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Mobilità sostenibile allʼ(in)sostenibile Mondiale in Qatar

mobilità sostenibile allʼ(in)sostenibile mondiale in qatar

Mobilità sostenibile allʼ(in)sostenibile Mondiale in Qatar

Lʼimportante è partecipare (ma anche no) ‒ Fuggi fuggi dal Qatar! Sarà che lʼItalia ai Mondiali non ci va (un poʼ rosichiamo, è chiaro), ma più che unʼinaugurazione show con grandi ospiti e fuochi dʼartificio, quella di domani a Doha sembra essere per la FIFA il Big Party nel salone centrale del Titanic.

Da più parti nel mondo si invita a snobbare la gran festa pallonara e le defezioni di artisti che avrebbero dovuto esibirsi in Qatar sono tante, ultimi Dua Lipa, Shakira e Rod Stewart. Le stelle del calcio però ci saranno e le aziende che supportano lʼevento pure, come Hyundai che fornirà allʼorganizzazione 616 veicoli, di cui 236 elettrificati, inclusi Ioniq 5 e Kona e Tucson ibridi HEV, più i bus elettrici per i trasferimenti delle squadre. A Doha ci sono colonnine rapide da 100 e 150 kW e, in casi dʼurgenza, Hyundai adatterà un veicolo per correre da un lato allʼaltro del piccolo Stato e permettere la ricarica mobile di altri veicoli. Tutto ottimo e sostenibile, certo non nel senso dei diritti umani e della trasparenza del business, ma tantʼè, pecunia non olet.

Quanto allʼinaugurazione, canteranno i BTS, favoloso gruppo pop coreano. E poi Hyundai è partner della FIFA World Cup da 20 anni, Mondiali 2002 in Corea e Giappone, ricordate? I primi in Asia, quelli di casa per la Corea, che arrivò “nientepopodimeno” che alla finalina per il terzo posto (alla fine fu quarta). Lʼallora presidente del gruppo automobilistico Chung Mong-joon era anche il vice di Blatter alla FIFA. In Italia tutti si ricordano dellʼarbitro Byron Moreno, in Spagna del non meno catastrofico Al-Ghandour, ma a rompersi le ossa contro quella Corea furono anche Polonia e Portogallo. Roba di ventʼanni fa! Che vuoi che succeda oggi con i Mondiali 2022 sotto la lente del VAR, del fuorigioco automatico e di milioni di telecamere? Però un soldo sul Qatar che passa la prima fase, forse varrebbe la pena di gettarlo… La Stangata.

Integrale, la farina delle Pleiadi ‒ Auguri meritati al coraggio di Subaru, che festeggia i 50 anni del suo sistema di trazione integrale All-Wheel Drive (AWD). Il primo modello a esserne dotato fu la Leone 4WD Estate Van (nella foto), era una station wagon e uscì in Giappone nel settembre 1972. Da allora Subaru ha continuamente sviluppato il suo sistema AWD, producendo qualcosa come 21 milioni di veicoli a quattro ruote motrici. Oggi le 4×4 rappresentano il 98% delle vendite globali della Casa delle Pleiadi (Subaru è il nome giapponese della costellazione). Lʼultima evoluzione si chiama Subaru Symmetrical AWD ed è una trasmissione simmetrica abbinata al motore Boxer montato longitudinalmente: baricentro basso, peso bilanciato, massima stabilità e trazione, così da offrire prestazioni di guida eccezionali in tutte le condizioni meteo e stradali. Per la sicurezza e il piacere di guida di tutti.

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