Un sesto posto può rappresentare un passo avanti anche nella maturazione di un campione del mondo. Pecco Bagnaia non è ancora riuscito a trovare la messa a punto ottimale per la sua Ducati sulla pista di Termas de Rio Hondo e nella Sprint di oggi ha saputo accontentarsi.
Ha battagliato, ci ha provato, ma quando ha capito che non era giornata ha badato a portare a casa punti preziosi, riuscendo anche ad allungare di una lunghezza il suo margine sul diretto inseguitore Maverick Vinales. Un’ulteriore conferma della continua maturazione del pilota piemontese.
“In ogni caso abbiamo finito sesti, che è un buon risultato. C’è stato qualche problemino in partenza con chi tagliava la strada, chi ti veniva addosso, ma questa è la Sprint. Il passo era buono, mi è mancato solo quello spunto per riuscire a stare davanti, ma sappiamo già su cosa lavorare. Poi domani la gara bisognerà gestirla e sarà un’altra cosa”, ha aggiunto.
Quando gli è stato domandato quale fosse il principale problema che lo ha rallentato oggi, ha spiegato: “Non eravamo a postissimo con l’anteriore. Avevamo paura della temperatura bassa e siamo entrati in gara con le cover, solo che così alla fine siamo andati da 75 a 100 gradi e sicuramente non è il massimo per la gomma. Però sono cose che possono succedere”.
Francesco Bagnaia, Ducati Team
Photo by: Gold and Goose / Motorsport Images
Sul tema del setting, il ducatista si è detto concorde del fatto che la presenza dell’infortunato Enea Bastianini sarebbe stata preziosa, visto che alla fine questa è solo la seconda gara della GP23. Non a caso, oggi le GP22 se la sono cavata meglio.
Infine ha parlato del duello durato praticamente tutti i 12 giri con Alex Marquez, che gli ha soffiato la quinta posizione proprio in extremis. Secondo lui però non c’è stato nulla che sia andato oltre le righe, anche se forse con un po’ più di accortezza avrebbero potuto perdere meno terreno su chi li precedeva.
“Non si tratta di dar fastidio, alla fine la Sprint è questa. L’importante era non commettere errori stupidi e non scivolare. Alex Marquez sicuramente è stato molto aggressivo, ma deve essere così secondo me. Ci siamo un po’ limitati forse, perché la possibilità di fare un podio c’era lo stesso, nonostante questo feeling non al 100%, ma ci siamo sorpassati troppe volte ed abbiamo perso un po’ di tempo. Anche lui aveva la possibilità di fare podio, però ci sta”, ha concluso.
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