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Mercedes EQB 300 4Matic, Perché Comprarla elettrica e perché no

Spazio a bordo, sette posti optional e comodità di guida sono i suoi cavalli di battaglia. Peccato per qualche plastica di troppo

La Mercedes EQB nasce come declinazione elettrica della GLB, SUV della casa della Stella che, fin dal suo lancio durante il salone di Francoforte 2019, ha messo in mostra i suoi punti di forza: praticità, capienza, stile e qualità degni di Stoccarda, con in più il jolly della terza fila di sedili.

Ad un primo sguardo, GLB ed EQB risultano praticamente identiche. Cosa cambia ad un’analisi più approfondita? Scopriamolo insieme in questo Perché comprarla elettrica e perché no.

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Esterni ed Interni | Architettura, batteria e autonomia | Ricarica| Guida | Prezzi

Pregi e Difetti

Ci Piace Non Ci Piace
+ Comodità e immediatezza di guida – Bagagliaio non dei più capienti
+ Spazio a bordo – Angolo seduta posteriore
+ Terza fila sedili – OTA solo parziali per mappe cartografia
+ Sistema MBUX – Qualche plastica di troppo

Verdetto

7.9 / 10

Esterni ed interni

Iniziamo dunque da quello che si mostra davanti: lo stile, che rimane coerente tra endotermica ed elettrica. In Mercedes, il design esterno viene soprannominato boxy, ed in effetti, forme e proporzioni squadrate rendono giustizia ad un’idea di SUV massiccio, con qualche licenza presa dal mondo polveroso dello sterrato sulla coda, come l’incavo presente sopra il paraurti.

Un posteriore praticamente verticale, con fari a led lungo tutta la linea del portellone. L’anteriore è definito da un cofano praticamente piatto, ma con due venature che rendono più muscoloso lo stile. La calandra piena con in mezzo il logo a tre punte è sovrastata da un’unica linea di Led, ed attorniata dai due proiettori. Di profilo si nota un design più pulito, con una forte verticalizzazione delle linee. Unica licenza? Le barre sopra il tetto.

mercedes eqb 300 4matic, perché comprarla elettrica e perché no

Se da fuori la Mercedes EQB si mostra voluminosa, dentro, seduti sui sedili dei passeggeri posteriori, la sensazione è confermata. Si sta comodi, con molto spazio per ginocchia, piedi e testa. L’unico vero appunto riguarda l’altezza del pavimento a causa del pacco batteria disteso lungo il pianale. Questa porta ad avere un angolo di seduta troppo pronunciato per le gambe, risultando alla lunga scomodo. Chi siede al centro poi, deve fare i conti con un gradino, seppur non troppo pronunciato.

L’ambiente a bordo, per chi siede davanti, è dominato dalla plancia con materiali soft touch, impunture a vista, ed ovviamente il lungo monitor sdoppiato da 10,25 pollici. L’ambiente è qualitativamente elevato, seppur tradizionale nella sua impostazione, che tende ad inglobare piuttosto che arieggiare l’abitacolo, con un tunnel centrale molto grande, e dotato del classico sistema con touchpad per la gestione del software di bordo.

Presenti – ovviamente – porta bicchieri e presa USB C a scomparsa in un cassetto con chiusura a scorrimento. Il bracciolo contiene un pozzetto capiente per svuotare le tasche.

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Qualità marcata certo, con l’unico appunto legato alle plastiche rigide presenti nella zona inferiore dell’abitacolo, e nel pannello porta. D’effetto invece sono gli elementi a contrasto con trama in finto carbonio e le luci ambientali gestibili a seconda dei propri gusti. I sedili in tessuto oro rosa e pelle con trapunte a vista risultano comodi senza essere avvolgenti.

Davanti ai nostri occhi, come detto prima, ecco l’oramai conosciuto universo MBUX Mercedes. Un sistema oramai consolidato, efficace e sempre molto affidabile per quanto concerne la gestione delle dinamiche interne alla vita in automobile, dalla navigazione sino al cambio di una stazione radio o la variazione della temperatura a bordo.

L’esemplare in prova non era dotato della terza fila di sedili. Il bagagliaio quindi conteneva 495 litri dichiarati. Un bagagliaio con un vano di carico regolare nelle forme e ordinato. Non c’è alcun gradino e la soglia di carico è bassa. Sono presenti, come di consueto, luci di cortesia, supporti e ganci vari.

I sedili si ribaltano in configurazione 40:20:40 da cui ne derivano 1710 litri, con un piano non perfettamente orizzontale. Gli stessi sedili hanno una slitta per poter scorrere in avanti o indietro e guadagnare spazio per bagagli, o per far entrare più agevolmente i passeggeri.

Fuori

Lunghezza

4,68 metri

Larghezza

1,83 metri

Altezza

1,66 metri

Peso

2.175 kg

Passo

2,82 metri

Dentro

Bagagliaio

495|465- 1710 litri

DIMENSIONI

Architettura, batteria e autonomia

La Mercedes EQB è realizzata sulla architettura MFA2, la stessa della sorella endotermica GLB e non solo. Rispetto alla EQA, con cui condivide pacco batteria e parti meccaniche, risulta però più lunga. Due i motori elettrici: un asincrono all’anteriore, con l’ancoraggio sugli stessi attacchi del motore termico, ed un’unità sincrona a magnete permanente al posteriore. La potenza complessiva raggiunge 228 CV mentre il valore di coppia si attesta su 390 Nm in questa versione in prova, la 300 4Matic.

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Il pacco batteria è composto da 5 moduli da 200 celle, ha una capacità netta di 66,5 kWh (lorda di 79,8 kWh), mentre il raffreddamento è a liquido con pompa di calore.
Mercedes garantisce le batterie 8 anni o 160.000 km, ma non è presente un limite minimo di capacità garantita.

Durante la nostra prova, abbiamo riscontrato un consumo medio cittadino che si attesta intorno ai 5 km/kWh, o per meglio dire, sui 19 kWh/100 km. In ambito extraurbano, la mole della EQB si avverte maggiormente, ed i consumi salgono fino a toccare 4,2 km/kWh. Una questione che diventa ancor più evidente a velocità autostradali, dove la EQB arriva a 3,6 km/kWh.

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Ricarica

Prendiamo in considerazione quattro standard di ricarica. A casa, collegandosi a una presa domestica, ogni ora si ricaricano circa 8 km. Con una wallbox e una potenza del contatore maggiorata a 4,5 kW, si sale a 16 km ogni ora di ricarica. Collegandosi invece ad una colonnina pubblica AC da 22 kW si arriva ad una velocità di ricarica di 40 km circa ogni ora, sfruttando il caricatore di bordo da 11 kW. 
In corrente continua, invece, ad una colonnina da 50 kW la EQS ricarica 109 km ogni ora. Da considerare come su questo modello Mercedes riesca a raggiungere 100 kW come potenza di ricarica.

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Come va

Comodità, giusta precisione di guida, relax con il volante tra le mani, e la consapevolezza di poter guidare senza pensieri – anche – per lunghe tratte. La Mercedes EQB nasce con questi obiettivi, e devo dire che già dalla sua posizione di guida, riesce a confermare quanto promesso.

La visione anteriore, periferica e laterale è decisamente buona, gli ingombri anteriori della carrozzeria si percepiscono facilmente grazie alle forme del cofano ed al posizionamento della linea di cintura, mentre dietro ci si può aiutare con le telecamere posteriori. La triangolazione volante-pedaliera-seduta si riesce a gestire facilmente, seppur con maniglie e leve.

Il feeling di guida “facile” è evidentemente cercato e voluto, e si traduce anche in reazioni e risposte coerenti da parte della macchina. Lo sterzo è demoltiplicato, leggero ma comunque preciso nel seguire la traiettoria che si vuole impostare.

Il pedale dell’acceleratore è ben calibrato e reattivo, con una risposta – in termini di erogazione – morbida, diretta, ma mai aggressiva. Soddisfacente anche la risposta del pedale del freno, con un buon carico, senza spugnosità nel passaggio tra fase di rigenerazione e frenata puramente meccanica.

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In tema di rigenerazione, la EQB non si discosta dalle altre consorelle a zero emissioni della Stella: sono tre i livelli di intervento (D-, D e D+) che si possono gestire in maniera indipendente tramite paddle al volante, con una variazione di soglia e quantitativo di intervento che passano da un one pedal feeling ad un veleggiamento più completo.

E’ evidente però che, in base alle varie mappe di intervengo rigenerativo, cambia anche grado e soglia di intervento sul pedale del freno.

Più in generale, la D- è consigliabile nel traffico intenso o per aumentare il livello di decelerazione in fase di frenata. Per chi vuole maggior controllo da parte del mezzo, esiste anche la mappa che permette una rigenerazione automatica, gestita dalla EQB in base al traffico che ci si trova davanti, o eventuali segnali stradali.

A prescindere da questi elementi, il carattere dell’auto rimane sempre coerente, pur modificando le mappature di guida a disposizione. Anche qui, sono le consuete mappe Mercedes – comfort, eco, sport e individual – che cambiano valore di intervento sul volante e sulla risposta dell’acceleratore.

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A livello di sospensioni, la EQB mostra un rollio tipico per un’auto del genere. Presente si, ma comunque non cosi marcato come si potrebbe pensare.

E’ un risultato figlio della taratura degli ammortizzatori e della loro risposta, ma anche dal baricentro molto basso dovuto alla presenza del pacco batteria, cosa che si avverte chiaramente guidando.

Le sospensioni smorzano bene le irregolarità stradali, senza contraccolpi anche sulle buche più pronunciate. Si nota solo un beccheggio un po’ troppo marcato, nelle riprese più decise.
La EQB dunque è un’auto stabile, ben piantata, ma non particolarmente agile. Nel traffico cittadino, in particolare, non è aiutata dal diametro di sterzata di quasi 12 metri. E questo si avverte nelle manovre o nelle svolte più strette in città.

TECNICA

Motore

Anteriore asincrono | Posteriore sincrono a magneti

Potenza

228 CV

Coppia

390 Nm

Capacità Pacco Batterie

Tipo di Ricarica

66,5 kWh
Mennekes | CCS Combo2

Listino prezzi

Il prezzo di partenza della Mercedes EQB è di 58.130 euro per la versione 300 4matic, mentre la 350 4matic parte da 60.870 euro.

Il veicolo in prova è in versione Electric Art Pack, ha un prezzo di 60.101,60 euro che comprende l’integrazione smartphone, i cerchi in lega da 19 pollici, tinta nera, pacchetto connettività.

Le due versioni – 300 e 350 – non hanno una differenza di prezzo marcata. L’electric art pack ha una variazione di prezzo di 1300 euro, mentre esteticamente i cerchi in lega da 19 pollici costano 450 euro. 
Valutate poi se includere nel prezzo di acquisto anche il pacchetto Plus che include il sistema di parcheggio, il display sulla plancia da 10,25 pollici, la carica wireless, e l’apertura automatica delle portiere.

Nella versione in prova era assente il cruise control adattivo, mancanza non da poco. Consideratelo un optional indispensabile al giorno d’oggi.

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