Auto

L'idea della Polonia per l'auto elettrica "eurocinese"

EMP, costruttore polacco in fase di ramp-up, si allea con Geely per lanciare una produzione nazionale basata sulla piattaforma SEA

“Se non puoi batterli, unisciti a loro”. Da aforisma – un po’ parafrasato – che la storia attribuisce a Giulio Cesare, a politica industriale della Polonia. Considerata finora come un competitor dell’Europa nella corsa all’elettrificazione, la Cina diventa infatti alleata di Varsavia nella produzione di auto elettriche.

È il gruppo Geely a trovare un nuovo amico nel Vecchio Continente. Si tratta di ElectroMobility Poland (EMP), costruttore polacco fondato nel 2016 per portare il Paese nel business delle quattro ruote a batteria. L’obiettivo è lanciare le prime creature sul mercato dal 2024 in poi. Ma cosa prevede l’accordo?

Si parte dalla base

Compito della Casa cinese è quello di “prestare” a EMP la sua piattaforma di nuova generazione, chiamata SEA. Già, proprio lei. Se queste tre lettere non vi dicono proprio niente, proviamo a rinfrescarvi la memoria. Acronimo di Sustainable Experience Architecture, è la base di molte prossime vetture del Gruppo. Su di lei, per esempio, nasce il SUV smart #1.

smart #1 Brabus

SEA rappresenterà quindi la base dei veicoli Izera, come è stata battezzata la futura gamma di auto elettriche polacche, mentre EMP diventerà la prima azienda esterna al Gruppo orientale a utilizzarne la piattaforma. Le vetture verranno costruite in uno stabilimento a Jaworzno, nel sud del Paese, conciliando così l’impossibilità per un nuovo gruppo di avere in tempi brevi una piattaforma dedicata, con la volontà di creare posti di lavoro locali legati alla eMobility.

Berlina e SUV in arrivo

“La Polonia – commenta Daniel Donghui Li, ceo di Geely Holding Group – svolge un ruolo importante nell’industria automobilistica europea. Sono convinto che questo accordo consentirà una transizione più rapida verso la guida elettrica, creando opportunità economiche più ampie nel campo della mobilità a zero emissioni”.

Parole che trovano conferma nella missione di EMP, nata per conquistare gli automobilisti più “campanilisti” e affamati di sostenibilità, in un mercato ancora sprovvisto di un costruttore nazionale, nonostante sia tra i più grandi del Vecchio Continente. Quali saranno i primi modelli? Secondo i piani, una berlina e un SUV, dal nome rispettivamente di T100 e Z100.

Fonte: Reuters

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