Mercato europeo – A ottobre crescita a doppia cifra, ma la crisi dei chip falsa i dati
I Paesi più grandi. Tra i cosiddetti major market europei, è il Regno Unito ad aver messo a segno la crescita più forte con un +26,4%. Seguono la Germania (+16,8%), l’Italia (+14,6%), la Spagna (+11,7%) e la Francia (+5,5%). Un’ulteriore prova della crisi del mercato arriva dai dati dei primi dieci mesi dell’anno: le immatricolazioni, pari a 9.181.660 unità, risultano in contrazione del 7,8%. In tal caso, è il mercato italiano a mostrare il peggior andamento con un -13,8%, mentre quello francese peggiora del 10,3%, lo spagnolo del 5,8%, il britannico del 5,6% e il tedesco del 5,5%.
Stellantis. Con 163.012 immatricolazioni, il gruppo Stellantis registra a settembre un calo dell’1,8%. Dati positivi soprattutto per i marchi premium: +36,9% per la DS, +21,5% per la Lancia, +83,6% per l’Alfa Romeo e +77,5% per la Maserati. Bene anche Citroën (+2,5%). In calo Fiat (-7,7%), Jeep (-4,3%), Opel/Vauxhall (-3,8%) e Peugeot (-6,2%).
Le altre occidentali. Sale anche Renault: le immatricolazioni, pari a 82.905 unità, crescono del 2%. Il brand della Losanga scende del 5,9% e l’Alpine del 7,1, mentre la Dacia sale dell’1,6%. La Ford, con 46.866 unità registrate, migliora del 37,8%, mentre la Volvo segna un +2,4% (22.141 immatricolazioni). La Jaguar Land Rover piazza 8.463 vetture e guadagna il 10%, con un +16,6% per il brand delle fuoristrada di lusso e un -17,8% per il marchio del Giaguaro.
Le asiatiche. Contrastati i produttori asiatici. Il gruppo Hyundai immatricola 82.905 veicoli e perde il 4,9%, con il marchio omonimo e la Kia in discesa, rispettivamente, dell’8,9% e dello 0,9%. Bene la Toyota: le immatricolazioni, pari a 68.391, migliorano del 41,7%, con il +46,2% del brand delle tre ellissi a compensare il -14,4% della Lexus. La Nissan guadagna l’11,4% (19.400 immatricolazioni), la Mazda il 13,2% (13.180) e la Honda il 7,2% (5.836). Al contrario, la Mitsubishi perde il 33,2% (4.008).