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MotoGP | Alex Marquez firma la sua prima pole sull'umido in Argentina

motogp | alex marquez firma la sua prima pole sull'umido in argentina

Alex Marquez, Gresini Racing

La pista che andava via via asciugando dopo la pioggia caduta durante la Q1 ha reso le qualifiche del Gran Premio d’Argentina di MotoGP incertissime fino alla bandiera a scacchi. E alla fine queste condizioni hanno premiato il coraggio di quei piloti che hanno scelto di azzardare le gomme slick nei minuti conclusivi.

Su tutti, Alex Marquez, che è andato a prendersi la prima pole position nella classe regina della carriera con un tempo di 1’43″881 firmato proprio sotto alla bandiera a scacchi. Per lo spagnolo del Gresini Racing sembra vero amore quello con la Ducati, ma oggi ha visto premiare il suo coraggio al termine di una qualifica che per certi versi era stata anche travagliata.

Alex infatti era stato costretto a passare dalla Q1, nella quale era già stato il più veloce, ma praticamente a tempo scaduto era incappato in una scivolata alla penultima curva, che aveva dato vita anche ad un principio d’incendio sulla sua Desmosedici GP e gli aveva imposto di utilizzare la sua seconda moto. Poco male a quanto pare, visto che ha sfoderato comunque una grande prestazione.

Peccato per Marco Bezzecchi, perché dopo il podio di Portimao il pilota della Mooney VR46 ha mancato per un soffio la sua seconda pole position in carriera. Sembrava già fatta per il riminese, che però si è dovuto inchinare per 172 millesimi a Marquez quando lo spagnolo è arrivato sul traguardo. Per lui comunque è l’ennesima conferma di un grande momento di forma.

Così come è arrivata la conferma della lucidità di Pecco Bagnaia, anche lui tra quelli che nel finale hanno capito che era arrivato il momento di passare sulle slick e quindi è andato a portare la sua Ducati in prima fila per entrambe le gare di questo fine settimana. Un’ottima posizione per proseguire il lavoro cominciato con la doppietta di Portimao, ma anche una grande gioia per la Ducati, che monopolizza così la prima fila.

La schiera di quelli che sono rimasti sulle rain si apre invece con Franco Morbidelli, che in questo fine settimana sembra aver improvvisamente ritrovato quella velocità che pareva aver smarrito nell’ultimo anno e mezzo. Il pilota della Yamaha ha beccato oltre 2″, ma si andrà comunque a schierare quarto. Davvero niente male se si considera che il suo compagno di squadra Fabio Quartararo ha continuato a faticare anche sul bagnato e dovrà scattare decimo.

Dopo il dominio di ieri, non si può non parlare di delusione per l’Aprilia: sull’asciutto le RS-GP sembravano letteralmente volare, ma sul bagnato hanno avuto qualche difficoltà in più, oltre al fatto che Maverick Vinales ed Aleix Espargaro hanno proseguito con le rain fino alla fine. Dunque, si andranno a schierare rispettivamente in quinta ed in nona posizione.

Tra di loro si è infilato poi un terzetto di Ducati del quale fanno parte Johann Zarco, Luca Marini e Jorge Martin, con il portacolori della Mooney VR46 che era stato l’altro pilota a montare le slick. Probabilmente però lo ha fatto troppo tardi, perché avrebbe avuto bisogno di un giro in più per allinearsi alle prestazioni dei primi tre. Il quadro della Q2 si completa poi con le due Honda di Takaaki Nakagami ed Alex Rins, staccatissime anche sull’umido.

Complici anche le numerose assenze, sono solamente sei i piloti che hanno salutato la concorrenza alla fine di una Q1 disputata sotto ad una vera e propria pioggerella. E’ stato beffato veramente per un soffio Raul Fernandez, che con la sua Aprilia della RNF Racing si è ritrovato fuori per appena 35 millesimi.

Il pilota spagnolo dividerà la quinta fila con Fabio Di Giannantonio, a sua volta escluso per meno di un decimo con la Ducati del Gresini Racing. Si prospettano due gare in salita anche per le KTM, perché Brad Binder e Jack Miller sono stati entrambi eliminati e scatteranno 15° e 16°. Stupisce vedere così indietro l’australiano, che nel 2018 firmò una pole position clamorosa su questa pista in condizioni miste.

E’ notte fonda per Joan Mir invece in sella alla Honda ufficiale. Il campione del mondo si ritrova infatti 19° ed ultimo ed ha incassato un gap di oltre un secondo dal miglior tempo della Q1. Il feeling con la RC213V non sembra proprio volerne sapere di sbocciare per ora e si ritrova alle spalle anche dell’unico rookie in griglia, lo spagnolo Augusto Fernandez della GasGas.

Classifica Q2

ClaPilotaMotoGiriTempoGapDistaccokm/h

  

1 Alex Marquez Ducati 7 1’43.881 162.324
2 Marco Bezzecchi Ducati 8 1’44.053 0.172 0.172 162.055
3 Francesco Bagnaia Ducati 8 1’44.739 0.858 0.686 160.994
4 Franco Morbidelli Yamaha 7 1’45.982 2.101 1.243 159.106
5 Maverick Viñales Aprilia 7 1’46.236 2.355 0.254 158.725
6 Johann Zarco Ducati 7 1’46.463 2.582 0.227 158.387
7 Luca Marini Ducati 8 1’46.588 2.707 0.125 158.201
8 Jorge Martin Ducati 8 1’46.635 2.754 0.047 158.131
9 Aleix Espargaro Aprilia 8 1’46.878 2.997 0.243 157.772
10 Fabio Quartararo Yamaha 7 1’47.122 3.241 0.244 157.413
11 Takaaki Nakagami Honda 7 1’48.209 4.328 1.087 155.831
12 Alex Rins Honda 7 1’48.694 4.813 0.485 155.136
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Classifica Q1

ClaPilotaMotoGiriTempoGapDistaccokm/h

   

 

 

 

 

 

 

 

1 Alex Marquez Ducati 8 1’47.317
2 Fabio Quartararo Yamaha 8 1’47.385 0.068 0.068
3 Raul Fernandez Aprilia 7 1’47.420 0.103 0.035
4 Fabio Di Giannantonio Ducati 8 1’47.456 0.139 0.036
5 Brad Binder KTM 7 1’47.511 0.194 0.055
6 Jack Miller KTM 7 1’47.671 0.354 0.160
7 Augusto Fernandez KTM 8 1’48.420 1.103 0.749
8 Joan Mir Honda 7 1’48.585 1.268 0.165
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