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MotoGP | Marquez categorico: "Per il 2024 ho un contratto con Honda"

La prima parte della stagione 2024 è stato un incubo per Marc Marquez, che è arrivato a Silverstone con l’intenzione di voltare pagina. Tra cadute ed infortuni, il pilota della Honda non è ancora riuscito a terminare neppure una gara domenicale ed alla ripresa delle ostilità ha messo in cascina la miseria di 15 punti.

La pausa estiva, dunque, è stata fondamentale non solo per curare le ferite del fisico, ma anche quelle del morale, facendogli capire anche che l’unica cosa da fare per risollevarsi da quello che lui stesso ha definito il momento peggiore della sua carriera è cambiare l’approccio con cui arriva in pista: vincere nell’immediato non è possibile, quindi bisogna fare in modo che possa diventare un qualcosa di concreto nel 2024, aumentando il potenziale della RC213V. Perché anche sulle voci di mercato è stato categorico: il prossimo anno sarà ancora a tinte Repsol per lui.

Nella conferenza che ha aperto il weekend del Gran Premio di Gran Bretagna, l’otto volte iridato è partito dalla sua condizione fisica: “Ad Assen, subito dopo la Sprint, ho deciso di fermarmi ed anche i dottori mi hanno detto che era la scelta migliore, anche perché il problema alla costola non era soltanto un’incrinatura, ma era una frattura vera e propria e si muoveva parecchio. Ho potuto rimettermi in sesto durante la pausa estiva, anche se è vero che la caviglia destra e la gamba destra non vanno ancora come vorrei, però ci sarà tempo per ritrovare il ritmo. Vediamo se riusciremo a partire nel modo giusto, con un approccio diverso, ma in modo positivo in questa seconda parte della stagione”.

Poi è passato appunto all’approccio che vuole utilizzare in questa seconda parte di campionato: “Durante la pausa estiva ho potuto pensare parecchio e la mia conclusione è che nella prima parte della stagione il nostro approccio non è stato quello corretto, perché cercavamo di vincere delle gare e di lottare per il titolo, ma non siamo pronti. Dobbiamo lavorare insieme per esserlo in futuro, quindi dovrò affrontare la seconda parte della stagione in maniera diversa, cercando di essere più realista riguardo a quelle che sono le nostre prestazioni attuali. Ma anche lavorando insieme per migliorare il progetto, che significa pilota, team e moto: dobbiamo lavorare tutti insieme per costruire un futuro migliore”.

Marc Marquez, Repsol Honda Team

Photo by: Gold and Goose / Motorsport Images

Per uno che è sempre stato abituato a vincere, non deve essere semplice fare questo click, anche se un momento molto positivo nella vita privata lo sta aiutando in questo senso: “Ho già detto ad Assen che sono nel momento più difficile della mia carriera. C’è stato l’infortunio, che è stata una situazione molto difficile a livello fisico, ma ora lo è a livello mentale. E’ un momento difficile nella mia vita professionale, ma sono in uno dei miei momenti migliori in quella personale, con delle bellissime persone vicino a me ed una bella atmosfera quando mi alleno. Mi sono anche innamorato e sono tutte cose che aiutano e compensano un po’. Prendo le motivazioni dalle persone che mi stanno vicino ed anche dal team, che mi è stato vicino per tutti questi anni”.

Ancora una volta poi, ha provato a spazzare via i rumors che lo vorrebbero in uscita dalla Honda a fine stagione, con un anno d’anticipo rispetto alla scadenza del suo contratto: “Per l’anno prossimo ho un contratto con la Honda Repsol, l’obiettivo è di continuare a migliorare nella seconda parte della stagione, specialmente di provare la moto nuova nei test di Misano e tutte queste cose. La MotoGP però è in costante evoluzione, quindi se vogliamo essere competitivi nel 2024 dobbiamo iniziare a lavorarci nel 2023. Dobbiamo trovare la soluzione per lottare per il titolo nel 2024, questo è il nostro unico obiettivo”.

Anzi, al suo marchio ha riservato una piccola carezza, pur spiegando che questo fine settimana non ci saranno novità troppo rilevanti sulla sua RC213V: “La Honda sta lavorando sodo. Ha fatto dei test con Bradl a Misano e a Jerez ed hanno provato alcune cose. Però al momento in Giappone è stato deciso che partirò con la moto di Assen, ci sarà solo un piccolo aggiornamento a livello di elettronica. So che c’è un nuovo pacchetto aerodinamico in arrivo, ma per il momento non è ancora stato omologato, quindi abbiamo ancora parecchio lavoro da fare. Ma sono qui insieme al team per cercare di migliorare in ottica futura”.

Infine, gli è stato chiesto cosa deve fare la Honda per provare a contrastare i costruttori europei e riprendersi il predominio che aveva un tempo: “E’ difficile dirlo, perché sembra che i costruttori europei siano un po’ più aggressivi. E’ vero che la pandemia non ha aiutato molto, perché ad esempio nel caso della Honda i tecnici sono stati costretti a vivere ad Andorra per un lungo periodo. E non è la stessa cosa essere in fabbrica o lavorare da remoto. A parte questo, la Honda è sempre stata il miglior costruttore, quindi c’è il potenziale per ribaltare la situazione”.

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