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Milano Area B – Poliziotti in presidio davanti al Comune

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Milano Area B – Poliziotti in presidio davanti al Comune

Le Forze di polizia avevano annunciato l’intenzione di scendere in piazza per protestare contro i nuovi divieti all’ingresso nell’Area B di Milano e oggi hanno mantenuto la promessa, organizzando un presidio davanti Palazzo Marino, sede dell’amministrazione comunale. La manifestazione, organizzata da diverse sigle sindacali come Siulp, Fsp Polizia di Stato e Silp Cgil, vede la partecipazione di un centinaio di poliziotti.

Le accuse. I manifestanti accusano da tempo il sindaco Giuseppe Sala di “mettere il bavaglio ai poliziotti”, negando la possibilità di un incontro o quantomeno di un confronto su un provvedimento che rischia di limitare la capacità di servizio delle Forze dell’ordine. “In una città che si attesta al primo posto in Italia nella classifica dell’indice di criminalità sulla base del numero di reati denunciati, dove gli amici dell’Atm scioperano per le aggressioni subite ormai all’ordine del giorno, il Comune di Milano non si è degnato di ricevere i poliziotti”, hanno scritto qualche giorno fa le sigle sindacali. “Nella fattispecie, nella delibera presentata per l’attuazione dell’Area B e Area C, il Comune ha dimenticato i colleghi che effettuano turni sull’arco delle 24 ore e pertanto sono impossibilitati a prendere i mezzi pubblici. Inoltre, non possono raggiungere gli uffici e gli alloggi di servizio, ubicati nella maggior parte dei casi all’interno dell’Area C, creando un potenziale e pericoloso cortocircuito nel sistema sicurezza milanese, mettendo a rischio servizi di polizia giudiziaria e ordine pubblico, appesantendo un sistema su cui già gravano denunce in continua crescita a fronte di organici sempre più carenti”.

Misura illogica. “Chi è deputato alla gestione cittadina, si è reso conto dell’illogicità di queste misure? Conosce l’ubicazione degli uffici di polizia? Si degnerà di ricevere i portavoce delle donne e degli uomini in divisa, che hanno garantito la sicurezza della città anche nei frangenti più drammatici della pandemia che ha colpito duramente la città meneghina?, si sono chiesti i sindacati, sottolineando che i poliziotti non chiedono più diritti, chiedono di poter svolgere il proprio dovere, non programmabile e non prevedibile in maniera serena, reputando una gravissima mancanza di rispetto non aver accettato il confronto, il che equivale a mettere il bavaglio ai poliziotti”.

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