MotoGP 2023. “I due posti lasciati da Suzuki? Solo BMW e Kawasaki hanno il know-how giusto”
A chiarire quella situazione ci ha pensato Herve Poncharal, presidente dell’IRTA e team manager del team satellite Tech 3.
“Lo scenario ideale sarebbe 24 motociclette – ha detto a motorsport-total.com -. Sei produttori e ognuno che ha un team satellite. In linea di principio vuoi mantenere questo equilibrio e in uno scenario ideale puoi avere sei squadre ufficiali e sei squadre satellite”.
“I produttori che potrebbero entrare sono BMW e Kawasaki. Sono le uniche Case che hanno il know-how e la forza per arrivare in MotoGP. Triumph dice di non essere pronta e di essere soddisfatta della Moto2. Forse anche Suzuki vuole tornare, chissà”
Nessuno spazio per altri team satellite, dunque…
Poi Poncharal ha aggiunto…
“Siamo tutti contrari. Inoltre non puoi dare un posto per un anno. Creerebbe molti problemi. Qual è il valore di un team satellite? Non sono i nostri camion. Il valore del team è la licenza, il nostro punto di partenza. Costruire un team MotoGP non è facile. Nessuno lo farebbe per un anno. L’investimento sarebbe troppo grande. Ci vogliono almeno cinque anni”
Sul fatto che ci siano otto Ducati…
“Amo il libero mercato. Ogni team satellite può scegliere quello che vuole. Non puoi dettarlo tu. A Gresini è stata fatta un’offerta da Aprilia, ma loro volevano andare in Ducati. C’è chi dice che VR46 dovrebbe andare in Yamaha. Ma dovresti chiedere solo a Bezzecchi e Marini. Vuoi cambiare?”
In collaborazione con Moto.it