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Mazda CX-60 Diesel, che piacere

È un SUV lungo 4,75 metri, largo 1,89, alto 1,68 e nella gamma ha un ibrido plug-in e due sei cilindri, un 3 litri a benzina e un 3.3 Diesel; ma no, non è Audi, BMW o Mercedes. È Mazda, che anche stavolta non segue le mode (non alla cieca) e sceglie l’architettura a 6 cilindri in linea perché, tecnicamente, offre il vantaggio di un equilibrio senza pari, che regala silenziosità e fluidità di funzionamento.

Prospettive di mercato

android, mazda cx-60 diesel, che piacere

mazda_cx-60 3.3 turboDiesel – test

E se vi state chiedendo chi possa comprare un’auto di questo genere, nel 2023 e negli anni a venire, la risposta è che il mondo non corrisponde con l’Europa: ci sono vaste aree del nostro piante in cui la corsa verso l’auto elettrica non è forte come da noi e in cui Mazda conta di poter vendere motori così ancora per parecchi anni. Si badi bene che non è una speranza: è un calcolo ben preciso effettuato sulla base delle normative vigenti in zone diverse dal Vecchio Continente.

Tutto quello che ti aspetti da un 6 in linea

Ma veniamo al motore: la sonorità è gradevole e coinvolgente e, devo dire, nemmeno troppo nascosta. C’è di buono che i sei cilindri in linea riescono nel “miracolo” di rendere piacevole persino il rumore di un Diesel, sebbene faccia un effetto strano sentire certe “note” all’interno dell’abitacolo di un’auto appena presentata. Ma è solo questione di abitudine (persa): oggi non facciamo quasi più caso al ronzio da tram della rigenerazione. Mi aspettavo un po’ più di isolamento, invece, al minimo e nello spunto da fermo quando non si cercano emozioni di alcun tipo. Nulla che pregiudichi la piacevolezza dello stare a bordo, sia chiaro. Detto questo, come ci si aspetta da un Diesel di grossa cilindrata (provato peraltro nella variante da 249 CV e con la trazione integrale; c’è anche con 200 CV e trazione posteriore), la spinta è forte e senza incertezze.

Mazda, che anche stavolta non segue le mode (non alla cieca) e sceglie l’architettura a 6 cilindri in linea perché, tecnicamente, offre il vantaggio di un equilibrio senza pari, che regala silenziosità e fluidità di funzionamento.

L’efficienza della grossa cilindrata

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mazda_cx-60 Diesel – plancia

Ci hanno raccontato per anni (non Mazda) che la riduzione della cilindrata era cruciale per il contenimento dei consumi e delle emissioni inquinanti, ora abbiamo la certezza che questo è vero, sì, ma in modo particolare nei cicli di omologazione; nella guida reale le cose non stanno esattamente così. La Mazda CX-60 3.3 Diesel ha consumato 4,6 l/100 km guidando in economy run, 5,7 l/100 km adottando uno stile di guida “normale”. Davvero sorprendente.

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Piacere di guida

Efficienza a parte, il cliente Mazda bada sicuramente a due cose: design e piacere di guida. Sul primo non mi esprimo: lascio la parola alle foto. Sul secondo, la CX-60 Diesel non ha nulla da invidiare persino a qualche berlina, grazie alla buona distribuzione dei pesi, alle sospensioni raffinate e alla taratura azzeccata dello sterzo, che peraltro regala un discreto feeling con le ruote anteriori. Attenzione: la CX-60 non è rigida, anzi, è più morbida della media dei SUV (anche più piccoli), ma ciò non significa che tema il misto. Inoltre, cosa molto rara, ha anche un retrotreno piuttosto vivace, tenuto bene sotto controllo dall’elettronica ma reattivo quanto basta per “giocare” con i trasferimenti di carico.

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mazda_cx-60 Diesel – piacere di guida

Interni di qualità

Quanto agli interni, il design è un mix ben riuscito tra modernità, pulizia e senso di “immersione” e controllo della vettura. I materiali e le finiture? Di alto livello. Il cruscotto, virtuale non rinuncia al sapore classico della grafica a quadranti. Sopra alla plancia, al centro, svetta il display di 12,3” del sistema di infotainment, che è a comando tattile solo (peccato) per le connessioni Android Auto e Apple CarPlay mentre sfrutta i comandi per gestire le altre funzioni. Abitabilità: buona la posizione di guida mentre dietro il divano è ampio abbastanza per tre adulti ed è anche riscaldabile. 570/1726 litri la capacità del bagagliaio. Tutto questo a prezzi concorrenziali, considerato il livello tecnico. Con il nuovo 3.3 a sei cilindri Diesel la CX-60 è disponibile in due livelli di potenza: da 200 CV e da 249 CV. Il primo attacca a 49.900 euro, il secondo a 55.550 euro.

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mazda_cx-60 Diesel – dettagli abitacolo

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