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Ministro Urso: serve un patto Stellantis-Governo per l'industria auto italiana

ministro urso: serve un patto stellantis-governo per l'industria auto italiana

All'inaugurazione della nuova fabbrica per le batterie di ACC in Francia, in rappresentanza dell'Italia era presente anche il ministro delle imprese e del made in Italy, Adolfo Urso. Per il ministro, questo importante appuntamento è stata l'occasione per poter parlare direttamente con i vertici di Stellantis per chiedere di avviare un confronto sul tema delle produzione delle auto in Italia.

Ho parlato con Carlos Tavares e con John Elkann sulla possibilità di realizzare un accordo di transizione tra Stellantis e il governo italiano che impegni azienda ed esecutivo in una politica comune di sostegno all'industria automotive italiana. Penso che questo sia necessario per rassicurare i lavoratori degli stabilimenti italiani e i cittadini italiani sul fatto che l'industria automotive abbia un futuro significativo, a cominciare dalla gigafactory di Termoli.

Dalle parole del ministro pare che potrebbe arrivare, tra le altre cose, una rimodulazione degli incentivi visto che quelli erogati negli ultimi anni sono andati per l'80% a vetture prodotte all'estero. L'obiettivo sarebbe quello di interrompere il declino della produzione italiana.

Dobbiamo assolutamente aumentare la produzione di auto in Italia per rispondere alla domanda, magari incentivata, per sostenere la transizione verso vetture sostenibili. Il tutto deve essere fatto definendo un chiaro quadro di una politica industriale: cosa il governo italiano mette in campo per sostenere lo sviluppo dell'industria automobilistica, soprattutto dei nuovi modelli e della tecnologia più avanzata, perchè dobbiamo interrompere il declino della produzione italiana, dobbiamo riprendere a produrre di più e di meglio in Italia.

Non rimane che attendere per capire quali saranno le iniziative concrete del Governo per sostenere la produzione automobilistica italiana.

L'inaugurazione della fabbrica, per il ministro, è stata pure l'occasione per parlare di alcuni temi importanti tra cui Euro 7 e la collaborazione tra l’Europa e gli Usa, in particolare per quanto riguarda le problematiche legate all'IRA (Inflation reduction act).

EURO 7 E L’EUROPA

Il ministro ha ribadito l'assoluta necessità di una politica industriale pragmatica che si basi sul principio della neutralità tecnologica.

Su Euro 7 Italia e Francia hanno dato insieme un forte altolà alla Commissione.

Ricordiamo, infatti, che l'Italia, la Francia ed altri Paesi UE hanno inviato un documento alla Commissione in cui esprimevano tutti i loro dubbi e preoccupazioni sulla nuova normativa delle emissioni. Urso ha poi ribadito che l’Europa deve lavorare con gli USA, sottolineando che nella sua missione a Washington di giovedì solleciterà l’amministrazione americana a garantire pari condizioni di accesso all'IRA alle imprese europee che vogliono accedere al mercato americano dell’automotive.

Non possiamo riproporre lo scontro che si verificò 25 anni fa durante la guerra commerciale su Boeing e Airbus. Non possiamo dividere l'Occidente a fronte della guerra della Russia in Ucraina. Dobbiamo dare insieme la risposta alla sfida sistemica della Cina.

Infine, il ministro ha evidenziato l'assoluta necessità che la Commissione europea proponga un quadro chiaro di semplificazioni procedurali e significative risorse comuni per raggiungere davvero un'autonomia strategica nel campo delle materie prime critiche che servono alla realizzazione delle batterie elettriche per non passare dalla dipendenza dalla Russia nel carbon fossile alla dipendenza dalla Cina sulle materie prime critiche necessarie alla tecnologia green.

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