Maserati

Maserati, Fuoriserie e Made in Italy sono le priorità

Il marchio del Tridente ha definito i pilastri della sua strategia di crescita, lusso e qualità saranno i punti di forza del brand in futuro

Possibilità per il cliente di personalizzare la propria vettura attraverso il programma Fuoriserie e radicazione della produzione in Italia: sono due dei pilastri della strategia di crescita futura di Maserati, che mira a ritagliarsi un posto di assoluto rilievo nel panorama automobilistico mondiale grazie ad un processo di valorizzazione del marchio che farà di lusso e qualità i suoi principali punti di forza. E’ il CEO di Maserati Davide Grasso a spiegare in che modo il Tridente ambisce a diventare sempre più protagonista, in un’era in cui l’elettrificazione la farà da padrona molto presto.

“In un’epoca dove tutti hanno accesso a tutto in tempo reale, l’auto personalizzata o meglio ancora unica, è un punto importante a patto di essere in grado di guidare la scelta – ha spiegato il numero uno di Maserati ai microfoni di Repubblica parlando del programma Fuoriserie – Solo così saremo in grado di fare la differenza. Come con ‘Project 24’, una supercar in progettazione ma già venduta sulla carta in 62 esemplari, il numero delle MC12 costruite in passato. Costo 1 milione di euro”. Rimettere il consumatore al centro dei futuri modelli dell’azienda rappresenta una priorità per il Tridente, che può permettersi di vantare modelli, mercati di riferimento e squadra già pronti per affrontare le sfide del futuro.

Maserati, one-off esclusive nella nuova era

Quanto alla produzione, invece, i tre stabilimenti industriali Mirafiori, Cassino e quello storico di viale Ciro Menotti a Modena continueranno ad essere fondamentali anche in futuro e a ribadire la strategia del marchio basata sul Made in Italy, un concetto esteso anche ad altri aspetti dell’attività. “Maserati è e sarà sempre Made in Italy. Perché rappresenta la quintessenza dell’innovazione italiana nel mondo. Ma incarna anche un’emotività e una qualità assoluta che solo marchi e design italiani sono in grado di offrire – ha concluso Grasso – Inoltre, abbiamo preferito selezionare partner soltanto italiani. I suoni, per esempio, non sono casuali ma sviluppati da Dardust, musicista italiano di fama internazionale”.

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