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MotoGP | Aldeguer: “Non so dove, ma avrò la miglior Ducati possibile”

Il team Pramac ha tempo fino al Gran Premio d’Italia, il prossimo 2 giugno, per comunicare la decisione di rinnovare il contratto con Ducati e continuare a essere il principale team satellite del costruttore bolognese per le stagioni 2025 e 2026. Si tratta di un accordo che la struttura di Paolo Campinoti potrebbe declinare se questo fosse il suo interesse. In sostanza, questo è il motivo che ha impedito alla Casa di Borgo Panigale di annunciare che il suo nuovo ingaggio, lo spagnolo Fermin Aldeguer, correrà l’anno prossimo in MotoGP con Pramac.

Quando lo scorso 19 gennaio Gigi Dall’Igna e il pilota di Murcia hanno firmato l’accordo con una stretta di mano a Bologna, l’intenzione era quella di far debuttare Aldeguer in quella che fino ad ora è considerata la seconda struttura di Ducati. Tuttavia, gli avvenimenti si sono susseguiti in maniera inaspettata da questo avvio di stagione e, quella che sembrava una continuità assicurata tra la Casa di Borgo Panigale e il team di Campinoti, lo sarà ma non in maniera così automatica. Infatti, la scuderia con sede a Casole d’Elsa (Siena), ha alcune richieste da discutere con il costruttore bolognese.

“È ovvio che abbiamo una clausola d’uscita ed è anche vero che ancora non è stato esercitato il rinnovo. Però siamo con Ducati da tanti anni, stiamo bene e siamo felici di questa associazione. Abbiamo parlato, ci siamo messi d’accordo e, quasi al cento per cento, continueremo insieme”, ha assicurato a Motorsport.com un membro della struttura satellite durante il Gran Premio del Portogallo.

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Fermin Aldeguer, Speed Up Racing

Foto de: Gold and Goose / Motorsport Images

Punto di frizione

Tuttavia, qualcosa è cambiato tra le due parti, almeno nella forma di comunicare gli ingaggi: a settembre del 2020, fu Ducati ad annunciare in una nota ufficiale l’arrivo di Jorge Martin e Johann Zarco come piloti Pramac. Nel settembre del 2023 fu sempre Ducati a ufficializzare l’annuncio di Franco Morbidelli in Pramac per quest’anno.

Nel caso di Aldeguer, Ducati ha annunciato l’ingaggio lo scorso 19 marzo, ma in nessuno momento è stato specificato nel comunicato con quale team avrebbe corso lo spagnolo. La differenza è che stavolta non c’è ancora un contratto firmato tra i due team, perciò Ducati non può annunciare i piloti di Pramac, che dall’anno scorso hanno ricevuto offerte da Yamaha e KTM per diventare fornitori del team.

Uno dei punti di frizione tra Ducati e Pramac è la possibilità che nel biennio 2025-2026 Ducati garantisca una sola moto aggiornata al team di Campinoti, tenendo la seconda per uno degli altri team associati, Gresini o VR46.

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Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

“La miglior Ducati possibile” per Aldeguer

Questa possibilità potrebbe condizionare il nuovo arrivato in Ducati. Questo perché, se nel 2025 Pramac avrà una sola moto aggiornata a differenza degli ultimi anni in cui ne aveva due, le opzioni che Aldeguer disponga di una moto ufficiale passano ad esser del 50%.

Tuttavia, lo stesso piloti ha chiarito che nel 2025 disporrà della “miglior Ducati possibile”. Due settimane fa era stato dato l’annuncio e, due giorni dopo, giovedì 21 marzo, Fermin ha partecipato alla conferenza stampa della vigilia del Gran Premio del Portogallo. Alla fine di questa, Motorsport.com ha potuto parlare con il pilota per capire il motivo per cui era stato dato l’annuncio.

motogp | aldeguer: “non so dove, ma avrò la miglior ducati possibile”

“Era previsto di annunciarlo più avanti”, ha ammesso Aldeguer. “Ma, sinceramente, penso che la cosa migliore era farlo il prima possibile per toglierci di dosso la pressione. Ducati vuole che io passi in MotoGP da campione Moto2, in questo modo sarà più facile per me stare tranquillo. Il boom mediatico è stato molto grande, mi sento orgoglioso di questo. Ma in questo modo ci siamo tolti il pensiero il prima possibile”, ha affermato un Fermin che non ha iniziato la stagione come sperava. “Non è la stessa cosa salire da campione del mondo o meno, ma ora la cosa importante è dare il meglio di sé stessi e fare esperienza”.

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