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MotoGP | Marini: "Non sarò così veloce anche domani"

La Sprint Race si è ormai dimostrata un grande spettacolo e anche a Termas de Rio Hondo ha visto i piloti autori di battaglie senza sconti, che hanno premiato Brad Binder. Il sudafricano ha conquistato la gara corta in Argentina, precedendo però due italiani infuocati e grandi protagonisti. Marco Bezzecchi ha sfiorato la vittoria, chiudendo davanti al compagno di squadra Luca Marini, terzo al traguardo.

Proprio il pilota di Tavullia è salito sul podio per la prima volta nel 2023, riscattandosi dopo il deludente weekend di Portimao, in cui aveva raccolto solo la ghiaia. Scattato dalla settima casella, si è messo subito nelle posizioni di testa, lottando per la top 3 e diventando grande protagonista per tutti i 12 giri di gara. La lotta è stata senza sconti anche con il connazionale Franco Morbidelli, rinvigorito a Termas de Rio Hondo e di nuovo tra i posti di vertice.

È soddisfatto del suo sabato Luca Marini, che tesse le lodi del suo avversario ma compagno di allenamenti al Ranch: “È stata una bella gara, è stato bello combattere con Franco un’altra volta e ritrovarlo lì davanti. Era molto veloce oggi, anche con Bez e Pecco è stata una bella battaglia”. Il portacolori Mooney VR46 è rimasto sbigottito dalla potenza della Yamaha.

I passi avanti fatti con la M1 hanno stupito Marini, che nella Sprint Race ha trovato difficoltà a superare Morbidelli: “Ah oggi la Yamaha volava! Era impossibile superare Franco, sono riuscito a farlo solamente quando gli è calata la gomma dietro. Ad ogni giro volevo andare un po’ più forte e spingere un po’ di più perché ne avevo, soprattutto quando nei primi 6 o 7 giri avevo ancora la gomma dietro. Ma nel dritto Franco oggi andava fortissimo, anche se uscivo un po’ meglio mi avvicinavo in quarta e quinta marcia, ma quando mettevamo la sesta, andava veramente forte. Quindi sembra che Yamaha abbia risolto i suoi problemi”.

Brad Binder, Red Bull KTM Factory Racing

Photo by: Gold and Goose / Motorsport Images

Marini però preferisce guardare a sé e al risultato ottenuto nella giornata odierna: “Sono contento soprattutto della partenza che ho fatto, perché sapevo che partendo 7°, la partenza e le prime due curve sarebbero state fondamentali. Per fortuna mi è riuscita molto bene, poi nella MotoGP di adesso, se sei nei primi tre fai un tipo di gara, dal quarto in giù è tutto molto più difficile. Quindi questo tipo di risultati si può ottenere solo lavorando bene, stando sempre lì davanti. Dobbiamo cercare di continuare così, sono anche contento di aver fatto questo tipo di risultato dopo un weekend difficile come è stato quello di Portimao”.

Nonostante l’ottimo risultato della gara breve, Marini è realista e non crede di avere il ritmo sufficiente per ripetersi domani, ma non si può mai dire. Secondo il pesarese infatti, la Sprint Race è un’ottima occasione per raccogliere dati e migliorare in vista della domenica: “Secondo me la Sprint Race va vista con l’ottica dello studio per la gara lunga della domenica. Bisogna sempre cercare di raccogliere i dati di questi 12 giri per poi riuscire a migliorare qualcosa per la gara di domani, perché sinceramente adesso non mi sento veloce abbastanza per poter lottare per queste posizioni domani. Credo che l’Aprilia, Bezzecchi e Pecco siano un passo più avanti. Però dopo i dati e le sensazioni avute oggi in gara, sicuramente proveremo a cambiare qualcosa, sia di elettronica che di setting, se abbiamo un warm-up con una temperatura decente. Però adesso con il format che abbiamo, dove non c’è più tempo per fare niente, anche la Sprint Race diventa un banco di prova interessante”.

“Spero mi dia tanto morale, vedremo fra qualche ora e come mi sveglio domani. Per adesso sono solo contento e non vedo l’ora di andare a festeggiare con la mia squadra. Anche loro si sono impegnati tanto e questo podio è anche il loro!”, conclude Marini.

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