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MotoGP | Bagnaia duro: “Noi piloti alziamo la voce sulla sicurezza”

Aveva dominato i test invernali e sembrava scontato che potesse replicare nel weekend, tuttavia Pecco Bagnaia ha iniziato più in sordina il primo venerdì della stagione. In sordina si fa per dire, perché il campione del mondo in carica arriva al Gran Premio del Portogallo da grande favorito sia per riconfermare il titolo sia per iniziare la sua difesa al numero 1.

Portimao è l’alba di una nuova stagione della MotoGP, che quest’anno vede il nuovo format tanto discusso lo scorso anno. Pronti, via, il venerdì è già finito e il pilota Ducati si presenta al sabato di qualifica (e di Sprint Race) in terza posizione al termine delle libere. Nonostante la posizione non sia quella che tutti si aspettavano, Pecco mostra tranquillità, data dalla fiducia nel proprio mezzo e anche da un passo gara impressionante.

Il campione in carica non ha perso la calma nemmeno quando la sua Desmosedici l’ha lasciato a piedi: “E’ stato un problema di benzina. Purtroppo siamo tutti rookie con questo nuovo programma. Quindi abbiamo commesso un errore per la benzina, ma va bene uguale. Alla fine non cambiava tanto avessi fatto il primo o il quinto tempo oggi, l’importante è essere tra i dieci”, ha spiegato Bagnaia.

Solo 147 millesimi separano infatti il campione in carica dalla vetta, occupata a sorpresa da Jack Miller. L’australiano è stato autore di un colpo di reni che lo ha portato in vetta, davanti all’Aprilia di Maverick Vinales e alla Ducati numero 1, anche se in termini di ritmo sembra che non ci siano troppi rivali per la Desmosedici: “Jack non me lo aspettavo davanti, ma ha fatto un grande passo in avanti rispetto ai test, sia nel time attack sia nel passo. Sono contento che ci sia lui davanti, perché secondo me se lo merita”.

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Francesco Bagnaia, Ducati Team

Photo by: Gold and Goose / Motorsport Images

Non sono di certo mancati i brividi durante questo venerdì di prove libere. La paura per il brutto incidente di Pol Espargaro (qui gli aggiornamenti) ha catturato l’attenzione, tuttavia un gran momento di spavento lo ha avuto anche Pecco, autore di un salvataggio in extremis che gli ha scongiurato una caduta: “Sono molto orgoglioso del salvataggio, non mi era mai riuscito e oggi poi farlo in quarta piena è stato bello. Sono contento, l’ho tenuta su bene, ho finito un po’ la tuta, ma questo è il meno. Quando ho fatto il salvataggio ho detto ‘mi fermo, cambio la gomma dietro e rientro subito’. Ti limita in certe situazioni, ma ero nono e avevo bisogno del tempo, non potevo pensare al fatto che mi avesse chiuso”.

Nuovo anno, coefficienti di difficoltà vecchi. Già, perché nella mattinata portoghese è caduta la pioggia che ha un po’ scombinato i piani. Inoltre Bagnaia, al termine del venerdì di Portimao, lamenta lo scarso grip, che però non ha impedito ai piloti di siglare tempi incredibili: “Diciamo che c’è tanto vento e il livello del grip non è alto considerando i tempi che stiamo facendo. Rispetto ai test il grip è pochissimo, ma stiamo andando molto forte sia di passo sia con il time attack, tra l’altro con una gomma che aveva già un giro. Perché l’avevo messa prima della bandiera rosa di Pol. Quindi sono molto contento di oggi”.

“C’è meno grip forse per la pioggia di stamattina o forse perché hanno girato molto Moto3 e Moto2, le temperature sembrano alte però è freddo. I tempi sono veloci perché facciamo paura! La pioggia? È andata bene che abbiamo fatto i test, perché sappiamo come va la moto e quindi è andata bene lo stesso. Però diciamo che in certe situazioni partire con un programma nuovo così non sapendo il tutto non è stato il massimo”, prosegue.

Portimao si sa, non è una delle piste più semplici del campionato, ma a quanto pare non è nemmeno tra le più sicure. Già nei test Fabio Di Giannantonio si era scagliato contro la ghiaia, definendola pericolosa perché ha causato la caduta  che lo ha costretto a saltare l’ultimo giorno di test. Nella giornata odierna Pol Espargaro è caduto finendo sugli air fence e rimediando un trauma polmonare. Una nuova polemica sorge così tra i piloti, che vogliono rivolgersi alla Safety Commission per discutere della scarsa sicurezza dell’Autodromo: “Non è stato il massimo che sia saltata la corrente. Inoltre sono molto arrabbiato per la sicurezza di questa pista, perché sono quattro anni che chiediamo le stesse cose, ma ancora non siamo arrivati a un punto”.

“Oggi però noi piloti possiamo alzare la voce perché una curva senza air fence è incredibile. Poi diciamo che Pol è arrivato così forte alle barriere perché qui la ghiaia è quasi un problema. La ghiaia è migliorata rispetto ai test ma non è abbastanza. Ci sono da considerare più cose per il futuro, si deve fare un cambio e vedremo cosa ci diranno e cosa fare di conseguenza”, conclude il campione in carica.

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