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Mercedes e il litio a km zero

Mercedes e Rock Tech hanno messo la prima pietra dello stabilimento per la produzione di idrossido litio di altissima qualità nel Brandeburgo

mercedes e il litio a km zero

Crisi dei chip, dovuta alla pandemia, e guerra in Ucraina hanno insegnato una cosa ai colossi industriali: delocalizzare la produzione può creare catastrofici intoppi nella catena di distribuzione. Il mondo dell’auto lo sa bene, immerso ancora oggi in una crisi ha visto linee di produzione fermarsi per mancanza di materie prime.

Ovviare al problema è “semplice”: ridurre le distanze tra fornitori e fabbriche dove nascono le auto, sempre più elettriche, fameliche di elementi come il litio. Proprio il litio, o meglio l’idrossido di litio, sarà al centro della produzione nello stabilimento che la startup tedesco-canadese Rock Tech Lithium, assieme a Mercedes, ha inagurato a Guben (Germania). 

Il piano

Si compie così il progetto della Casa tedesca, partito con l’alleanza firmata a ottobre 2022, che le permetterà di avere una fornitura di litio per le batterie da installare sulle proprie auto elettriche. Secondo i piani l’approvvigionamento inizierà nel 2026 e sarà sufficiente a soddisfare le esigenze di circa 150.000 veicoli completamente elettrici all’anno.

“Per Mercedes-Benz, il passaggio alla mobilità elettrica significa anche un cambiamento nelle nostre catene di fornitura. Tre obiettivi sono per noi centrali: Sostenibilità, sicurezza delle materie prime e localizzazione degli acquisti. L’inaugurazione di oggi a Guben rappresenta quindi un’altra pietra miliare per Mercedes-Benz verso la produzione sostenibile di batterie all’avanguardia. Per quanto riguarda l’approvvigionamento di litio in Europa, Rock Tech svolgerà un ruolo fondamentale per Mercedes-Benz in futuro”.

ha commentato Markus Schäfer, membro del Consiglio di Amministrazione di Mercedes-Benz Group AG e a capo del reparto tecnico del Gruppo.

Le celle prodotte con l’idrossido di litio prodotto a Guben verranno poi assemblate negli stabilimenti europei della Automotive Cells Company (ACC) – la joint venture creata da Mercedes, Stellantis e TotalEnergies – di Douvrain, Kaiserslautern e Termoli.

Catena di valore

Dopo anni di delocalizzazione quindi Mercedes inizia ad avvicinare a sé fabbriche strategiche per la crescita nel mondo dell’elettrico, assicurandosi anche un minerale prezioso come il litio. Ma non è tutto.

L’accordo tra il Gruppo e Rock Tech prevede infatti che estrazione e lavorazione puntino alle emissioni zero, con materia prima proveniente da siti minerari controllati dall’Initiative for Responsible Mining Assurance (“IRMA”), un’iniziativa il cui scopo è quello di fissare standard etici e ambientali nel settore minerario.

Oltre allo stabilimento di Guben Mercedes sta costruendo un eCampus nel cuore dello stabilimento di Untertuerkheim (Stoccarda) come centro di competenza per la ricerca e lo sviluppo di nuove generazioni di batterie. Nello stesso stabilimento dal 2024 verranno poi prodotte unità di trazione elettrica per i nuovi modelli basati sulle piattaforme MMA ed MB.EA.

In più sempre in Germania, più precisamente a Kuppenheim, sorgerà un impianto di riciclaggio delle batterie, altro elemento chiave verso l’indipendenza dalle materie prime e per centralizzare tutta la catena di produzione là dove ci sono le fabbriche di auto.

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