La prima gara della stagione incombe e ormai quasi tutte le squadre della griglia della MotoGP hanno svelato i loro colori 2023. Questa mattina è stata la volta della Honda LCR, che ha presentato le sue RC213V con due video differenti, visto che i due lati del box avranno main sponsor e colorazioni differenti.
Ad aprire le danze è stato il nuovo arrivato Alex Rins, che ha mostrato la livrea griffata Castrol e Givi al termine di un video molto divertente, nel quale sognava di essere lui a dover assemblare la sua MotoGP.
Il manager italiano si è infatti accaparrato un pilota di grande esperienza, che ha già dimostrato di poter vincere in MotoGP con i suoi 5 successi, due dei quali sono arrivati proprio nella parte conclusiva del 2022. Ma anche per la Honda si tratta di un colpo importante, perché Rins disporrà di una RC213V in versione 2023 e in questo modo potrà essere prezioso affiancando i due piloti ufficiali Marc Marquez e Joan Mir nello sviluppo.
I primi test non sono stati semplici, ma questo è valso un po’ per tutti i piloti della Honda, alle prese con una moto non ancora in grado di battagliare alla pari con la Ducati e comunque parsa indietro rispetto alla concorrenza. Con Rins però il team LCR ritrova sicuramente un pilota che gli può permettere di ambire a provare a ritrovare quei successi che era stato in grado di cogliere con Cal Crutchlow a cavallo tra il 2016 ed il 2018.
Moto di Takaaki Nakagami, LCR Honda
Photo by: Team LCR
Nell’altro lato del box, quello griffato Idemitsu, ci sarà ancora Takaaki Nakagami, che si appresta ad affrontare la sua sesta stagione nella squadra satellite della Casa giapponese, anche se in un certo senso potremmo quasi parlarne come di un miracolato.
Taka però deve ringraziare i tentennamenti di Ai Ogura, che ha rinunciato alla chance di fare il salto verso la classe regina, preferendo concedersi un altro anno in Moto2. In questo modo, ha concesso al connazionale un’altra occasione per andare a caccia di quel podio che ha solamente sfiorato in un paio di occasioni in carriera e magari concedere il bis alla pole position conquistata ad Aragon nel 2020.