Enea Bastianini sta ancora andando alla ricerca di se stesso in sella alla Ducati Desmosedici GP 2023. In questo fine settimana si terrà il Gran Premio d’Austria sul tracciato del Red Bull Ring.
La pista di proprietà dell’azienda che produce bibite energetiche è spesso stata teatro di superbe prestazioni della Ducati nel recente passato. Bastianini, che sta cercando il giusto assetto di base per poter sfruttare il suo potenziale e quello della moto, spera di poter trovare una soluzione ai suoi interrogativi per prendere la strada giusta, quella che potrebbe consentirgli di entrare a far parte del novero di piloti che lotta per il podio e, perché no, anche per le vittorie.
“Penso che il Red Bull Ring possa in parte aiutarmi a capire certe cose. L’anno scorso ero andato bene, ma ero andato bene anche a Silverstone. In gara, a parte il contatto alla prima curva, ero andato forte. Quest’anno, invece, è successo l’opposto. Sono partito bene, ma non riuscivo a tenere il ritmo, non riuscivo a essere preciso e fare le stesse traiettorie. E’ stata una situazione complicata ma non serve innervosirsi. Questa per me è una pista amica, perché sono sempre andato forte. Non ho mai fatto alcun risultato perché alla domenica per diversi motivi non ho mai concretizzato, ma di solito mi trovo bene”.
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Bastianini non si prefigge obiettivi per il fine settimana a livello di risultati, ma è chiaro che voglia cercare di capire quale sia il problema che non gli permette di sfruttare le potenzialità della GP23 ed essere alla pari con tutti gli altri piloti che guidano una Ducati.
“Ogni volta che arrivo in pista non ho l’obiettivo di fare decimo, ma di cogliere il podio e fare bene. Ma non so se ci riuscirò. Vedrò domani come sono messo e poi trarremo delle conclusioni. Comunque avrò una situazione più chiara. Dovremo cercare di risolvere i problemi che abbiamo e poi vedremo”.
Per un pilota che è alla ricerca della strada giusta da seguire per ciò che riguarda l’assetto, la presenza della Gara Sprint del sabato potrebbe essere un ostacolo più che un aiuto. Il romagnolo non la pensa così. Anzi, ha ammesso di aver utilizzato quella di Silverstone per raccogliere dati e avere più informazioni possibili per cercare di risolvere i suoi problemi.
“La gara Sprint, per me, a oggi è un aiuto, non un problema. Mi fornisce dati. A Silverstone, è brutto da dire, ma ho lavorato soprattutto per raccogliere dati più che per essere super veloce. A volte devi sacrificare la prestazione per il lavoro. Qui invece spero proprio di trovare una soluzione rapidamente e poi vedere”.
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