Auto

Montezemolo: “L’industria auto italiana non esiste più”

L'ex presidente di Ferrari, Fiat e Maserati preoccupato per il futuro del settore: "Decisione UE affrettate, Italia troppo debole"

Montezemolo: “L’industria auto italiana non esiste più”

Il dibattito su auto elettriche, biocarburanti e carburanti sintetici ha portato molti conoscitori del mondo dell’automotive ad esprimersi sul futuro del settore. Tra questi c’è anche Luca Cordero di Montezemolo, che nella sua lunga carriera professionale è stato presidente di Ferrari, Fiat e Maserati, solo per citare alcune delle aziende che ha guidato, e che nei giorni scorsi è stato intervistato su La7 nel programma di attualità “Piazzapulita”.

Rischio dipendenza dalla Cina

“Non sono mai stato un grande ammiratore delle auto elettriche, credo che l’Europa abbia preso delle decisioni un po’ troppo affrettate“, ha esordito Montezemolo parlando delle vetture a batteria. L’ex numero uno di Fiat ha sottolineato ancora una volta il rischio dell’UE di diventare tecnologicamente dipendente dalla Cina, alla luce del fatto che il 70% delle batterie per auto elettriche viene assemblato attualmente nel Paese asiatico.

Quanti dubbi sulle elettriche

Ma non è questo l’unico punto interrogativo sollevato da Montezemolo riguardo alle auto elettriche: “C’è il tema non risolto dello smaltimento delle batterie, che si aggiunge a quello delle dimensioni e del peso di queste ultime. Credo che oggi le auto elettriche, al di là del fatto che sono ancora molto care e che in Italia siamo ancora molto carenti di colonnine di ricarica, siano estremamente utili nei centri abitati, soprattutto da un punto di vista ecologico. Sul resto invece ho molti dubbi”.

Ferrari SF90 Versione Speciale, oltre 1.000 CV da scatenare in pista

L’industria auto italiana non esiste più

L’ex presidente si è concentrato infine sull’assenza ormai perenne di un’industria automobilistica italiana: “La Fiat non è più italiana: le decisioni vengono prese a Parigi, l’amministratore delegato è francese. L’Italia è diventato ormai un Paese di produzione, abbiamo una filiera straordinaria di componentistica e non solo, ma non ci sono più un centro di ricerca, un centro di progettazione delle vetture e un’industria elettronica, visto che anche la Magneti Marelli è stata venduta. Sono preoccupato, innanzitutto perchè gran parte degli stabilimenti automobilistici sono in cassa integrazione, che io considero una cosa terribile, ma anche perchè l’Italia al tavolo di Bruxelles è molto debole rispetto a Francia e Germania, ad esempio”.

FP | Andrea Trezza RIPRODUZIONE RISERVATA

TOP STORIES

Top List in the World