmosedici nel 2017.

Il primo pilota a scendere sotto il muro dell’1.50 al Mugello fu Gibernau: 1.49.553 nel 2004, gara vinta in volata da Valentino su Sete. Oggi è Fabio Quartararo (Yamaha) il recordman sul giro al Mugello: 1.45.187 con la pole del 2021! Il giro veloce in gara è di Pecco Bagnaia in 1.46.588 (2022).

Top speed sul rettilineo del Mugello

Quanto è cambiata la velocità massima in top class al Mugello? Il rettilineo di 1.141 metri, che si imposta lanciati a fionda dalla veloce curva Bucine in discesa, è (davanti al Qatar) il più rapido del mondiale.

Jorge Martin (su Ducati Pramac) ha raggiunto nel 2022 i 363,60 orari: questo record assoluto della MotoGP è superiore di almeno 90 kmh alla top speed della 500 nel 1976. Che Ago (autore della pole) valuta vicina ai 270-275 all’ora.

Esistono misurazioni certificate soltanto dal 2000 in avanti. Incrociando le informazioni, si può valutare che le migliori 500 abbiano toccato i 300 all’ora al Mugello intorno al 1987-89. E superato i 310 kmh una decina di anni dopo. Di sicuro, c’è il valore preso a Mc Coy (Yamaha) nel 2000: una (una sola) punta massima in gara di 317.8 kmh.

Con la classe MotoGP le punte velocistiche (sempre in gara) si impennano: la Ducati di Checa, nel 2005, vola a 337,1 orari. Un’altra Yamaha, quella di Rossi, è la prima a superare il muro dei 340: 342,3 kmh nel 2009.

Nel 2015 Iannone segna con la Ducati 350,6 kmh, nel 2021 Binder con la KTM supera i 360 per la prima volta (in prova): 362.4 orari. Poi il record di Martin nel 2022.

Quasi inutile precisare che il Mugello è stata una delle piste preferite di Valentino, che ha vinto in MotoGP ininterrottamente dal 2002 a 2008, dopo aver conquistato la 250 nel ‘99 e la 125 nel ‘97.

Infine, le derivate di serie del mondiale SBK hanno corso poco al Mugello, nei primi anni Novanta. Carlo Baldi mi segnala che dal crono di Polen del ’91, 1.58.230 con la Ducati, si scese fino al 1.56.069 della pole di Fogarty nel ‘94 (sempre Ducati). Il CIV SBK ha visto Pirro (Ducati) scendere fino a 1.50.122 nel 2023.

In collaborazione con Moto.it

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