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L’intervista – Esposito (Mazda): “Empatia è la parola chiave”

l’intervista – esposito (mazda): “empatia è la parola chiave”

L’intervista – Esposito (Mazda): “Empatia è la parola chiave”

Dopo la laurea in Economia conseguita a Roma, Alberto Esposito ha assunto, a partire dal 2001, diversi incarichi in seno alla Mazda Motors Italia, occupandosi tra l’altro di distribuzione, analisi di mercato, post-vendita e sviluppo della rete; dal 2017 ne è diventato il fleet & remarketing manager. Ecco la sua visione sul momento attuale del settore.

Anche nel 2022 avete registrato tempi di consegna lunghi per le flotte?

Il 2022 per Mazda è stato l’anno più complicato in termini di disponibilità di prodotto e, conseguentemente, di evasione degli ordini ai clienti finali (privati e business). Infatti, a differenza del 2021, in cui grazie alla grandissima flessibilità delle nostre fabbriche l’onda della drammatica carenza di microchip ci aveva toccato marginalmente, soprattutto nel periodo da marzo ad agosto dello scorso anno abbiamo vissuto il momento peggiore, riflesso anche nei dati di immatricolazione. Le nostre tempistiche medie di evasione degli ordini, variabili da modello a modello, sono state comunque contenute nell’arco dei sei-otto mesi. Tempistiche che, paragonate a quanto sofferto dalla maggior parte dei nostri competitor, sono risultate più che accettabili, ma nettamente al di sotto dei nostri standard. Dal mese di settembre scorso, però, abbiamo registrato segnali di un’inversione di tendenza circa la programmazione degli ordini in fabbrica, che ci fa guardare con maggior ottimismo al 2023, soprattutto a partire dalla seconda metà.

Quali sono le alimentazioni alternative e le tecnologie di bordo più richieste dai fleet manager?

L’infotainment e gli Adas continuano a svolgere un ruolo fondamentale nei parametri di elaborazione delle car policy perché la sicurezza dei driver non può mai essere messa in secondo piano: nell’imminente futuro, questi verranno sempre più integrati nei benefici derivanti dall’auto connessa, grazie alla diffusione del 5G. Relativamente alle alimentazioni, vista la spinta che tutti i costruttori stanno dando alla transizione, molto più robusta rispetto alle politiche economiche dei Paesi e alle infrastrutture a supporto, occorre capire cosa si intenda veramente per alternativo. Negli ultimi anni il green è stato e continua a essere il dogma dei fleet manager, sinonimo quindi di elettrificazione delle car policy, più o meno spinta. Ma oggi ci si sta redendo conto che, a fronte di un inflottamento sempre più ampio di motorizzazioni benzina mild, full o plug-in hybrid, in determinati ambiti, come quelli delle lunghe percorrenze dai 30.000 ai 50-60.000 km l’anno, la vera alternativa sostenibile è quella di un efficiente e moderno motore diesel, pur sempre meno presente nei listini delle Case. In questa fase di profonda trasformazione, attraverso la strategia multi-solution, l’elettrificazione di Mazda procede spedita e continuerà di pari passo con lo sviluppo della tecnologia avanzata per i motori a combustione interna, in modo da soddisfare le diverse esigenze dei nostri clienti (privati e business) con un ampio ventaglio di alternative. Abbiamo da poco introdotto sulla nostra nuova ammiraglia CX-60, fino ad oggi disponibile con la motorizzazione plug-in hybrid da 327 CV, due nuovissime soluzioni mild hybrid diesel da 48V che consideriamo, per efficienza, consumi ed emissioni di CO2, lo stato dell’arte dei motori a combustione.

Captive e noleggiatori multimarche: come sono i vostri rapporti con queste realtà differenti?

A settembre 2022 oltre il 92% degli ordini fleet della Mazda sono passati attraverso le sei principali società di noleggio a lungo termine del mercato multimarche, mentre l’unico provider captive con cui lavoriamo regolarmente è Leasys. La Mazda è aperta alla collaborazione con chiunque si mostri interessato ai nostri prodotti e non facciamo differenze di trattamento relativamente alle condizioni economiche applicate ai diversi interlocutori. Inoltre, c’è una stretta e proficua partnership commerciale con Arval per il nostro prodotto Mazda Rent, il brand di noleggio a lungo termine messo a disposizione della nostra rete concessionaria per attaccare il mercato fleet. Infatti, oltre il 72% dei volumi complessivi passano attraverso Arval (direttamente o tramite Mazda Rent).

L’eventuale trasformazione dei vostri concessionari in agenti avrà riflessi sul noleggio? Potrà aiutarne la crescita?

Abbiamo deciso di mantenere attiva l’attuale struttura di contratto con i concessionari, persone che conoscono il territorio e che interagiscono con altre persone, i clienti Mazda, per scambi emozionali e razionali nella creazione di esperienze coerenti con il nostro marchio. I consumatori si aspettano nel prossimo futuro di vivere l’esperienza di acquisto e di possesso su canali digitali e attraverso interazioni fisiche, il tutto senza soluzione di continuità. Per questo motivo stiamo lavorando da una parte sul potenziamento dei canali digitali – una palestra importante è il nostro portale dell’usato di prestigio Best Selection – dall’altra sulla formazione continua, per garantire esperienze autentiche e soddisfacenti, dove l’empatia diventa una parola chiave. Ovviamente, siamo interessati a capire come le scelte di andare verso il contratto di agenzia saranno recepite dal cliente e potremo valutare in futuro altre modalità distributive; tuttavia, per il medio termine, la nostra decisione è di rimanere legati ai nostri partner con cui stiamo da anni facendo un percorso di crescita di volumi e di qualità, in particolare nella soddisfazione del cliente, come testimoniano diversi indicatori di qualità, quali ad esempio il Net promoter score.

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